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lunedì 18 febbraio 2019

4703. Le sigarette svizzere che gli svizzeri non fumeranno mai


C’è un motivo molto chiaro e preciso perché succede e non è il costo del pacchetto. Nel 2016 la Svizzera ha prodotto 34,6 miliardi di sigarette, quasi due miliardi di pacchetti. Circa il 25percento è stato venduto sul mercato interno, il restante è stato esportato sopratutto in Giappone, Marocco e Sudafrica. Peccato che la qualità sia molto diversa almeno per quelle con destinazione Marocco. In Svizzera e in Europa, le autorità hanno introdotto lo standard 10-1-10, che fissa i livelli massimi di catrame, nicotina e monossido di carbonio che le sigarette vendute sul mercato svizzero o europeo possono contenere, ovvero 10 mg di catrame, 1 mg di nicotina e 10 mg di monossido di carbonio. I risultati hanno rivelato un doppio standard: i non europei fumano sigarette che sono più dannose di quelle fumate dagli europei. Per ogni sostanza testata, quasi tutte le sigarette prodotte in Svizzera e consumate in Marocco contenevano livelli più alti, anche doppi, di quelli delle sigarette svizzere e francesi.

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