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martedì 31 gennaio 2012

563. Le Molinette chiuse per freddo, o quasi


Fino al 5 febbraio, l’ospedale che è grande come un piccolo paese, chiuderà l’attività non urgente semplicemente perché la centrale termica per il riscaldamento e il condizionamento, in corso di ristrutturazione, non è in grado di affrontare le temperature polari previste per i prossimi giorni.
La notizia è praticamente su tutti i TG nazionali, con le immagini della centrale termica sventrata e in “ristrutturazione” dal 2010, ma non ho visto le facce del governatore Cota, né tantomeno del tecnico Monferino, spiegare come mai questo importante ospedale sia così ben organizzato.
Forse perché anche per lavorare nella manutenzione, anche quella della caldaia, bisognava essere raccomandati come racconto in questo precedente post?

562. Prescuola e doposcuola a pagamento nelle scuole di Torino


Se alla materna i genitori nel prossimo futuro dovranno pagare una retta, non stanno meglio nella odierna scuola primaria, perché è “quasi” saltato il contributo del Comune sul prescuola e il doposcuola.
Sebbene l’assessore dica che ancora non è stata presa una decisione, da qualche giorno sono arrivare a casa di migliaia di alunni le richieste di integrazione. Non stiamo parlando di cifre enormi, 2,5 euro per ogni attività, ma è il triste segnale che la scuola pubblica sarà sempre più “cara”. Vuoi vedere che tra qualche anno le scuole private diventeranno più economiche di quelle pubbliche? Monti e Profumo chiuderete un occhio, o forse due o preparerete un decreto Salva-scuola e studenti?

561. Lo psicologo che fa l’educatore, e non è certo l’unico parte II


Ho scritto alla giornalista Vera Schiavazzi, autrice dell’articolo che ho segnalato e commentato qui, e lei mi ha risposto sulle pagine del giornale. Solo ora me ne accorgo, così vi allego la mia mail e la sua interessante risposta.

Se sono vicino umanamente a Giorgio Radic, di cui lei ha raccontato la vicenda, lo sono meno professionalmente: uno psicologo che fa l' educatore a me ha sempre dato fastidio, visto che io sono un educatore. D' accordo che il mercato degli psicologi è saturo da tempi immemori, ma coprire gli spazi che appartengono agli educatori è una pratica scorretta favorita anche dai datori di lavoro, enti pubblici o cooperative che siano. Lo ammette lui stesso quando dice: «almeno questo assomiglia di più alle cose che ho studiato delle consegne col furgone, che però mi servono a pagare affitto e bollette». Capisco che ognuno di noi si inventi un mestiere per tirare a campare e che non sono certo quei soldi che lo arricchiscono, ma questa persona non ha le competenze educative necessarie. Ha sicuramente un bagaglio teorico e pratico che lo possono avvicinare a quel tipo di realtà, ma gli manca il resto, per cui sarebbe bello che tutti gli psicologi la smettessero di fare gli educatori.

Comprendo (e conosco) le ragioni degli educatori, una categoria diversa da quella degli psicologi, che lei solleva nella sua lettera, in riposta alla testimonianza del giovane laureato spinto dalle circostanze a mantenersi con la distribuzione di alimentari e a esercitare un ruolo di ' supplenza' assistendo un giovane disabile per alcune ore alla settimana. Ma tutto ciò non toglie nulla al problema di fondo, e cioè al fatto che chi, come lei o come il dottor Radic, ha studiato con passione per seguire la propria vocazione nei diversi settori della cura, dell' assistenza o dell' educazione poi si ritrovi costretto a mansioni di ripiego, molto al di sotto della sua preparazione, sottopagate e precarie. E non toglie nulla neppure al fatto che chi vuole fare qualcosa che anche soltanto "assomigli" ai suoi studi e alle sue capacità deve accettare qualunque condizione di lavoro, pena l'abbandono completo di studi e speranze professionali. So che non è diverso per chi, come lei, ha compiuto studi universitari per educatori e vorrebbe esercitare questo lavoro in condizioni ragionevoli sia sul fronte della retribuzione sia su quello della stabilità. L' assessore Tisi, intervenendo sul caso di Giorgio Radic, ha assicurato che non ci saranno tagli né in questa specifica vicenda né più in generale sul terreno degli affidi diurni e dell' assistenza a domicilio. Vogliamo crederle,e sperare che sia proprio così. Ma intanto molti servizi, in particolare quelli affidati cooperative, sono già diminuiti. E le famiglie che ne avrebbero bisogno non fanno forse a torto, troppe distinzioni tra psicologi, educatori  o chiunque altro possa aiutarle.

