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mercoledì 30 novembre 2016

3901. Il gioco d'azzardo e i Tribunali


Il tribunale amministrativo conferma l'esclusione di Federserd dall'Osservatorio nazionale sul gioco d'azzardo costituito presso il Ministero della Salute. Per il Tar Federserd avrebbe interessi economici diretti e mediati con le concessionarie di giochi che dovrebbe contrastare.
Intanto, in un altro tribunale, una donna è stata prosciolta dall'accusa perché totalmente incapace di intendere e volere al momento dei reati, a causa della dipendenza dal gioco d'azzardo, quale condizione per cui il soggetto non può impedirsi di compiere furti in modo coattivo per garantirsi tale possibilità.

martedì 29 novembre 2016

3900. La gamification del mondo del lavoro


Agli italiani piace tanto credere alla fortuna, così anche il lavoro diventa ahimè occasione per far esercitare la Dea bendata nell'antica arte di distribuire buona sorte così. Succede ad Asolo, dove l'azienda sanitaria non sapendo bene cosa fare per trovare un infermiere per un mese di lavoro, ha ben pensato non di selezionare i più meritevoli, ma di estrarre tra i 650 curriculum 50 fortunati che verranno contattati. L'azienda si aspetta che almeno una ventina risponderanno e finalmente faranno la cosa più normale: un colloquio di lavoro! Non è però la prima volta che si “vince” un lavoro (sic!).


3899. Il Luttwak che non ti aspetti, almeno io!


Edward Luttwak, politologo ed economista americano, lo conosco più dalle imitazioni di Crozza che per quello che dice in realtà, ma mi hanno colpito le sue riflessioni sul gioco d'azzardo. Molto forte poi la provocazione: "Direi che il gioco dovrebbe essere affidato nelle mani della criminalità organizzata, così da essere un'attività nascosta, ghettizzata e a cui si avvicinano in pochi”.

lunedì 28 novembre 2016

3898. Sul riciclaggio di denaro in Italia


La Direzione nazionale antimafia nel corso del 2015 ha segnalato transazioni a rischio riciclaggio per un valore di 60 miliardi di euro, ai quali si aggiungono 63 miliardi di euro bonificati nello stesso anno su conti correnti aperti nei paradisi fiscali.

