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giovedì 28 luglio 2016

3761. Quando si parla di educatori e di titolo di studio ci si ficca in un bel ginepraio


Ci sono in giro parecchi educatori e altrettanti profili professionali che in passato hanno formato centinaia di persone che dell'educazione hanno voluto farne un mestiere. Poi è arrivata l'Università a rendere ancora più complesso il già complicato panorama. Ora una legge dovrebbe rimediare a questo classico pasticcio all'italiana, ma piuttosto che mettere definitivamente fine a tutto 'sto pastrocchi sembra invece che lascerà tutto uguale a prima. Un evviva per politici e legislatori!

3760. A proposito del Dipartimento politiche antidroga


Esiste o almeno è esistito un organismo politico, oltre che tecnico, che aveva compiti utili e precisi, ma che in questi ultimi anni sembra essersi fermato, immobile come lo sono le politiche sul tema delle dipendenze e lasciando quell'importante ruolo di coordinamento al nulla. Si vede che quella poltrona non interessa più nessuno e ciò è molto strano in Italy!

venerdì 22 luglio 2016

3759. Ennesimo nulla di fatto sul tavolo Stato – Regione


La materia del gioco d'azzardo è un argomento molto sensibile e contraddittorio. Da una parte è un'attività chel'essere umano pratica fin dagli albori della sua esistenza, dall'altra alimenta un'industria, crea un importante gettito erariale ma fa anche ammalare migliaia di persona l'anno. Come uscirne risulta difficile, ma se la politica non trova una quadra siamo proprio messi male, come spesso succede da queste parti, dove solo alcuni interessi verranno tutelati a dovere.

mercoledì 20 luglio 2016

3758. I giovani e il gioco d'azzardo


In teoria sarebbe vietato ai minorenni, ma in realtà il 49percento degli studenti di 15-19 anni ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e il 42percento lo ha fatto nell’anno antecedente la rilevazione. E spesso sono i genitori ad accompagnarli. Urge una riflessione e sopratutto qualcuno che tuteli le nuove generazioni alla comprensione di questo fenomeno molto pericoloso.

domenica 17 luglio 2016

3757. Vuoi la paga? Solo in buoni pasto


Iniziano a spuntare casi di lavoratori oltre il precariato, pagati una parte in nero e poi con voucher e buoni pasto. In alcuni casi si passa direttamente alla schiavitù, comprese le catene (sic!).

3756. L'industria alimentare ci guadagna sempre!


In sintesi è il senso di questo articolo. Da quando temi come obesità e salute sono entrati nel mirino dell’opinione pubblica, l’industria del cibo ha preso nota ma in un modo da azienda appunto! Alcuni dei grandi giganti globali del cibo hanno deciso di fare i soldi con l’obesità che creano, investendo nell’industria delle diete. Weight watchers è stata comprata dalla Heinz nel 1978, che a sua volta l’ha rivenduta nel 1999 alla società di investimento Artal. Poi arrivò Slimfast, un cibo liquido sostitutivo inventato dal chimico e imprenditore Danny Abraham, acquistato dalla Unilever, proprietaria a sua volta del brand Ben&Jerry e delle salsicce Wall’s. Il marchio americano delle diete per eccellenza Jenny Craig è passato invece nelle mani della multinazionale Nestlé, che vende anche cioccolato e gelati.

venerdì 15 luglio 2016

3755. Quella “poltrona” nell'Osservatorio sul gioco d'azzardo


Essere presenti in quella che dovrebbe essere un importante centro decisionale (ed economico) e poi essere allontanati o sospesi non deve aver proprio rallegrato la FeDerSerd, la Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze. Peccato che se loro sono in una situazione perlomeno dubbia, non è chiaro in base a quali criteri gli altri siano stati nominati. C'è una poltrona anche per me?

mercoledì 13 luglio 2016

3754. In mille per un posto a tempo determinato


Il comune di Sesto San Giovanni ha bandito un concorso per la costituzione di una graduatoria per educatori di asilo nido. In pratica un contratto a tempo determinato per un posto che nemmeno c’è, perché si tratta di arrivare primi in lista e sperare di essere poi chiamati a lavorare. Eppure il miraggio di un'ipotesi di lavoro ha fatto smuovere mille persone da tutta Italia.

martedì 12 luglio 2016

3753. Ecco quando si può parlare di gioco d'azzardo responsabile


Molto interessante questo articolo che dice come uno studio canadese abbia finalmente esplicitato in unità di misura quantificabili quali sono i limiti economici e temporali che rendono il gioco d'azzardo meno dannoso.
Si tratta di uno studio su un campione significativo di 19mila giocatori che ha mostrato che il danno cresce in funzione di quanto più frequentemente si gioca d'azzardo e quanto più denaro si gioca.
I limiti ottimali per partecipare al gioco d'azzardo con basso rischio di danno sono tre e vanno soddisfatti tutti:

  • Non giocare d'azzardo più di due-tre volte al mese.
  • Giocare al massimo l'1percento del proprio reddito mensile.
  • Qualunque sia il reddito individuale, non giocare in un anno più di 500-1000 dollari.

Questo significa che se un pensionato prende 800 euro di pensione, potrà giocare al massimo 8 euro in un mese, ma se una persona ha un reddito milionario, è meglio comunque che non giochi nell'anno più di 500-1000 euro. Ed entrambi non devono giocare più di due-tre volte al mese. Quanti giocatori rientreranno in questi tre criteri?

domenica 10 luglio 2016

3752. Come ti recupero il credito


Mestiere non facile ma fonte potenziale di grandi quantità di denaro, se si riesce a recuperare quei crediti che nessuno è riuscito ad esigere. Negli anni duri della crisi gli italiani hanno continuato a fare debiti. Poi hanno smesso di onorarli. Bollette, abbonamenti alla tv satellitare, rate per acquistare moto e auto, mutui. Ci provano i colossi americani, che rilevano a prezzi di saldo i pacchetti di sofferenze dalle nostre banche e poi tentano di recuperarli. I fondi pagano quei crediti così poco che, nel caso la manovra riesca, avranno fatto bingo. Ma è impresa per pochi, servono capitali, studi legali attrezzatissimi, enorme pelo sullo stomaco. 

sabato 9 luglio 2016

3751. I giovani bevono meno?


Un'indagine realizzata da Canvas8, società di trend analysis, per conto di Heineken dice che il 75percento dei millennial (21 -35 anni) limita la quantità di alcol che beve durante la maggior parte delle serate che passa fuori casa. Il 38percento modera il consumo d’alcol tutte le volte. Sarebbe più interessante “contare” quanto alcol venga bevuto piuttosto che chiedere alle persone quante volte si ubriacano, cosa che tendenzialmente nessuno dice. Triste che dietro ci sia l'Heineken che paga l'intervista e che commenta con molto interesse così: “ la moderazione nel consumo di alcol sta diventando una scelta attiva per una generazione che ha consapevolezza della propria immagine e che vuole mantenere il controllo. Bere responsabilmente consente ai millennial di definire e controllare la propria reputazione e di raccogliere e gestire al meglio tutte le opportunità che vengono loro offerte”. (sic!)

venerdì 8 luglio 2016

3750. Il gioco d'azzardo patologico finalmente nei LEA


Dopo svariati anni e svariati annunci, è ufficialmente entrato nei Livelli Essenziali di Assistenza anche il gioco d'azzardo patologico, chiamato anche orribilmente ludopatia nei testi legislativi. A parte le storture linguistiche, sarà interessante capire quali conseguenze avrà per le persone, sopratutto nelle Regioni dove ci sono pochi servizi. Inoltre personalmente mi piacerebbe capire se anche i giocatori d'azzardo patologici potranno utilizzare gli stessi benefici di legge dei tossicodipendenti come alternative alla pensa e a me sembra di sì.

3749. La paura dello straniero


Ci insegnano fin da piccoli di diffidare delle persone che non conosciamo, di certo un buon consiglio, peccato che occorrerebbe diffidare almeno un po' anche di quelle che conosciamo, nel caso non siano degli orchi. Ci insegnano che gli “stranieri” sono estranei e che vanno tenuti a bada, aiutati a casa loro perché nelle nostre case non c'è posto per loro. La propaganda di giornali e tv fa il resto. In questo interessante articolo viene spiegato perché non è proprio vero che gli stranieri ci rubano il lavoro.

3748. Di messaggi ambigui, Ministero della Salute e gioco d'azzardo


Il ministero della Salute ha concesso il patrocinio a un’iniziativa di promozione privata, gestita dalla Sapar, che si qualifica come “Corso di Formazione per operatori sul gioco d’azzardo patologico”. La sigla Sapar raggruppa più di 1500 fra gestori, produttori e rivenditori di apparecchi da intrattenimento e slot machine. Facendo così “sembra” che il tutto sia concertato con il Ministero e che ci sia una sorta di rigore scientifico in quest'attività formativa, cosa non proprio chiara. Di seguito interessanti riflessioni di il presidente di Alea, Maurizio Fiasco, membro dell’Osservatorio sul gioco d’azzardo, che ha scritto una lettera al Direttore generale della Prevenzione Sanitaria, Ranieri Guerra, ai componenti dell’Osservatorio e al gabinetto del ministro della Salute, in cui si chiedono chiarimenti.

giovedì 7 luglio 2016

3747. W la penna, abbasso la tastiera


Chi prende appunti con la penna memorizza e acquisisce meglio le nozioni rispetto a chi usa la tastiera. Siamo esseri analogici sopratutto nell'apprendimento.

3746. Il Direttore fa il gioco delle tre campanelle


Perfettamente nella legalità, in questo articolo si evince in che triste realtà siamo finiti, dove chi ha il potere si scrive il bando di concorso, vi partecipa, lo vince e poi si mette in aspettativa. Probabilmente si è anche deciso lo stipendio. E poi parlano male dei politici!

mercoledì 6 luglio 2016

3745. Il gioco d'azzardo legale fa da battistrada a quello illegale


Secondo la Commissione parlamentare Antimafia l’espansione del gioco d’azzardo legale fa da battistrada a quello illegale e lo potenzia. Anche a seguito dell’allarme sociale dovuto alla presenza mafiosa, vengono proposte e regolamentate via via nuove forme di gioco legale (ivi compresi, di recente, i casinò online) che ingrossano la platea dei giocatori, parte dei quali però vengono successivamente attratti da offerte illegali similari, apparentemente più allettanti. Inoltre, i perdenti cadono non di rado preda dei cosiddetti cambisti e dello strozzinaggio. Contro gli illeciti nel settore dei giochi la commissione propone misure precise come mettere delle barriere all'ingresso, nuove sanzioni penali e amministrative e il rafforzamento delle procedure antiriciclaggio mediante la tracciabilità delle vincite. Quest'ultima idea è fantastica!

sabato 2 luglio 2016

3744. Occorre fare attenzione al prestito sociale


Si tratta di una forma di autofinanziamento, tipica del mondo cooperativo, dove i soci mettono i loro soldini e li vedono fruttare un po'. Intanto la cooperativa li usa per degli scopi sensati, peccato che negli ultimi anni siano successe cose particolarmente incresciose e i soldi sono svaniti nel nulla. In diverse occasioni se ne sono occupate anche le cronache, anche se molto sottovoce. In questo interessante articolo si fa il punto della situazione e si propone qualche rimedio alla furbizia o stupidità di qualcuno che gestisce le cooperative come avesse un bancomat però di altre persone a disposizione.

venerdì 1 luglio 2016

3743. Dopo di noi non piace proprio a tutti


La legge tanto attesa è stata finalmente approvata ed è volta a garantire un futuro adeguato alle persone disabili dopo la dipartita dei genitori. In 10 articoli vengono istituite detrazioni sulle polizze, nuove agevolazioni tributarie e un fondo per l’assistenza e il sostegno ai disabili privi dell’aiuto della famiglia. Per la prima volta in Italia si introduce il trust, uno strumento giuridico che consente al genitore di lasciare casa e soldi in gestione a un soggetto, persona fisica o fondazione, che li amministrerà al momento della loro morte per conto del figlio.

3742. Il progetto MIL€X


Per fortuna che ci sono ancora persone che pensano si possa cambiare qualcosa, anche nel settore delle spese militari. Il progetto prevede una campagna di crowdfunding per sostenere la nascita di un osservatorio indipendente sulle spese militari italiane, che si chiamerà MIL€X e che a novembre punta a pubblicare il primo rapporto annuale sul tema. Dietro l'idea il giornalista Enrico Piovesana, esperto in materia e collaboratore de ilfattoquotidiano.it, Francesco Vignarca (Rete Italiana Disarmo) e il Movimento Nonviolento (quello fondato nel 1962 da Aldo Capitini). Molto bravi!