lunedì 30 gennaio 2012

560. Le nuove dipendenze


La Repubblica pubblica una bella e complessa inchiesta sul tema delle nuove dipendenze, concentrandosi sul gioco d’azzardo, il sesso, internet e i videogiochi. Interessante perché porta informazioni sui vari ambiti e racconta il punto di vista delle persone coinvolte in questa dipendenza e intervista chi di questa patologia si occupa. Un buon punto di partenza per chi intende farsi qualche domanda e capirci qualcosa in più.

559. Gianni Lannes


È un giornalista freelance, che da sempre si occupa di ecomafie e che, ahimè, è stato minacciato di morte con chiari riferimenti alla sua famiglia. Non è la prima volta che il reporter riceve minacce o subisce attentati, finché dal 22 dicembre 2009 lui e la sua famiglia hanno vissuto sotto protezione, provvedimento terminato il 22 agosto 2011. Cancellazione della protezione che ha una tempistica perlomeno sospetta, denuncia Lannes, perché è arrivata dopo la presentazione di un esposto formale sulle attività di bonifica del sito della centrale nucleare di Caorso. In particolare aveva scoperto la presenza di camion di una società genovese la Ecoge che, secondo alcuni rapporti della Direzione investigativa antimafia, è di proprietà di una famiglia considerata organica alla 'ndrangheta.
La stessa società è comparsa nella recente inchiesta di Presa Diretta, che raccontava le infiltrazione delle mafie al nord.

558. Post rimosso per "gogna mediatica"





557. Una donna di Ancona ruba denaro dall’ufficio per giocare d’azzardo


Le cronache spesso raccontano di uomini che si “rovinano” per il gioco, meno spesso raccontano le disavventure dell’altra metà del cielo con l’azzardo. Una dipendente dell’ACI ha sottratto almeno 1500 euro dalla cassaforte dell’ufficio per andare a giocare alle slot nella sala giochi vicino all’ufficio. La donna, dopo il pedinamento e il riscontro dell’uso improprio del denaro, è denunciata con l'accusa di peculato dalla squadra mobile della questura.
Molte donne giocano, soprattutto al Bingo, al Gratta e Vinci e alle immancabili slot, ma poche si rivolgono ai Servizi per chiedere un aiuto. Speriamo che le cose con il tempo migliorino, visto che non possiamo sperare che le slot spariscano dai bar.

domenica 29 gennaio 2012

556. Quando gli indifesi vengono maltrattati da chi dovrebbe proteggerli


Il mestiere di aiutare e sostenere gli altri non è facile da gestire, né da tollerare perché ti espone a fatiche e frustrazione che bisogna saper gestire e superare, quindi occorrono doti e caratteristiche personali che non si trovano al supermercato un tanto al chilo. Eppure le cronache si occupano con una tragica frequenza di casi in cui chi dovrebbe occuparsi di bambini o anziani oltre a non essere all’altezza, passa quel limite e diventa l’aguzzino delle creature che gli sono state affidate. Il tutto poi avviene con la complicità o il silenzio degli altri lavoratori, che se va bene criticano ma non possono cambiare il sistema sostenuto da chi lo gestisce, se va male la pensano come il carnefice e si comportano di conseguenza. Per svolgere mansioni di questo genere non basta un pezzo di carta, molto spesso un corso di un anno e niente più, ma anche quel qualcosa in più, merce rara in questo paese, che si chiama dignità e rispetto per se stesso e per gli altri. Auguro agli anziani di Sanremo e ai bambini di Brescia di lasciarsi alle spalle questa brutta faccenda.