venerdì 25 novembre 2016

3897. Il gioco legale è un cordone sanitario per le persone vulnerabili?


In questo lungo articolo viene ampiamente riproposto l'intervento del vice direttore per l’area Monopoli dell'Adm, Alessandro Aronica, nell’ambito del convegno 'Economie di gioco' all’Università degli studi di Salerno. Leggetelo con calma, perché è lungo e dice parecchie cose interessanti. Mi soffermerò solo su alcune affermazioni, anche se l'analisi storica e le relative valutazioni secondo me andrebbero approfondite perché mi suonano proprio male.
Il vice direttore riprende un classico cavallo di battaglia; il volume di gioco non sono i soldi spesi dai giocatori, per cui l'industria dell'azzardo non è così grande come i giornali, con toni spesso drammatici, la descrivono.
Ogni anno, la filiera industriale del gioco fattura in Italia non 85 miliardi ma, sotto un profilo strettamente economico e al di là delle mutevoli rappresentazioni contabili, una cifra che oscilla tra gli 8 e i 9 miliardi di euro, ovvero 10 volte di meno; una somma analoga viene versata allo Stato a titolo di imposte indirette sul gioco. La somma di questi due valori (ciò che va allo Stato e ciò che va all’industria) è pressoché costante ormai dal 2009, si aggira sui 17 miliardi annui e corrisponde a ciò che le famiglie spendono effettivamente. Quindi, quando si dice che l’industria fattura circa 85 miliardi e che questa è la spesa dei giocatori si compie una doppia mistificazione: i ricavi (non i profitti, per determinare i quali, occorrerà detrarre anche i costi del personale e gli altri costi aziendali) dell’industria sono pari a un decimo di quanto si racconta e la spesa delle famiglie è pari a un quinto”.
A parte che sono 88 i miliardi nel 2015, è vera la cifra riferita alle concessionarie, che incassano diciamo 9 miliardi, dai quali devono detrarre le loro spese, ecc. ecc. Credo che comunque non facciano la fame, visto che sono tuttora sul mercato e sono decisi a rimanerci. Non mi risulta infine che siano un ente caritatevole o benefico, per cui avranno il loro bel tornaconto per restare nel business del gioco d'azzardo.
Una cosa che ritengo importante è sottolineare che comunque 88 miliardi finiscono lì dentro. Da dove arriva questa montagna di denaro e soprattutto a quali consumi, o risparmi, venga sottratta è una questione che a qualcuno poco interessa, ma invece andrebbe presa molto seriamente in considerazione, anche perché la stragrande maggioranza delle Concessionarie non ha la sede fiscale in Italia, per cui pagano le tasse chissà dove. Trovo comunque abbastanza triste parlare di “spesa” delle famiglie, perché quando faccio la “spesa” perlomeno mi porto qualcosa a casa. Prospettare una vincita che spesso non capita, io la chiamerei illusione diffusa. Speriamo che presto gli italiani si sveglino dal sogno, o dall'incubo, ma ci conto poco e lo sanno benissimo i signori che gestiscono il gioco d'azzardo legale o illegale che sia.
L'articolo continua con la seguente affermazione:
Negli anni duemila hanno progressivamente preso il sopravvento giochi ad alto tasso di vincita (come gli apparecchi da divertimento e il gratta e vinci che assicurano tassi del 70 per cento o più o le Vlt che superano l’85 percento, o, ancora, i giochi online che arrivano ad assicurare il 98 percento): in media circa l’80 per cento di ciò che viene puntato ritorna sotto forma di vincite (non ad ogni singolo giocatore ovviamente ma, in generale, al settore delle famiglie)”.
Nel gratta e vinci “turista per caso” da 5 euro sono stati stampati 100.800.000 e sono vincenti 26.939.500 (fonte AAMS), in pratica 1 biglietto ogni 3,74 è vincente. A me sembra una percentuale del 25percento, fatti i conti male, non certo del 70. Inoltre dovrebbero anche essere sottratti anche quei biglietti in cui si vincono 5 euro (13.440.000), cioè il costo, perché a casa mia quella non si chiama vincita, al massimo pareggio! In pratica si ha un po' più del 12percento di probabilità di vincere qualcosa. Non essendo un matematico attendo con impazienza un controllo di questi calcoli.
Un 'altra parte interessante è quando dice:
ha, quindi, cessato di essere squisitamente etico e non può riguadagnare le sfere culturale, educativa e politica se non si libera della questione sanitaria. Vorrei sottolineare questo aspetto aggiungendo che non è più sufficiente neanche sostenere che il gioco legale è il male minore rispetto a quello illegale. Il circuito legale deve diventare sempre di più un cordone sanitario intorno ai soggetti vulnerabili”.
Cercando sul dizionario ho trovato questa definizione di cordone sanitario:
misura di carattere profilattico e di grado estremo consistente nell’isolamento completo e forzoso di una comunità o di un territorio colpiti da malattie infettive a carattere epidemico. Era usata specialmente in passato. I mezzi moderni di lotta contro le epidemie (denuncia, isolamento, disinfezione, vaccinazione) hanno reso superfluo questo mezzo drastico e lesivo della libertà personale e dannoso per ogni attività.
Ma se il problema del gioco d'azzardo patologico riguarda un numero imprecisato, per cui basso, di individui, perché viene usato un termine che si collega direttamente a epidemie tipo Ebola?
Alla domanda che pone: Ma oggi a quale industria si consentirebbe di inquinare per il solo fatto di rappresentare una importante realtà economica e occupazionale? qualcuno gli ricordi l'ILVA!
Ci sarebbe molto altro da dire, ma mi fermo qui.

mercoledì 23 novembre 2016

3896. Il Centro di salute mentale? Chiuso per la festa di pensionamento del direttore


Succede a Torino, dove qualche giorno fa sono apparsi degli avvisi che segnalavano la chiusura per l'intera giornata di parecchi servizi della salute mentale torinese. I millantati motivi organizzativi dell'avviso in realtà erano per una sorta di festa, convocata dal festeggiato che presto andrà in pensione. Non potendo mancare nessuno e garantendo solo le emergenze, non si poteva che chiudere la baracca. Tanto c'è prima la festa, poi il resto. Per fortuna qualcuno si accorto dell'anomalia, non certo i vertici dell'ASLTO2, e così la festa è stata spostata nel primo pomeriggio. In quell'orario per i pazienti non ci sono particolari problemi (sic!).

