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domenica 1 luglio 2018

4490. Tra LeoVegas, illegalità, pubblicità e entrate erariali


In una lettera aperta sui quotidiani il numero uno di LeoVegas scrive tra le tante cose che con il divieto di pubblicità i giocatori si rivolgeranno a operatori senza concessioni e lo Stato perderà entrate erariali. Il vicepremier risponde tramite Facebook che i costi sociali dell'azzardopatia sono quasi equivalenti alle tasse incassate, per cui il “gioco” non vale la candela. Chissà perchè si sia mossa una società almeno al sottoscritto sconosciuta e non le altre aziende?

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