555. U2 Running to stand still


Splendida canzone del gruppo irlandese del 1987, dove una ragazza cerca di uscire dalla tossicodipendenza, correndo per restare ferma.
Rispetto quel periodo musicale Bono Vox lo commenta così: “(…) Pensando adesso alla nostra musica anni 80, mi accorgo che non era al passo con tutto il resto. Era pazzesco, una specie di musica estatica. Un po’ goffa e fuori moda ma con quella specie d’intensità che funzionava così bene dal vivo. Certo, con quella quantità enorme di dischi venduti, affermare che non eravamo a passo coi tempi, può essere preso come un affronto. Ma è così".

And so she woke up
From where she was lying still
Said we got to do something
About where we're going

Step on a steam train
Step out of the driving rain
Maybe run from the darkness in the night
Singing Ha  La La La De Day
Singing Ha La La La De Day
Sweet the sin
But bitter the taste in my mouth
I see seven towers
But I only see one way out
You got to cry without weeping
Talk without speaking
Scream without raising your voice, you know
I took the poison, from the poison stream
Then I floated out of here
Singing Ha  La La La De Day
Singing Ha  La La La De Day
She runs through the streets
With her eyes painted red
Under black belly of cloud in the rain
In through a doorway she brings me
White gold and pearls stolen from the sea
She is raging
She is raging, and the storm blows up in her eyes
She will suffer the needle chill
She's running to stand still
E così lei si alzò
Da dove stava distesa immobile
Disse dobbiamo fare qualcosa
A proposito di dove stiamo andando
Saltare su di un treno a vapore
Uscire dalla pioggia che ci sospinge
Magari scappare dalle tenebre nella notte
Cantando Ha La La La Di Dei
Cantando Ha La La La Di Dei
Dolce il peccato
Ma amaro il sapore nella mia bocca

Vedo sette torri
Ma vedo solo una via d'uscita
Tu devi piangere senza versare lacrime
Esprimerti senza parlare
Urlare senza alzare la voce, lo sai

Io presi il veleno, dal torrente avvelenato
Poi volai fuori di qui
Cantando Ha La La La De Day
Cantando Ha La La La De Day
Lei corre per le strade
Con i suoi occhi colorati di rosso
Sotto il ventre nero di una nuvola nella pioggia
Attraverso un ingresso mi porta

Oro bianco e perle rubate dal mare

Si sta arrabbiando
Si sta arrabbiando, e la tempesta esplode nei suoi occhi
Lei patirà il gelo dell'ago
Lei sta correndo per restare ferma

sabato 28 gennaio 2012

554. Cota è proprio un gran risparmiatore!


Si accorpa e, a volte, si riducono i servizi per ragioni economiche, perché il buco dei conti regionali lo chiede. Peccato che la soppressione del servizio del 118 di Asti, assorbito da quello di Alessandria, abbia lasciato intatto lo stipendio del suo dirigente, così un primario viene ancora pagato per un servizio che da quattro mesi non esiste più. Complimenti governatore e assessore “tecnico”, ma ho come il presentimento che se si fosse trattato di un infermiere o di altri “bassi” profili non immanicati, la storia sarebbe stata molto diversa.