3895. E le spese militari italiane aumentano


Nell’ultimo decennio le spese militari italiane sono cresciute del 21percento, salendo dall’1,2 all’1,4 percento del Pil. Si spenderanno così 23,4 miliardi di euro (64 milioni al giorno) e quasi un quarto della spesa, 5,6 miliardi (+10percento rispetto al 2016) andrà in nuovi armamenti, con l'indispensabile acquisto di altri sette F-35, più gli otto già acquistati, una seconda portaerei, nuovi carri armati ed elicotteri da attacco. pagati in maggioranza dal ministero dello Sviluppo economico.

martedì 22 novembre 2016

3894. Vendono Green Hill. Speriamo che nessuno la compri!


La multinazionale americana Marshall, specializzata nella fornitura di prodotti e servizi per la ricerca (sic!) ha deciso di vendere l'allevamento di beagle al centro di una battaglia che ha portato alla sua chiusura. Interessante l'articolo, che riporta correttamente l'opinione dell'azienda e l'opinione della LAV. Certo che passare da vittime …........ non me l'aspettavo proprio da una multinazionale.

domenica 20 novembre 2016

3893. E le chiamano notti passive


Anche gli infermieri si sono accorti di un fenomeno ahimè molto noto ai lavoratori di cooperativa sociale: le notti passive. In pratica vieni pagato solo se succede qualcosa, se no ecco qualche euro per il disturbo. Ma intanto il lavoratore ha dormito in una struttura e non nel suo lettuccio, ma questo che cosa importa. Riusciranno gli infermieri a far terminare questa barbarie? Per la loro categoria io credo proprio di sì, per le altre …...... problemi loro.

sabato 19 novembre 2016

3892. Dal sesso al gioco


Con il sottotitolo: un'ossessione per il XXI secolo? Peppino Ortoleva pubblica nel 2012 questo interessante saggio, ricco di domande e suggestioni e con qualche ipotesi come risposta. Se il XX secolo ha avuto come centrale il discorso del sesso, con la sua liberalizzazione e conseguente banalizzazione, non è che siamo entrati nel nuovo secolo con una diversa idea di cioè che è ludico, in una dimensione nuova che l'autore chiama ludicità? Tutto è un gioco. Anche la guerra lo è diventato da quando i droni che colpiscono il Medio Oriente sono pilotati da qualche parte degli USA ed è come se si fosse in un videogame.





Come la sessualizzazione del mondo, che abbiamo descritto lungo questo libro può aver dato luogo a processi di impoverimento e di banalizzazione, ma ha accompagnato anche fenomeni imprevedibili in precedenza, incluso il cambiamento dei rapporti tra sessi, così la ludicizzazione che credo sia in corso può portare con sé tendenze regressive ma non solo e non necessariamente. La sessualizzazione del mondo ha portato con sè una grande crescita delle nostre conoscenze, analitiche e mediche, filosofiche e chimiche, su questo aspetto delle vita umana e delle nostra consapevolezza di noi stessi in quanto esseri sessuati. La nuova ludicità è, da questo punto di vista, una sfida forse ancora più impervia, prima di tutto perché il gioco in quanto tale, infantile e adulto, antico e recente, rimane uno degli aspetti più complessi dell'adattamento umano, inscindibile com'è da alcune delle capacità più misteriose della nostra mente, dall'immaginazione alla poesia.


venerdì 18 novembre 2016

3891. Quando la metafora del gioco d'azzardo viene utilizzata nella pubblicità


Non guardo spesso la televisione, ma sono rimasto colpito da questo spot, che prenda a piene mani il linguaggio del gioco d'azzardo per pubblicizzare un additivo per bucato. Trasformare la lavatrice in una slot, con tanto di leva e di rulli che ruotano a me non sembra tanto un'idea brillante. E poi chiudere lo spot con “il tuo bucato vince sempre” mi sembra proprio il massimo della banalizzazione. Per dire che con quel determinato additivo si avrà il pulito più pulito si potevano benissimo usare altre metafore. Si vede che i creativi erano a corto di idee.

