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lunedì 30 giugno 2014

2383. Viaggio in Slovenjia - Campeggi


Kamp Pivka Jama di Postojna (3 stelle)

A pochi chilometri dalle celebri grotte si trova questo bel campeggio immerso nel bosco. Buona l'accoglienza e gli spazi da occupare. Tranquillo e pulito. Con piscina, ristorante e mini-market. Costo camper e due persone a giugno 2014: 20,90 euro. Voto: 7


Kamp Otocec (2 stelle)

A poche centinaia di metri dal famoso castello, è una bella area verde affianco al fiume Krka. Si tratta di un campeggio tranquillo e con una buona accoglienza, con tutti i servizi essenziali e pulito. Costo camper e due persone a giugno 2014: 19 euro. Voto: 7,5
 


Kamp Natura a Podcetrteck (5 stelle)

Il campeggio si trova attaccato all'Aqualuna Thermal Park, un parco giochi acquatico e fa parte del comprensorio delle terme di Olimia, che sono a qualche chilometro di distanza. Alla reception viene assegnata la piazzola, molto ben delimitata e con autobloccanti come pavimentazione. I bagni e le docce sono moderne e ben attrezzati. Posto tranquillo con mini-market. Costo camper e due persone a giugno 2014: 27,20 euro. Voto: 8

Terme Ptju (4 stelle)

Il campeggio si trova affianco alle piscine e a pochi metri dal centro termale. A due chilometri dal centro del paese, che si raggiunge con una passeggiata che costeggia il fiume Drava. Ci sono due opportunità: in campeggio o in una area attigua, che costa un po' meno. Si tratta, quest'ultima, di una zona ombreggiata, ma poco tranquilla perché adiacente alla strada molto trafficata delle terme e dell'hotel. I servizi sono antiquati con tende rotte al posto delle porte nelle docce femminili, che sono molto vicine a quelle maschili. Il fatto che i posti non siano numerati e delimitati può creare qualche problema, visto che il posto è particolarmente usato. Costo camper e due persone a giugno 2014: 23 euro con corrente elettrica. Voto:5

Kamp Park di Prebold (2 stelle)


Non lontano da Celje si trova questo piccolo e familiare campeggio, molto carino e ben gestito. Vicino al fiume Savinja, e abbastanza ombreggiato e molto tranquillo. Ottima l'accoglienza e molto belli i servizi. Costo camper e due persone a giugno 2014: 17 euro. Voto: 9

Camp Smlednik (3 stelle)

Immerso in una grande area verde, il campeggio si trova vicino a un fiume. Una parte è dedicata a chi pratica il naturismo. Ha i servizi essenziali. É tranquillo è abbastanza ombreggiato. Accoglienza discreta. Probabilmente si anima di più nei fine settimana, perché c'erano molte roulotte chiuse. Costo camper e due persone a giugno 2014: 17 euro. Voto: 6


Kamp Resnik (2 stelle)


A un chilometro da Kamnik si trova questo campeggio in cui siamo arrivati e dopo cinque minuti ce ne siamo andati. Poco ombreggiato e con servizi poco moderni. Scarsa accoglienza. Voto: 5

Camping Bled (5 stelle)

Si trova in una magnifica posizione, di fronte all'isola di Bled con una bella spiaggia. É un campeggio affollato con poca ombra. Se ci si allontana dall'ingresso è sicuramente più tranquillo. Comodo alla città perché c'è un trenino che con 4 euro vi permette di evitarvi una passeggiata di 3 chilometri. I servizi sono discreti. C'e anche un ristorante, un mini-market e un bar per passare la serata in riva al lago. Costo camper e due persone a giugno 2014: 25,40 euro. Voto: 7

Camp Danica (3 stelle)


Si trova a qualche chilometro dal lago Bohinj, affianco al fiume Sava e poco distante dal paese di Bohinjska Bistrica. Abbastanza ombreggiato, con servizi moderni e puliti, Ordinato, tranquillo e molto ben curato. Con un numero elevato di colonnine per la corrente elettrica. Costo camper e due persone a giugno 2014: 22,02 euro. Voto:8

2382. Discoinferno


Pubblicato in Italia nel 2006, con il sottotitolo “Storia del ballo in Italia 1946-2006, è stato scritto da Carlo Antonelli e Fabio De Luca, due profondi conoscitori del fenomeno. Molto interessante, anche per chi come me non è stato un gran frequentatore di discoteche ed affini, perché racconta anche con piacevoli interviste ad alcuni protagonisti, l'evoluzione o, per certi versi, l'attualizzazione del ballo liscio in salsa disco e di come l'industria italiana sia stata, almeno per un periodo, molto famosa e suonata in tutto il mondo.
Perché ci sarà sempre, oggi come in uno qualunque dei Futuri possibili, qualcuno che a un certo punto accenderà un player, metterà le casse fuori di casa per convertire in garage in una disco, per provare a trasformare – almeno per una notte – il peggiore degli inferni nel più eccitante dei paradisi.

