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venerdì 30 novembre 2012

1438. Il cortocircuito governativo che provoca il gioco d’azzardo



Lo Stato italiano ha incentivato per anni il proliferare di opportunità per giocare d’azzardo, autorizzando nuovi giochi e l’installazione di ormai quasi 500mila tra slot e vlt. In primis per garantire un gettito fiscale, ora soprattutto per far guadagnare l’ormai potente lobby del gioco. Peccato che lo Stato debba anche tutelare la salute dei suoi cittadini, entrando in contraddizione con quello che il Ministero della Salute ha fatto, introducendo nei LEA la malattia del Gioco d’Azzardo Patologico.
Se però un Comune tenta di arginare il fenomeno, conscio che è stato superato un limite, il Ministero dell’Economia e della Finanza sottolinea come sia importante non ostacolare una importante fonte di entrate erariale. Succede al Municipio della Valpolcevera di genova, ma potrebbe succedere in tutti quei comuni dove le amministrazioni hanno iniziato a fare qualcosa di concreto per aiutare i propri cittadini.

1437. Domani presidio per non chiudere il Valdese



Il 31 dicembre cesseranno le attività ambulatoriali, diagnostiche e chirurgiche di senologia, di ginecologia, di ortopedia, di chirurgia plastica, di neurologia, mentre le residue attività saranno in breve eliminate o trasferite, così come gli operatori. I pazienti non sono così importanti e troveranno altri riferimenti medici, se non moriranno nel frattempo, tanto una relazione di quel genere si costruisce in tre secondi netti. Il Presidio Valdese fondato dalla comunità Valdese oltre 160 anni fa chiude per volontà della giunta regionale del Presidente Cota e del ing. Monferino.
Probabilmente le strutture di via Silvio Pellico 19 e via Silvio Pellico 28 verranno vendute insieme a molte altre strutture della regione in quel progetto di cartolarizzazione in cui si prevederebbe la cessione di molti beni immobili a una holding (peraltro già costituita) che progressivamente cederebbe tali strutture a società di servizi impegnandosi con esse con contratti decennali la regione sta svendendo il servizio pubblico ai privati, rinuncia a qualsiasi governo del settore, realizza nuovi debiti con operazioni di finanza "creativa" i cui effetti fallimentari stiamo dolorosamente già vivendo ogni giorno.
Mille perplessità e mille pensieri accompagnano la fine di un ospedale fortemente voluto da una comunità, ma punto di riferimento per centinaia di pazienti. Una struttura che è difficile dedinire inutile e anche i numeri tanto strombazzati, possono essere interpretati un po’ come si vuole. La crisi non può però diventare la solita scusa per dire che non ci possiamo permettere più nulla.

1436. Mc protesta



Ieri, a New York, è stato organizzato uno sciopero dagli impiegati delle maggiori catene di fast food americane per tentare di costituire un sindacato. Gli impiegati di McDonald's, Burger King, Wendy's, Taco Bell, KFC, Pizza Hut e Domino's hanno lasciato vacanti le postazioni di lavoro per richiedere di essere pagati 15 dollari l'ora, quasi il doppio della media attuale degli stipendi.
Motivo dell’aumento dello stipendio è che quella cifra è troppo bassa, seppur in media con la retribuzione statunitense.

giovedì 29 novembre 2012

1435. Record di vendite per i Kalashnikov



Volano le esportazioni del celebre mitragliatore russo. A spingere il dato delle vendite sono gli acquisti USA, che da sole hanno assorbito l'83% dell'export. Ma cosa ci faranno gli americani con tutti questi mitragliatori?

1434. La sanità privata low cost e l’idrovora di denaro di quella pubblica



A Torino una società privata sperimenta, con successo sembra, una formula che coniuga professionalità a prezzi accessibili, e così si fa pubblicità senza spendere un euro.
Intanto i soldi che la Regione ha girato alle varie aziende sanitarie e ospedaliere sono finite non si sa bene dove. Complimenti alla dirigenza!
Ma come mai chi gestisce la cosa privata, tutti ex del servizio pubblico, sono così bravi a far fruttare il loro tempo e la loro professionalità e quando si parla invece di risorse pubbliche e di amminstratori pubblici, esistono solo pile infinite di debiti?