3890. Le illuminanti parole di Maurizio Fiasco


In questa lunga intervista si affrontano molti dei temi che ruotano intorno all'industria dell'azzardo italiano. Rimandata per l'ennesima volta la discussione in conferenza Stato-Regioni sul documento che avrebbe dovuto ratificare l'accordo sulla riorganizzazione del settore dell'azzardo pubblico, ci si ritrova sempre allo stesso punto: il caos.
Forse voluto, perché la posta in gioco è quella di creare sale integrate dove c’è tutta l’offerta all’interno dei quartieri. Tanti casinò, zeppi di giochi e sempre aperti e poco importa del resto, persone comprese.

giovedì 17 novembre 2016

3889. La sanità piemontese è fuori dal piano di rientro!


Il 2017 inizierà bene, almeno in teoria, perché gli effetti di questa notizia mi auguro li possano vedere i pazienti e gli operatori sanitari. Con un'acrobazia finanziaria a dir poco mirabolante, Chiampa &Co. sono riusciti in una impresa che presto sfocerà nella mitologia: aggredire le liste d’attesa, varare un piano di assunzioni di personale medico e infermieristico, nominare nuovi primari (quelli non mancano mai), incrementare i servizi di assistenza territoriale e potenziare le case della salute. Prima di farli entrare nella mia personale leggenda aspetto però di vedere qualcosa di concreto.

mercoledì 16 novembre 2016

3888. Di tabaccai, Bergamo, FIT e Lottomatica


In questo post avevo raccontato cosa stesse succedendo tra i tabaccai bergamaschi e la recente ordinanza comunali in tema di giochi d'azzardo. Peccato che in questo paese spesso le cose non sono esattamente come ci vengono, almeno in prima battuta, presentate. Meno male che Marco Dotti è uno che è andato a ficcare il naso proprio a Bergamo ed ha chiesto in giro, scoprendo un'altra verità. Bravissimo!!

3887. Se troverete gli scaffali vuoti è colpa della camorra!


Secondo recenti indagini la criminalità farebbe incetta di beni in offerta nei supermercati del Nord e poi venduta in supermercati, negozi o farmacie del Sud legati alla camorra, che sono in grado di annegare nella loro contabilità gli incassi facendoli apparire regolari. Il denaro è così lavato. Bisogna comunque riconoscere che ci vuole fantasia, anche nel mettere in piedi certe cose ahimè!

3886. Ormai la vita, per una parte della popolazione, è tutta una lotteria o almeno è quello che ci vogliano far credere


Non parlo di slot o Gratta e Vinci, ma della proposta che sfrutta la propensione al gioco d'azzardo degli italiani, fenomeno oltremodo evidente che piuttosto che scoraggiare viene ulteriormente incentivato. In cosa consiste l’emendamento alla legge di Bilancio? Diciamo al contribuente di chiedere la fattura a tutti i professionisti e poi, verso fine anno, la sorte gli di quali potrà detrarre, ma lo sconto Irpef per i fortunati non sarà l’Iva pagata, bensì il doppio. Questo meccanismo furbetto presume, con una buona dose di verità, che l'evasione sia un fenomeno pregnante, ma il rimedio non educa a nulla, se non all'ennesima forma di gioco d'azzardo (sic!). 

martedì 15 novembre 2016

3885. Se gli operatori dei Servizi delle Dipendenze genovesi scioperano


Oggi sono scesi in piazza per denunciare uno stato di abbandono da parte delle istituzioni, la mancanza di risorse, di sicurezza, di spazi adeguati, di organico, di progetti di prevenzione indirizzati alle scuole e alle nuove dipendenze. Denunciano l’accorpamento di alcuni distretti avvenuto per inagibilità di edifici che cadono a pezzi, con il conseguente sovraccarico di persone provenienti da diverse zone della città e la promiscuità dannosa di problematiche più o meno gravi in spazi ristretti. In Piemonte la situazione è sicuramente migliore, ma non ovunque e il futuro sembra tutt'altro che roseo, tra accorpamenti e atti aziendali. Una cosa però è certa: a pochi interessano i destini di migliaia di persone “tossiche” (sic!).

