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lunedì 28 febbraio 2011

70. La scommessa della decrescita


Serge Latouche, nel 2007, pubblica questo interessante contributo, ponendo al centro il futuro e il benessere dell’intera umanità. Per chi è cresciuto a pane e PIL, il termine decrescita evoca quasi immediatamente panorami di povertà e fame, eppure qualcosa bisogna fare perché non possiamo crescere all’infinito e soprattutto dobbiamo chiederci quale significato e quali conseguenze ha questa crescita. Il volume si articola in due parti, precedute da una breve descrizione della decrescita: nella prima parte il professore espone tutti i motivi per i quali è necessario scegliere la strada della decrescita, mentre nella seconda parte indica come realizzarla. La società della decrescita è per Latouche una società che deve ristabilire le sue priorità, basandosi sul ben-essere, che non coincide con avere molto, ed eliminando tutti quei valori che hanno un effetto negativo sulla serena sopravvivenza umana. Una società che torni a vivere la dimensione locale, riscoprendo una vita più sobria e frugale, quasi di sussistenza, all’interno della propria comunità in cui il valore principale è la solidarietà.
Il programma proposto, anche come slogan, consiste nelle “otto R”: rivalutare, ridefinire, ristrutturare, rilocalizzare, ridistribuire, ridurre, riutilizzare e riciclare.
Quanto faccia paura questa proposta credo che lo intuiscano un po’ tutti. Sarà la Storia a portarci in quella direzione oppure i “limiti” che ci impone il pianeta?

69. Romantische Strasse


Neuschwanstein
Concepita negli anni ‘50 del secolo scorso, è un percorso automobilistico e ciclistico concepito per unire le diverse realtà paesaggistiche e rinsaldare le radici degli abitanti di quelle zone, facendone riscoprire la bellezza storica dopo il tracollo morale ed economico prodotto dalla seconda guerra mondiale. Collega le Alpi al fiume Meno in oltre 350 chilometri, che permettono di ammirare i meravigliosi e storici borghi medievali della Baviera, della Svevia e della Bassa Franconia. Il punto di partenza è fissato a Füssen con il centro storico tardomedioevale perfettamente conservato, che custodisce numerose opere d’arte e monumenti architettonici. Sopra la cittadina si possono incontrare anche il convento benedettino St. Mang e il castello Hohe Schloss, un tempo residenza estiva dei vescovi principi di Augusta. A pochi chilometri sorgono i castelli reali Neuschwanstein e Hohenschwangau che risalgono al XIX secolo. La prima costruzione bianca, ricca di torri e ambienti raffinati è l’opera fortemente voluta da Ludwig II, talmente bella che Walt Disney l’ha trasformata nel castello delle fiabe per i suoi personaggi.  
Procedendo verso nord incontriamo Wieskirche, magnifica chiesa rococò bavarese, dichiarata dall’UNESCO bene inalienabile dell’umanità, immersa in un ambiente bucolico tra campi, foreste, torbiere e prati.
Dinkelsbühl
La Romantische strasse continua incontrando Landsberg am Lech, una cittadina che nel medioevo ha goduto dei frutti dei dazi. Oggi è molto caratteristica la Marktplatz con le bellissime case intonacate dai colori vivaci, il Municipio e la Bayertor, l’antica Porta della Baviera del 1425, una delle costruzioni trecentesche meglio conservate dalla nazione. 
Lungo l’itinerario si incontra Augsburg (Augusta), una delle città più antiche della Germania, fondata nel 15 a.C. da Tiberio e Druso, che alla fine del XV secolo divenne un importante centro finanziario. Interessanti sono il Municipio e la vicina torre Perlach, il Fuggerei, un quartiere fondato nel 1591 che accoglieva, ed accoglie ancora, i cittadini più bisognosi, e il Duomo.
Si incontrano poi Donauwörth con molti edifici storici dalle facciate colorate, il castello di Harburg, la cui fortezza domina il paese che si sviluppa lungo il fiume Wörnitz e il paese medioevale di Dinkelsbühl, cinta da un bastione e dalle molte torri ben conservate.
Rothenburg od der Tauber

Si giunge infine a Rothenburg od der Tauber, splendida cittadina medioevale, di cui è impossibile non rimanerne affascinati. Completamente circondata da bastioni e ingressi fortificati, la cittadina è ricca di leggende e accoglie ogni anno innumerevoli turisti.




A Bad Mergentheim incontriamo la residenza dei cavalieri Teutonici, dove il bianco castello risalta all’interno del centro cittadino.
Bad Mergentheim
La Romantische strasse termina a Würzburg, che diede i natali allo scultore del gotico fiammeggiante Tilmann Riemenschneider, e con l’imperdibile palazzo residenziale, disegnato nel 1720 dall’architetto Balthasar Neumann, che ospita alcuni affreschi del Tiepolo.

domenica 27 febbraio 2011

68. Tagli alla spesa sociale


Continua, con una certa regolarità, lo smantellamento dello stato sociale, sostituito dal nulla e dall’arte molto italiana di arrangiarsi.
In questo articolo un interessante disamina sull’andamento e sui tagli al fondo nazionale per le politiche sociali, al fondo per le politiche della famiglia, al fondo per la non autosufficienza, al fondo inclusione immigrati, al fondo per l'infanzia, al fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, al fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, al fondo per le politiche giovanili e al fondo nazionale per il servizio civile degli obiettori di coscienza.
La scure cadrà direttamente sulle persone, ma anche sugli operatori dei servizi come le cooperative sociali e sulle associazioni, oltre a lasciare in balia di se stessi chissà quante persone. Lo stato federale porrà rimedio a tutto ciò?


67. The Cure A forest


Canzone simbolo del mio periodo dark, indimenticabile l’intero vinile del 1980 (e si una volta c’era il vinile!). Un giovanissimo Robert Smith, senza rossetto e capelli cotonati, canta le allucinazioni legate ad una figura femminile.

Come closer and see
see into the trees
find the girl
while you can
Come closer and see
see into the dark
just follow your eyes
just follow your eyes

I hear her voice
calling my name
the sound is deep
in the dark
I hear her voice
and start to run
into the trees
into the trees

into the trees

Suddenly I stop
but i know it's too late
I'm lost in a forest
all alone
The girl was never there
it's always the same
I'm running towards nothing
again and again and again
Vieni più vicino e guarda
guarda tra gli alberi
trova la ragazza
finché è possibile
Vieni più vicino e guarda
guarda nell’oscurità
basta che segui i tuoi occhi
basta che segui i tuoi occhi

Sento la sua voce
Che chiama il mio nome
il suono è profondo
nell’oscurità
Sento la sua voce
e comincio a correre
tra gli alberi
tra gli alberi

tra gli alberi

Improvvisamente mi fermo
ma so che è troppo tardi
Mi sono perso in una foresta
tutto solo
La ragazza non c’è mai stata
è sempre lo stesso
Sto correndo verso il nulla
ancora e ancora e ancora

sabato 26 febbraio 2011

66. I poeti lavorano di notte


Un omaggio alla poetessa Alda Merini.


I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

venerdì 25 febbraio 2011

65. La decadenza di un Impero


Il New York Times, in un recente articolo dedicato alla decadenza della potenza statunitense, pubblica una tabella comparativa che sintetizza i fattori salienti delle principali economie avanzate del pianeta.
Le statistiche sono sempre da prendere con le molle, ma si fanno scoperte interessanti, anche sull’Italia. Ve lo allego, cosa significa secondo voi?

L'articolo originale: