L'indagine
sulle spese dei singoli politici riapre altre questioni, tra cui quella delle
"infornate" di contratti fatte per tre mandati a favore chi aveva
lavorato nei gruppi consiliari o negli uffici di comunicazione della Regione.
Tradizionale premio di produzione, dopo aver lavorato per qualche anno alla
corte di qualche partito. Oltre agli sconosciuti, si trovano parenti di
personaggi più o meno noti dell’empireo politico piemontese. Pratica di destra
e sinistra, perché davanti alla famiglia tutti sono uguali. E chi un padre o
una madre in politica non ce l’ha continua, se è fortunato, a fare il precario
da qualche parte.
Il covo è un luogo immaginario, una locanda dove Jack propone ai suoi amici e ai suoi avventori la birra che produce. Un luogo di incontro e confronto davanti ad una buona birra artigianale (fino a qualche anno fa).
domenica 30 settembre 2012
1318. The Beatles Hey Jude
Canzone
del 1968 del mitico gruppo inglese, che ho sempre preferito alle pietre
rotolanti. Intitolata originariamente Hey
Jules e rinominata in seguito Hey Jude per motivi fonetici, fu scritta da
McCartney per confortare Julian, il figlio di Lennon, nel momento del divorzio
tra il padre e Cynthia Powell. Nonostante questa versione ufficiale dei fatti,
alcuni giornalisti, come per esempio Judith Simons del Daily Express, ritennero
che potesse riferirsi o al momento sentimentale difficile di McCartney dopo il
fallimento della relazione con Jane Asher oppure fosse dedicata ai Beatles
stessi, impegnati in un periodo artistico e storico molto particolare (Wikipedia).
Hey Jude don’t make it bad,
Take a sad song and make it better,
Remeber, to let her into your heart,
Then you can start to make it better.
Hey Jude don’t be afraid,
You were made to go out and get her,
The minute you let her under your skin,
Then you begin to make it better.
And anytime you feel the pain,
Hey
Jude refrain,
Don’t carry the world upon your shoulders.
For well you know that it’s a fool,
Who plays it cool,
By making his world a little colder.
Hey Jude don’t let me down,
You have found her now go and get her,
Remember (Hey Jude) to let her into your heart,
Then you can start to make it better.
So let it out and let it in
Hey Jude begin,
You’re waiting for someone to perform with.
And on’t you know that it’s just you.
Hey Jude, you’ll do,
The movement you need is on your shoulder.
Hey Jude, don’t make it bad,
Take a sad song and make it better,
Remember to let her under your skin,
Then you’ll begin to make it better
|
Hey
Jude, non peggiorare le cose:
prendi
una canzone triste e rendila migliore.
Ricordati
di riporla nel tuo cuore
e
poi comincia a migliorarla.
Hey
Jude, non essere dispiaciuto:
tu
sei fatto per uscire e per stare con lei.
Nel
momento in cui la lasci penetrare attraverso la tua pelle
puoi
iniziare a migliorarla.
Ed
ogni qualvolta provi dolore
hey
Jude, fermati:
non
portare il peso del mondo sulle tue spalle.
Per
quanto tu ben sai che è stupido
e
che c'è chi ne fa motivo d'orgoglio
rendendo
il proprio mondo un po più distaccato.
Hey
Jude, non abbattermi:
tu
l'hai trovata, ora vai e prendila.
Ricordati
di riporla nel tuo cuore,
e
poi comincia a migliorarla.
Quindi,
lasciala uscire ed entrare,
hey
Jude, incomincia:
tu
stai aspettando qualcuno con cui esibirti.
E
non sai che sei proprio tu,
hey
Jude, tu lo farai:
la
spinta di cui hai bisogno è sulle tue spalle.
Hey
Jude, non peggiorare le cose:
prendi
una canzone triste e rendila migliore.
Ricordati
di lasciarla nel tuo cuore
e
poi comincia a migliorarla.
|
sabato 29 settembre 2012
1317. 20 nuovi ricchi al giorno in Indonesia
Mentre
la vecchia Europa soffre e gli Stati Uniti arrancano, l’Asia continua a
ruggire. A emergere non è la Cina, ormai abbastanza solida dal punto di vista
dei nuovi miliardari e nemmeno l’India, un po’ meno veloce nella crescita della
vicina nazione cinese. Si parla dell’Indonesia, che accumula capitali beneficiando
indirettamente dei due cugini più famosi, che bramano le sue risorse. Il prezzo
mondiale di una tonnellata di olio di palma, di cui l’Indonesia è il primo
produttore, è raddoppiato dal 2006. Nello stesso periodo l’oro, di cui è ricca,
ha visto i suoi prezzi triplicati. Otto dei dieci indonesiani più facoltosi
nella lista redatta da Forbes hanno proprietà sostanziali nel ramo, come il
magnate dell’olio di palma Eka Tjipta Widjaja e il milionario del carbone Low
Tuck Kwong.
Che
cosa poi ne facciano di tutti quei soldi, a parte comprare Lamborghini e
vestire firmato, non è lecito sapere. Ma se qualcuno dei nuovi miliardari si
annoiasse, può sempre prendere il proprio aereo e spendere un po’ di denaro da
noi.
venerdì 28 settembre 2012
1316. Un esempio di assoluta avidità
Lo
ha detto il procuratore di Manhattan Preet Bharara, riferendosi a Kareem
Serageldin, che nel 2007 guidava la divisione derivati di Credit Suisse. Era
pronto a tutto per mettere le mani sul bonus che gli garantiva uno stipendio da
7 milioni di dollari, compreso falsificare i conti della banca sui derivati,
nascondendo un buco da 540 milioni di dollari e contribuendo in misura non
trascurabile alla crisi dei cosiddetti mutui subprime, che ha travolto i
mercati americani e del mondo intero. Serageldin, cittadino americano che vive
in Inghilterra, è stato arrestato mercoledì scorso davanti all’ambasciata
americana a Londra ed è stato liberato ieri pagando una cauzione da 243 mila
dollari. Così eviterà il carcere almeno fino alla prossima udienza, fissata il
28 novembre. Il manager di 39 anni, accusato di falsificazione di registri e
frode, rischia l’estradizione dagli Stati Uniti e fino a 45 anni di carcere.
Almeno negli USA i truffatori legalizzati, quando superano il segno, rischiano
la galera.
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1315. I banchieri sbeffeggiati a Bankitalia
È bello
sapere che qualcuno se la prende con le banche in Italia ed è bello che sia
Bankitalia, che dovrebbe controllare sempre meglio chi gestisce troppi denari
con troppa leggerezza e in maniera clientelare.
Il
governatore Ignazio Visco ha salutato i banchieri ricordandogli che, in
linguaggio spietatamente tecnico:
1)
sulla cosiddetta governance sono stati fatti dei progressi ma servono “sforzi
aggiuntivi” (tradotto: state facendo i furbi);
2)
dovete mettere più donne nei consigli d’amministrazione;
3)
avete “costi connessi con assetti di governo pletorici” (tradotto: consigli
d’amministrazione oceanici per spartire gettoni);
4)
avete ancora “sistemi di remunerazione non coerenti con l’attuale fase
congiunturale” (tradotto: l’Italia tira la cinghia e Ghizzoni è ancora sopra i
2 milioni di stipendio).
Se
dopo le bordare seguissero anche degli atti concreti, ne saremmo tutti molto
lieti!
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