lunedì 14 novembre 2016

3884. Sul gioco d'azzardo arriva una proposta del Governo


Sono ormai parecchi mesi che il Governo incontra le Regioni per stabilire i punti che diventeranno un decreto che ha come obiettivo riordinare il settore. Purtroppo mentre si riordina può capitare di fare altro caos, forse voluto, forse involontario. Secondo questo articolo la volontà è quella di diminuire le slot e di concentrare i luoghi dell'azzardo. Togliere le macchinette da bar e tabacchini, ma intanto aprire 5mila nuove sale scommesse, dove poter mettere le slot. Se da una parte spariscono, dall'altra riappaiono, come un gioco di prestigio, il tutto per salvaguardare gli interessi economici di Concessionarie ed Erario. In pratica occorre riformulare l'intero sistema, in modo che però i saldi economici rimangano invariati. 


Prima
Dopo
Dopo ancora
8.000 circa esercizi generalisti secondari
- 30% cioè rimarranno 5.600 esercizi generalisti secondari
Ulteriore riduzione a causa della programmata eliminazione degli apparecchi Awp
69.000 circa tra bar e tabacchi (di cui circa 56.000 bar e oltre 13.000 tabacchi)
- 30% cioè 48.300 tra bar e tabacchi ( 39200 bar e 9100 tabacchi)
Ulteriore riduzione a causa della programmata eliminazione degli apparecchi Awp
5.000 circa sale giochi (le sale con apparecchi comma 7, ovvero senza vincite in denaro, che possono anche detenere Awp);
5.000 circa sale giochi (le sale con apparecchi comma 7, ovvero senza vincite in denaro, che possono anche detenere Awp);
Si spera siano rimaste 5.000
3.000 circa sale Vlt e Bingo (di cui 2800 circa sale VLT e 200 circa sale Bingo).
3.000 circa sale Vlt e Bingo (di cui 2800 circa sale VLT e 200 circa sale Bingo).
Si spera siano rimaste 3.000
5.000 sale scommesse
10.000 sale scommesse
Si spera siano rimaste 10.000

Quota rimanente di esercizi che disporranno di locali separati.
Quota rimanente di esercizi che disporranno di locali separati.



Totale: 90.000
Totale: 71.900 + quota rimanente
Totale: ?
Totale slot: 398.000
Totale slot: 265.000
Totale slot: ?



Inoltre ricordo che a fronte di una riduzione di slot c'era l'idea di aumentare le VLT. Ma forse ricordo male!
Interessante (sic!) poi l'introduzione di una certificazione di doppio livello (classe A e classe B) per i locali sopravvissuti alla riorganizzazione.
I locali di classe A avranno determinate caratteristiche, ma potranno essere vicini a chiese ed ospedali ed altri luoghi sensibili, cosa che invece non potranno assolutamente quelli di classe B. Inoltre i locali di classe A avranno l'obbligo di segnalare i soggetti patologici ai servizi sociali del comune e il divieto di accesso per persone soggette alla ludopatia ed inserite in programma di recupero dalla ludopatia stessa. Ma perché ai servizi sociali, visto che sono i Servizi per le Dipendenze ad occuparsi non di ludopatia (sic!), ma di disturbo da gioco d'azzardo o azzardopatia. Come verrà regolamento l'accesso a persone in carico ai Servizi? Avranno una carta di riconoscimento? Potranno andare a giocare anche nei locali di tipo B? Mi sembra che ci sia ancora molto da lavorare...........

domenica 13 novembre 2016

3883. Superenalotto, canone a Sisal e rendita di posizione


Da sempre i 40mila tra tabaccai, gestori di bar e ricevitorie versano 2mila euro a Sisal, che incassa così un’ottantina di milioni. Nel 2010 però questa spesa sembrava destinata a scomparire. Dopo le inevitabili battaglie legali, il 2018 sembrava essere la data che avrebbe visto scomparire questa “odiosa” tassa. Peccato che non andrà così e i gestori sono un briciolo inca....