domenica 29 giugno 2014

2381. Viaggio in Slovenjia - Mangiare e bere


I vegetariani hanno una scelta abbastanza limitata, ma non bisogna disperare.
Prekmurska gibanica
Ho assaggiato un ottima focaccia e anche una pizza, che qui chiamano pica, senza mozzarella e pomodoro, con pasta sfoglia e ripieno di formaggio. Sul versante dei dolci ho mangiato la potica, una sorta di torta variegata con dentro dalle noci al miele, dai semi di papavero alla ricotta. C'è anche la Prekmurska
gibanica, altro dolce tipico, fatto di strati di pasta sfoglia ripiena di noci, mele, uvetta e ricoperta di panna.
Potica

Da bere esiste una intera regione che produce vini, quindi c'è un'ampia scelta. Per me che bevo birra, esistono solo la Union e la Lasko che si dividono il mercato, ma che sono dello stesso proprietario: la Skupina Lasko. La prima ha sede nella capitale, la seconda nell'omonima cittadina.

La Union produce due differenti tipi di birre. Una classica lager e una radler.

La Lasko offre una varietà più ampia: la Zlatorog, che è una Pale Lager, la Eliksir che è una Bock, la Dark che è una birra scura, la Light che è leggera come gradazione alcolica, la Pšenično che è una birra di frumento, la Club con un contenuto di malto maggiore e la Radler al gusto di aranciata.



Viaggio in Slovenjia - Predjama 
Viaggio in Slovenjia - Ljubljana 
Viaggio in Slovenjia - Stična, Novo mesto e Otočec
Viaggio in Slovenjia - Certosa di Pleterje, Brežice e Castello di Rajhenburg 
Viaggio in Slovenjia - Olimje, Podčetrte, Štatenberg e Ptujska Gora  
Viaggio in Slovenjia - Ptuj, Maribor e Celje 
Viaggio in Slovenjia - Velenje, Mozirje e Kamnik  
Viaggio in Slovenjia – Radovljca, Kropa e Kranj  
Viaggio in Slovenjia - Lago di Bled, Lago Bohinj e Kranjska Gora  

sabato 28 giugno 2014

2380. Air Force e U.S. Navy continuano a tenere a terra gli F-35


Diciamo che almeno il dubbio di aver comprato “una sola miliardaria” mi auguro che Renzi & Co. lo abbiamo ormai realizzato. Dovrebbero però farlo anche i militari, che messi difronte alla realtà, dovrebbero perlomeno rimettere in discussione il loro rapporto asimmetrico con la superpotenza USA. Ma né l'una, né l'altra capiteranno e quando un pilota italiano morirà su quelle bare volanti, quanto sarà triste dire: “l'avevamo detto!”.

2379. Viaggio in Slovenjia - Lago di Bled, Lago Bohinj e Kranjska Gora


Il Lago di Bled
Il lago di Bled ospita l'unica isola slovena. Sull'isola gli antenati sloveni veneravano Živa, l'antica dea slava dell'amore e della fecondità. Successivamente l'isola fu meta di pellegrinaggio per la chiesa di Santa Maria. Il 10 aprile dell'anno 1004 fu menzionata per la prima volta: il santo imperatore tedesco Enrico II la donò al vescovo di Brixen. Nel medioevo il luogo prosperò grazie ai pellegrini fino all'Ottocento, dove i primi veri turisti sostituirono i pellegrini. Lo Svizzero Arnoldo Rikli scoprì Bled come una località termale grazie al suo clima e alle sue acque benefiche; divenne così, già al principio del Novecento, una bellissima stazione balneare dell'Impero Austriaco, dove attraeva il fior fiore dell'aristocrazia europea.
Un’antica leggenda narra che l’incantevole Isola di Bled, ebbe origine a causa di una punizione di Dio. Irritato dalla disattenzione degli abitanti del luogo che non si curavano della cappella dedicata alla Madonna posta in mezzo al bosco, decise così di spedire il santuario tra le acque cristalline del lago. Il piccolo santuario al suo interno custodisce sia alcuni sepolcri, sia bellissimi affreschi in stile gotico, che raccontano la storia e le gesta della Santa Vergine.
Un'altra storia riguarda la grande campana della chiesa, chiamata “la campana dei desideri”. La leggenda racconta che venne fusa a Padova nel 1534 da Francesco Patavino. Più o meno nello stesso periodo nel castello di Bled viveva una giovane vedova il cui marito era stato ucciso da alcuni briganti. Il corpo dell’uomo venne gettato nel lago e la donna, per onorare l’amato scomparso, decise di far fondere tutto il suo oro e l’argento per poter creare una campana per la piccola cappella sull’isolotto. Ma la campana non arrivò mai a destinazione. Una violenta tempesta, infatti, fece affondare il battello che trasportava il manufatto. Disperata dopo l’accaduto, la vedova vendette tutti i suoi beni, donò il ricavato per la costruzione di una nuova chiesa sull’isolotto e trascorse il resto della sua vita in un convento romano. Successivamente il Papa fece arrivare una nuova campana sull’isola di Bled. Oggi, secondo la leggenda, chi la suona e comunica il proprio desiderio alla “Signora del lago” lo vede realizzarsi. La leggenda dice anche che, alcune notti, quando il cielo è calmo e non ci sono rumori, si può ancora sentire il suono della campana della vedova in fondo al lago.