553. La cocaina è “normale”


Lavorando da qualche anno in un servizio pubblico per le dipendenze di Torino, ho come l’impressione che i cocainomani non si percepiscano come persone che hanno un problema che occorre risolvere. Questo mio pensiero nasce dalla constatazione che poche persone si rivolgono al servizio per chiedere un aiuto. Certo la mia percezione non rappresenta un dato statistico e potrebbe essere che si sia sparsa la voce che non siamo assolutamente capaci a aiutare le persone che usano cocaina a smettere, ma se escludiamo questi due ipotesi, credo che la cocaina sia diventata normale, nel senso che c’è un gran consumo, ma nessuno o pochi si preoccupano che potrebbe essere un problema.
Ho anche l’impressione che i giornali, che un paio d’anni fa scrivevano del pericolo cocaina, ora sembrano più preoccupati per altre emergenze. Per fortuna c’è qualcuno che continua a occuparsene, documentando la filiera di produzione dalla foglia di coca partendo dalla Colombia fino ad arrivare a Milano, la città più drogata dell'Unione Europea con 180mila consumatori abituali, passando per Platì, capitale della 'ndrangheta che controlla il narcotraffico. A scriverlo è Andrea Amato, che pubblica per Newton Compton editori il libro: l’Impero della cocaina.
Mentre in Italia ci si preoccupa della faccenda con arresti e sequestri, ma il grosso del traffico arriva sui mercati, in Messico continua la guerra che lo Stato ha ingaggiato con il cartelli dei narcos. A Ciudad Juarez il cartello minaccia di uccidere un poliziotto al giorno se il capo della polizia non se ne va. Dopo la minaccia hanno lasciato trascorrere 48 ore e sono passati all’azione, uccidendo due poliziotti, marito e moglie, freddati all’interno della loro vettura.

552. Altri comuni vietano o limitano le slot


Il comune di Rivoli, in provincia di Torino, e il comune di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, tentano di gestire e arginare il proliferare delle sale slot nei loro territorio.
Il primo con un regolamento che limita gli orari di apertura delle sale giochi e di esercizio degli apparecchi da gioco a premio, il secondo ha introdotto nelle convenzioni per l'affidamento della gestione delle strutture pubbliche il divieto di installare macchine da gioco, provvedimento che interessa centri sociali, impianti sportivi e il teatro comunale.

venerdì 27 gennaio 2012

551. Non è un paese per giornalisti


L’Italia è al 61° posto della libertà di stampa nel mondo, perdendo posizioni rispetto all’anno successivo. Mentre oggi molti giornalisti precari protestano per il tanto lavoro, a volte finiscono anche sotto scorta, e per il pochissimo riconoscimento economico. Un mestiere che continua a affascinare, ma che da troppi anni significa lunga precarietà e grandi difficoltà nel svolgere un mestiere che nella teoria della comunicazione pubblica dovrebbe diventare il “cane da guardia” della politica, ma che nel nostro paese spesso diventa altro.

550. Un giovanissimo giocatore d’azzardo di Enna si suicida, per fortuna solo virtualmente


Dopo aver perso un certo quantitativo di denaro in uno dei tanti casinò on-line, ha deciso di tentare il suicidio per far leva sul buon cuore dei suoi creditori. Così è morto virtualmente, chiudendo il suo account, pensando che bastasse per eliminare il problema. Ma i proprietari del sito, che avevano registrato i dati del ragazzo, hanno pensato bene di denunciare l’accaduto, così oltre a fare i conti con la dura realtà, è stato denunciato per procurato allarme.

549. Contro la campagna “Giovani e gioco”


Il CONAGGA (Coordinamento nazionale Gruppi per giocatori d’azzardo), il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), il Gruppo Abele, Libera e Alea-Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio prendono posizione e condividono la richiesta avanzata dalla senatrice Baio ed altri parlamentari, dove si chiede al presidente del Consiglio Monti di intervenire per la sospensione della campagna dei Monopoli di Stato “Giovani e Gioco”.
In un DVD rivolto a 70mila studenti si trova, oltre a frasi poco edificanti sul gioco, anche un test interattivo che dice ad un giovane che dichiara di non apprezzare il rischio e il gioco d’azzardo: “Ti manca solo una frusta tra le mani... lo spirito del bacchettone aleggia sulla tua testa! Per te non esistono colori, tutto è bianco o tutto è nero. Il gioco è rischio ed a te i rischi non piacciono, meglio aggirare gli ostacoli. Così facendo, però, perdi tutte le sfumature della vita. Integerrimo... o semplicemente rigido come un ghiacciolo appena tolto dal freezer? Urge ammorbidente”. Mentre il profilo ritenuto migliore dal test è quello di chi dichiara di giocare d’azzardo almeno un po’: “Tutto sommato hai una buona idea di cosa sia il gioco. Non sei un fanatico, ma non ti fai mancare una partitella ogni tanto... giusto per tenerti in allenamento. Il tuo motto? Poco non fa male nemmeno il veleno! Bilancia in equilibrio”.
Direi che l’obiettivo dell’AAMS, che dovrebbe più governare i giochi che incentivarli, è chiaro!