3882. Tabaccai vs ordinanze comunali contro l'azzardo


A mio parere ci hanno messo un po' troppo, ma ecco la reazione dei tabaccai alle tante delibere comunali che limitano orari e distanze dei luoghi dell'azzardo. L'attacco si basa sul presupposto che questa normativa creerà una perdita di denaro per lo Stato, ma reclamano anche la violazione della libertà di iniziativa economica in un settore legale. Tutto inizia a Bergamo, dove secondo l'articolo lo scorso anno sono state effettuate giocate per 284,7 milioni di euro, garantendo un gettito per l’erario di 25,5 milioni. Dopo l’ordinanza le giocate del 10eLotto sono calate del 24,5percento, quelle del Lotto del 22,5 e quelle del Gratta e Vinci del 14,8. Con questi numeri è stato stimato un danno complessivo di 7,6 milioni l’anno, che diventerebbero 2 miliardi e mezzo a livello nazionale, denaro che i Sindaci dovranno rifondere alle casse dello Stato, se l'esposto verrà accolto. In tutto ciò risulta interessante che non venga detto quanti soldi in meno sono stati messi nelle slot, probabilmente nessuno e i cali sono forse anche da imputare ad altri fattori, ma si sa, chi scrive un esposto tira acqua al proprio mulino. Vedremo come finirà l'ennesima querele di carte bollate e gioco d'azzardo.

sabato 12 novembre 2016

3881. Se lo sviluppo passa attraverso le spese militari (sic!)


Il Parlamento ha dato il via libera alla spesa di un miliardo di euro per l’acquisto di nuovi carri armati ed elicotteri da attacco per l’Esercito, che potrà quindi procedere con l’acquisto dei primi carri armati Centauro 2 prodotti dal consorzio Iveco-Oto Melara al costo di 530 milioni di euro e dei prototipi degli elicotteri da attacco Mangusta 2 prodotti da Leonardo Elicotteri per 487 milioni.
Il ragionamento seguente appare quasi logico, sopratutto aberrante: per vendere questi simpatici oggettini all'estero, l'Esercito italiano deve comprarne in quantità, anche se non gli servono. Ma quale garanzia di efficienza mi offre questo discorso? Il vino italiano nel mondo è famoso e venduto mica solo perché gli italiani ne bevono molto! Mah, secondo me è una forzatura per far contenta la classe militare nostrana.

giovedì 10 novembre 2016

3880. Le sostanze stupefacenti e il modello portoghese


Questo articolo racconta come la legislazione approvata 15 anni fa, una sorta di legalizzazione per modiche quantità, abbia portato a sostanziali miglioramenti nella vita delle persone. Non si è assistito ad un esodo in terra portoghese, nuovo eden chimico e sono calati i consumatori di eroina, mentre sono aumentati quelli di ecstasy e di altre droghe sintetiche. Non si capisce invece quanti siano i cocainomani. L'articolo sottolinea come questi risultati siano studiati anche da altri governi. A mio parere questo approccio non può essere applicato senza tenere conto di differenza culturali, anche significativi, che esistono tra le varie nazioni. Un provvedimento che funziona molto bene in un Paese non è detto che lo faccia anche in altri.

mercoledì 9 novembre 2016

3879. Il trasloco dell'ospedale Oftalmico di Torino


L'articolo spiega molto bene come stanno procedendo le cose. La struttura di via Juvarra chiuderà e i reparti verranno spostati. Già dal titolo si capisce però che qualcosa stona, perché scrivere proprio “in silenzio”? È un segreto che il giornalista ha scoperto? È meglio fare certe cose in segreto oppure perché vuol sottolineare che la giunta regionale non fa solo parole, ma anche dei fatti che però non sbandiera ai quattro venti? Misteri del giornalismo.

3878. Il centro di Roma “salvato dalle slot”, ma le periferie?


I turisti che passeggiano per il centro di Roma si potrebbero accorgere con quale invadenza il mondo del gioco d'azzardo ha cambiato il profilo cittadino, per cui sarebbe meglio non fargli vedere anche questo scempio moderno. Invece nelle periferie che vedono i turisti solo se il navigatore si sbaglia, cosa importa che in via Tiburtina, in uno spazio di pochi chilometri, ci siano 23 locali adibiti al gioco d'azzardo!