Il Lago Bohinj è il più grande lago naturale della Slovenia, immerso in una
Il Lago Bohinj
splendida cornice alpina, dal quale si può accedere alla più alta catena montuosa slovena. Da ammirare la Chiesa di San Giovanni Battista, con splendidi affreschi del XV e XVI secolo.
Da questa zona alpina arriva la leggenda dello zlatirog.
C'era una volta un bianco camoscio dai corni d'oro (zlati rog)che all'alba dei tempi viveva in un giardino posto sulle alte balze del monte Triglav protetto da un incantesimo che lo rendeva invulnerabile, vegliava un importante tesoro nascosto e amava correre libero anche per i prati vicino alle case, perché allora uomini e animali vivevano in pace.
Se fosse stato colpito, dal suo sangue sboccerebbero dei fiori rossi che lo risanerebbero, ma significherebbe anche la morte per il feritore. Chi riuscisse poi a impossessarsi dei suoi corni, avrebbe avuto la chiave dei tesori nascosti nel monte Bogatin da un serpente a più teste; tesori che 700 carri non basterebbero a portare via.
L'ingratitudine e l'avidità umana però trasformarono quel paradiso alpino nei pressi dei laghetti Jeserca in un deserto roccioso. Accadde che tra le pendici del monte e la valle si consumò una tragica storia d'amore. SPELA bruna e appassionata pastora di malga contende a JERICA l'amore di un aitante giovane cacciatore della val Trenta.
I capricci di Jerica spingono però il giovane a sfidare la sorte e a salire il monte per impossessarsi del tesoro e conquistare la ragazza. Diede infatti la caccia al camoscio fatato, lo ferì ma non riuscì a catturarlo.
Dal sangue dell'animale sacro fiorirono meravigliosi boccioli rossi che gli donarono una nuova vita. Abbagliato dallo scintillare della dorata impalcatura,il cacciatore invece precipitò nell'abisso ;il suo corpo,con un mazzetto di rose del Triglav, sarà poi restituito dal fiume alla ragazza ormai pentita.
Il misterioso camoscio bianco nascose il tesoro tra sommità poste altrove, lasciando un desolato paesaggio roccioso e non si fece più vedere, deluso dal tradimento degli uomini, fuggendo in una terra lontana senza agguati e cacciatori.

Le montagne di Kranjska Gora
Kranjska Gora è un villaggio alpino che si anima d'inverno, con i campionati del mondo di sci. D'estate è piacevole passeggiare per la via principale ed ammirare lo splendido panorama montano.





Viaggio in Slovenjia - Ljubljana 
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venerdì 27 giugno 2014

2378. Morire per aver lavorato alla Samsung



Sarebbero almeno 200 le persone che si sono ammalate negli ultimi sette anni, quasi tutti nell’impianto di Giheung, a 30 chilometri da Seoul, dove la maggior parte degli operai sono di sesso femminile e dove vengono prodotti semiconduttori e cristalli liquidi. Il problema principale è quello di collegare in maniera univoca la malattia all’ambiente di lavoro. Finirà come il prezioso ethernit che in Piemonte ha mietuto migliaia di persone, anni di lotta e tribunali, con il dolore che non verrà certo lenito dagli indennizzi.  Fa ancor più tristezza pensare che ognuno di noi potrebbe perlomeno mitigare questo silenziosa strage, se non cambiasse continuamente telefonino e ogni sorta di tecnologia. Ma è chiedere troppo!

2377. I “soliti” problemi della sanità piemontese




Da un lato i lavoratori precari, dall’altra gli anziani non autosufficienti. Insomma sempre vite precarie. La novella giunta e il virgulto Saitta dovranno e forse potranno far qualcosa per i 400 lavoratori atipici della sanità e forse riusciranno a far dimagrire l’interminabile lista d’attesa per una struttura. Problemi che ci portiamo avanti da ormai tempi immemori, con l’orizzonte sempre più fosco.