548. Giornata della Memoria


“Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile. Nulla più è nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro a quel nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga”.
Primo Levi, Se questo è un uomo

giovedì 26 gennaio 2012

547. La disperata speranza di ribaltare i ruoli tentando la fortuna


Daniele Maiani firma questo interessante articolo che descrive come si stia normalizzando un fenomeno che sta diventando alienazione, dove tutto è “tutto è corrotto all'origine: corrotti gli appetiti insaziabili di qualcuno che ti propina "carte truccate", corrotto è uno Stato che non ha saputo evitare l'attuale crisi economica, che rinuncia al suo ruolo di guida per essere un semplice arraffatore, corrotta un'etica che in realtà è un'accozzaglia di brutti consigli comportamentali che speculano sulla disperazione. Sdoganando comportamenti un tempo ritenuti deprecabili e dannosi per se stessi, per la propria famiglia, per la società. Parafrasando, adesso potremmo dire anche: "Piove, governo biscazziere"”.

L'articolo completo che fa parte di una lunga inchiesta a questo link

546. La Provincia di Roma informa gli studenti sul gioco d’azzardo


Con 50.000 macchinette e 294 sale gioco non mancano le occasioni, in questo territorio, per tentare la fortuna e tirare su qualche soldo facile. L’iniziativa dal titolo “Non farti prendere dal gioco d’azzardo” si concluderà alla fine di marzo e coinvolgerà 3mila studenti di 20 istituti secondari. Qui porterà esperti, professori, aziende del settore e associazioni con incontri sul sovraindebitamento da gioco, sulla pubblicità ingannevole e sul rischio di cadere nella morsa dell’usura.

545. Due nuove sale a Montevarchi



A Montevarchi, città di 25mila abitanti in provincia di Arezzo, presto apriranno due sale da gioco d’azzardo e anche la politica, almeno il PD, inizia a preoccuparsi delle ricadute sulla salute della popolazione.

mercoledì 25 gennaio 2012

544. Un sondaggio tra i cittadini di Predazzo per l’apertura di una nuova sala da gioco d’azzardo


Interessante idea quella del sindaco di Predazzo, cittadina di quasi 4500 persone in Val di Fiemme, in provincia di Trento. Attraverso PredazzoBlog chiede ai concittadini cosa ne pensano dell’eventualità di aprire una sala da gioco d’azzardo nei pressi dell’Autostazione del paese, visto che in comune è giunta una richiesta a tale proposito. Cosa ne penseranno gli abitanti di questa “ridente” cittadina?


543. Nel 2013 chiuderanno gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari


Sono trascorsi quasi due anni da quando la Commissione d'inchiesta del Senato sull'efficacia ed efficienza del Servizio sanitario nazionale fece il suo ingresso nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Da quel momento vennero visitati anche gli altri 5 OPG sparsi per l’Italia, trovando sostanzialmente una situazione di abbandono delle 1500 persone internate e curate solo in casi molto rari. Oggi il Senato ha approvato la loro chiusura entro il 31 marzo del 2013, con l’indicazione delle caratteristiche e dei tempi per l'individuazione delle nuove strutture, interamente a carattere ospedaliero con una rete di vigilanza esclusivamente esterna, che permetteranno di superare gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Aspettando il voto della Camera, speriamo che queste persone trovino lo spazio per ritrovare la dignità e l’autonomia che meritano, non dimenticando quanto ancora oggi sia solo in parte applicata la famosa legge 180, nata nel lontano 1978 sotto la spinta di Basaglia, ma anche di un movimento popolare che volle abbattere i muri degli ospedali psichiatrici e lasciare che i “matti” diventassero cittadini come gli altri.