martedì 8 novembre 2016

3877. Il Corriere della Sera e il gioco d'azzardo


Non è l'unico giornale che combina due messaggi opposti. In questa occasione è stata affiancata la notizia che parla di come due matematici aiutino i giocatori d'azzardo a capire che vincere è molto improbabile e vicino vicino la pubblicità, in questo caso, dell'estrazione del Superenalotto di questa sera. Se l'articolo dei matematici non è abbastanza convincente, si può sempre continuare a giocare senza problemi (sic!).

sabato 5 novembre 2016

3876. Il sistema periodico


Primo Levi pubblica in Italia nel 1975, ma la mia edizione è del 2008, questa raccolta di storie, in somma parte autobiografiche, legate assieme da alcuni elementi chimici che creano un file rouge narrativo per niente scontato e a tratti affascinante. Primo Levi cerca e trova, fin dagli inizi degli studi di chimica, un qualcosa che avesse un significato sempre, nel lavoro come nella vita. Non una facile ricerca, quella di conoscere e carpire gli schemi che si celano dietro gli elementi, ma una volta svelati, c'era la certezza che quel tale elemento avrebbe sempre reagito nella stessa maniera. Molto bella l'intervista di Philip Roth del1986 in appendice.


Sulle dispense stava scritto un dettaglio che alla prima lettura mi era sfuggito, e cioè che il così tenero e delicato zinco, così arrendevole davanti agli acidi, che se ne fanno un solo boccone, si comporta invece in modo assai diverso quando è molto puro: allora resiste ostinatamente all'attacco. Se ne possono trarre due conseguenze filosofiche tra loro contrastanti: l'elogio della purezza, che protegge dal male come un usbergo; l'elogio dell'impurezza, che dà adito ai mutamenti, cioè alla vita. Scartai la prima, disgustosamente moralistica, e mi attardai a considerare la seconda, che mi era più congeniale. Perché la ruota giri, perché la vita viva, ci vogliono le impurezze, e le impurezze delle impurezze: anche nel terreno, come è noto, se ha da essere fertile. Ci vuole il dissenso, il diverso, il grano di sale e di senape: il fascismo non li vuole, li vieta, e per questo tu non sei fascista; vuole tutti uguali e tu non sei uguale. Ma neppure la virtù immacolata esiste, o se esiste è detestabile”.

3875. Saint Vincent a stelle e striscie


Secondo questo articolo il gruppo americano Hard Rock sarebbe interessato alla gestione del Casinò e dell'annesso Grand Hotel Billia. Anche se non esiste alcuna trattativa, a livello politico si sta preparando il terreno, con una apposita norma contenuta nel disegno di legge di finanziaria regionale 2017 che prevede appunto la possibilità di una gestione privata della casa da gioco valdostana e della struttura alberghiera di proprietà pubblica. Quanto entrerà nelle casse regionali per ora non è un dato conosciuto.

venerdì 4 novembre 2016

3874. Ospedale Amedeo di Savoia: in attesa di trasferimento ma nessuno sa nulla


Sono almeno vent'anni che si discute della sua chiusura, che assume i contorni di una leggenda, una di quelle storie da raccontare intorno al caminetto, per chi ce l'ha, di soldi buttati chissà dove, di eccellenze sanitarie svanite, di pazienti dimenticati e di operatori inutili. Oggi è “un contenitore semivuoto con palazzine in stato di abbandono e perenni lavori di manutenzione. Pazienti che camminano con la mascherina fra i cantieri. Scatoloni accatastati fuori dai laboratori con pile di polistirolo e sacchetti di ghiaccio ormai sciolto. In fondo, un parco secolare fra la Dora e una struttura spettrale, con reti di ghisa al posto delle finestre”.

3873. Mi alzo dopo pranzo, faccio colazione e poi torno a giocare fino all’alba


Interessante inchiesta sui giovani che rimangono intrappolati nei videogiochi o nelle rete di Internet. Ci sono anche alcuni interessanti riflessioni sul ruolo dei genitori, “molti eccessivamente apprensivi che preferiscono non far uscire i propri figli. Per pigrizia e per averli sotto controllo. E per paura di quello che c’è fuori. E così la Rete diventa lo spazio di socializzazione, e i giochi multiplayer sostituiscono quelli che, anni addietro, erano i giochi di strada: guardie e ladri si trasforma in gioco sparatutto, nascondino diventa un monitor da cui non distogliere lo sguardo. Quello che si faceva nel cortile sotto casa, oggi si tende a fare in digitale. E così la rabbia, tra le mura domestiche che difficilmente si aprono, si autoalimenta”.

3872. 996


In Cina i supermanager lavorano dalle 9 del mattino fino alle 9 di sera, 6 giorni su 7, 996 appunto. Peccato che questo stile di vita, elevato ad esempio dal resto della popolazione, abbia letteralmente ucciso il 44enne Zhang Rui e almeno altre due persone, stroncate dal superlavoro nel giro di poche settimane.

3871. Mauro e i Gratta e Vinci


Ieri ho sentito la notizia di sfuggita, così non ci ho fatto troppo caso, anche se una vocina mi diceva che forse dietro quel gesto disperato poteva esserci il gioco d'azzardo. Ora ho trovato ahimè la conferma che quell'uomo rincorreva un illusione che lo ha portato alla morte. Dispiace sia finita così. Forse se fosse riuscito a chiedere aiuto ….............. ma non ce l'ha fatta.

giovedì 3 novembre 2016

3870. Ci sono i manager in sanità e ci sono le persone che lavorano e che vengono licenziate


Molto tristemente constato con quotidiana ripetitività le evidenti differenze tra chi può contare sugli “amici” e chi invece può contare solo sulla propria professionalità. In una paese normale dovrebbero trovare spazio solo quelli che appartengono alla seconda categoria, ma questo non è un paese normale e non c'è proprio speranza di farlo diventare tale, se i manager delle ASL piemontesi riescono sempre a trovare un posto di lavoro e una professionista precaria viene lasciata a casa dopo 12 anni di onorato servizio.

3869. Come si combatte il bracconaggio degli elefanti africani?


L'unico modo di far terminare l'orribile mattanza è rendere economicamente sfavorevole l'orribile mattanza. Prova a fare delle ipotesi uno studio che ha confrontato i dati relativi a visitatori e elefanti in 25 Paesi e 164 aree protette. Emerge così che nove milioni di dollari verrebbero persi dalla spesa diretta dei turisti, legata al soggiorno in alberghi e all’acquisto di prodotti legati all’artigianato locale, 16 invece in maniera indiretta. Forse, inquadrando la questione della protezione della specie anche in termini economici, il tema del bracconaggio potrebbe motivare i governi e le comunità africane a intervenire. L'unica cosa che conta sono sempre e solo i soldi (grande tristezza!).

mercoledì 2 novembre 2016

3868. Solo oggi sono accese e se entrano i bambini le spegniamo (sic!)


Un breve viaggio giornalistico nella Milano che gioca d'azzardo e di come venga molto poco rispettata l'ordinanza comunale. Meravigliosa la giustificazione dei gestori: “Sono sempre spente. Solo oggi sono accese e se entrano i bambini le spegniamo”.

martedì 1 novembre 2016

3867. La questione degli infermieri privati che lavorano nel pubblico


L'esternalizzazione dei servizi sanitari o sociali è una triste realtà da decenni. Se prima erano solo i servizi sociali ora anche negli ospedali lavorano a braccetto dipendenti pubblici e privati di varia natura e genere. Liberi professionisti come lavoratori a somministrazione si affiancano alla gestione del pubblico, ma la questione a mio avviso interessante è la retribuzione e il carico di lavoro. Ipotizzando una pari professionalità, queste figure professionali vivranno sempre nel precariato e con l'ansia di perdere il posto di lavoro, perché i contratti scadono e forse verranno pagati meno che i “colleghi” del pubblico.

3866. Se l'impiegato del Bingo si ammala di azzardopatia


È stato denunciato per furto, appropriazione indebita e peculato. L'uomo, in meno di un anno, si è impossessato di 286mila euro dell'incasso, somma che sarebbe stata utilizzata per giocare d'azzardo. I luoghi sarebbero le sale Bingo di Alessandria e Tortona, che incassano la bella cifra di 30milioni di euro all'anno. Somma che ovviamente non va tutta nelle tasche dei gestori, ma credo proprio che gli permettano una vita senza grandi preoccupazioni per il futuro.