542. 10 buoni motivi per mangiare cibi integrali


Ai prodotti semilavorati e lavorati inevitabilmente vengono sottratte delle componenti organolettiche importanti e alcune volte aggiunte altre per compensarne l’equilibrio chimico e alimentare. A mio avviso bisognerebbe mangiare una quota importante di cibo integrale, che non necessariamente significa biologico. Certo entrambe le cose non farebbe male!

1.  Per prevenire l’infarto, tra i fattori protettivi, c’è una corretta dieta alimentare con pesce non fritto, prodotti integrali, frutta fresca e secca, verdura cotta e cruda, cioccolata fondente al 70% o più, te verde e olio extravergine d’oliva.

2.  Evitare il più possibile lo zucchero bianco, introdotto direttamente o attraverso alimenti che lo contengono. È il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella barbabietola o nella canna da zucchero, dove l’obiettivo di questa operazione è renderlo più bello alla vista del consumatore, che ormai è abituato al suo gusto. Si può usare in modica quantità il malto di diversi cereali, il miele e lo zucchero di canna integrale.

3.  Nel sale marino integrale si trovano i minerali indispensabili al buon funzionamento dell’organismo, elementi che vengono raffinati nel sale comune e che quindi scompaiono. È ottenuto per evaporazione dell'acqua di maree poi sottoposto ad una serie di trattamenti superficiali di lavaggio e purificazione.

4.  Diversi studi condotti in Europa e negli Stati Uniti, hanno dimostrato la capacità dei cereali integrali di ridurre del 20-30% la probabilità di ritrovarsi con il diabete di tipo 2, cioè quello non insulino-dipendente, dove le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri, regolando i livelli della glicemia. Dopo un pasto con i cereali raffinati si verifica invece un forte aumento della glicemia e quindi una maggiore richiesta di insulina.

5.  Le ricerche hanno evidenziato che chi mangia frumento, riso, avena e altri cereali integrali o prodotti a base di queste farine riduce del 35% le patologie su base infiammatoria, tra cui alcuni tipi di tumore, come quello dell'intestino.

6.  Siccome sono ricche di fibre, gli alimenti integrali saziano di più e siccome i loro zuccheri vengono assorbiti più lentamente, l'organismo è costretto a ricorrere alle sue riserve di grasso per procurarsi subito energia, così aiutano a tenere il peso sotto controllo.

7.  Gli alimenti integrali offrono un apporto più elevato di vitamina E (nel caso degli oli vegetali la raffinazione ridurrebbe il contenuto di tocoferolo ed acidi grassi essenziali fondamentali per la salute) e di alcune vitamine del gruppo B.

8.  Occorre leggere molto bene le etichette, perché può capitare che la farina integrale sia solo una percentuale, a volte anche bassa, oppure la farina integrale è stata creata da molini industriali a partire da sfarinati già raffinati, che costano meno, a cui viene aggiunta la crusca finemente rimacinata.

9.  Al posto del sale è possibile utilizzare l’aceto di umeboschi, la salsa di soia, il tamari, lo shoyu, il miso e il gomasio.

10.             Ovviamente occorre mangiarne una quantità appropriata, perché un consumo eccessivo di fibra apporta un eccesso di fitati, sostanze che ostacolano l'assorbimento di alcuni minerali tra cui il calcio e lo zinco. Occorre inoltre ricordare che la parte esterna del chicco, che viene normalmente asportata durante la raffinazione, è la più esposta alle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura. Per questo motivo è bene accertarsi della provenienza dell'alimento integrale acquistato, onde evitare l'introduzione di sostanze dannose per il nostro organismo.

martedì 24 gennaio 2012

541. Buon vino rosso non fa buon sangue!


La modernità è strettamente legata al concetto di evidenza scientifica. Da ormai due secoli siamo stati abituati a credere solo a quello che è dimostrabile scientificamente e per tutto il resto viviamo solo di ipotesi o di fede. Ma quando al metodo scientifico si sostituisce il metodo “tarocco” viene messo in discussione un po’ tutto quello in cui crediamo e sul quale abbiamo fondato il nostro sistema di credenze su come funziona questa complicata esistenza.
È il caso segnalato dall’articolo pubblicato su Il Fatto quotidiano dove Dipak Das, docente di chirurgia divenuto direttore del Cardiovascular Research Center della University of Connecticut ha ritoccato i risultati sugli effetti benefici del resveratrolo, la principale molecola antiossidante del vino rosso, dimostrandone l’indubbie qualità benefiche per sistema circolatorio e cardiaco.

540. Forse si stanno accorgendo che il gioco d’azzardo è un problema


A Genova è emerso un dato preoccupante: dal 2005 al 2010 i locali di scommesse sono cresciuti del 63%, contro il 34% della media nazionale.
L’Italia è il primo Paese in Europa per volume d’affari del gioco d’azzardo e il terzo al mondo. Nonostante il divieto di legge, sono circa 550.000 i minorenni giocatori ed esistono sul territorio nazionale più di 383.000 slot machine e ne sono previste in arrivo altre 54.000, oltre alla grandissima disponibilità di altri giochi e di quelli on-line.

lunedì 23 gennaio 2012

539. Un diciannovenne cerca di smettere di giocare


A Varese c’è un liceale di 19 anni che ha giocato l’anno passato 15mila euro alle slot, ed è già in perdita per il 2012 di 500 euro. Ha iniziato a 14 anni e non si è fatto mancare niente in termini di giochi, questo giovanotto che dichiara di avere una grande disponibilità economica fornita dalla madre, che evidentemente non controlla dove il figlio metta questi soldi. Passando in rassegna la carriera del giovane giocatore, dei denari vinti e spesi, l’intervista si conclude con i buoni propostiti per l’anno nuovo: starsene lontano dalle giocate e trovarsi una ragazza. Ci riuscirà?


538. A Monti non servono i soldi dei giocatori d’azzardo?


Bell’articolo di Maurizio Fiasco che si domanda come mai il governo, impegnato a recuperare risorse ovunque, non abbia messo in conto di rastrellate importanti cifre dai giochi d’azzardo soprattutto quelli on-line e le slot. A chi poi dice che tutto sommato il grosso della cifra giocata torna ai giocatori, Fiasco ricorda che i veri vincitori sono la minoranza, mentre la maggioranza riesce a riprendere solo una parte dei soldi puntati e non vinti. Mentre annuncia che presto avremo anche gli ippodromi virtuali, sottolinea c’è qualche novità, perché il Mef ha sospeso le procedure per le nuove concessioni di giochi online in attesa che il ministero della Salute intervenga sul tema delle psicopatologie da gioco d'azzardo. 

537. Franziskaner Hefe-Weissbier Dunkel


È una birra prodotta secondo la Legge di Purezza Bavarese del 1516, con una gradazione di 5°, dal colore ambrato carico e con una schiuma di un color nocciola chiaro, finissima, quasi cremosa e molto persistente.
Questa tipologia di produzione caratterizza le birre di frumento fatte fermentare con lieviti dal colore carico, più scuro di quello delle comuni weizen, con l'utilizzo di malti di frumento caramello tostati maggiormente. Al palato si percepisce inizialmente l'amarognolo con leggere punte di acidulo come di agrumi, poi più dolce con miele e note tostate. Alla fine rimane l'amarognolo con note speziate di media durata.

domenica 22 gennaio 2012

536. Il gioco d’azzardo in Francia


In nove anni la spesa quotidiana dei giocatori francesi è quasi raddoppiata. Questa le cifra che balza agli occhi e anche in Francia c’è stato un aumento del denaro usato per il gioco d’azzardo, passando dai 26,3 miliardi giocati nel 2010 ai 31,8 miliardi di euro nel 2011. Niente rispetto alle cifre italiane, praticamente più del doppio da noi, ma un segnale altrettanto preoccupante di un mercato che malgrado la crisi continua a crescere in tutto il mondo.

535. Ustmamò Nell’aria




Canzone del 2001 di un gruppo che non esiste più. Il bello della musica, come altre forme d’arte, è che sopravvive ai suoi creatori e rimane nella memoria di tutti quelli che un giorno ci si sono imbattuti.




Guarda la tv da una casa in curva
guarda dal vetro che cosa c'è dietro.
Guarda la stazione con le persone
le mani e le scarpe.
Cerca nei volti per capire
ma non basta
cerca di vedere al di là
della sua testa.
Guarda le persone se sono buone
dagli occhi nel cuore.
Senza età
scivola si risveglia
nel cielo più azzurro.
non sentire per favore non sentire
non vedere per favore non vedere.
Meglio non capire cosa succede
non sente non vede.
smette di pensare a tutto
ma non basta
prova a ricordare
quello che le resta.
Cerca la persone che sono buone
dagli occhi nel cuore.
Senza età
scivola
si risveglia
nel cielo più azzurro
sospesa
nell'aria
incantata
dal cielo più azzurro.
Guarda la tv da una casa in curva
guarda dal vetro che cosa c'è dietro.
Ora si abbandona si lascia andare
non vuole soffrire.

sabato 21 gennaio 2012

534. Non ditelo alla Lottomatica


Non fate sapere alla Lottomatica quello che hanno fatto in Francia, dove hanno coinvolto i giocatori di Gratta e Vinci nell’ideazione dei tagliandi. E da dove sono partiti quei geniacci di oltralpe: dagli animali domestici da mettere sui tagliandi, proponendo ai giocatori di candidare il proprio cane e gatto e poi di votarli attraverso il web. Il successo è garantito quando viene stimolato l’ego di mamma e papà per il proprio animale domestico: oltre 15mila pretendenti e oltre 1,2 milioni di voti.
Certo che deve essere stata una bella soddisfazione aver vinto il contest, ma cosa avranno vinto? Immagino dei biglietti da grattare, ma questa informazione devo ancora scovarla!


533. Un piccolo comune che si preoccupa del gioco d’azzardo


Paolo Bertocchi, assessore all'istruzione e alle associazioni del Comune di Cunardo in provincia di Varese, ha preso la calcolatrice e ha scoperto che nel suo paese di tremila abitanti si giocano ogni anno 4,5 milioni di euro in giochi d'azzardo.
Cifra che, divisa per gli abitanti compresi i neonati, ammonta a 1.500 euro a persona.
L’assessore afferma che Affronteranno l'emergenza con una campagna mirata e con futura apertura di uno sportello ad hoc, affidato  all'associazione Azzardo e nuove dipendenze.
Finalmente un politico locale che si accorge dell’emergenza e che occorre fare qualcosa per informare e sensibilizzare le persone.

532. Monferino, esempio di peggior politica


Secondo Lo Spiffero c’è grande bagarre per l’ennesima riorganizzazione del sistema sanitario regionale e praticamente tutti si affrettano per ottenere qualcosa dall’assessore che una volta era un tecnico, ora sembra aver imparato velocemente come muoversi nell’agone politico.
Unica voce molto fuori dal coro è quella dell’IDV, che chiede l’istituzione di 6 aziende sanitarie per tutta la Regione, senza federazioni e senza altri orpelli, con l’evidente risparmio che ne conseguirebbe, soprattutto sul numero e sugli stipendi dei dirigenti. Direi proprio un ottimo motivo per non concretizzare questa bizzarra proposta.