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lunedì 13 giugno 2016

3726. Tecnobarocco


Mario Tozzi, noto personaggio televisivo, pubblica nel 2015 questo interessante saggio, dove analizza quella che lui definisce tecnologia barocca, cioè qualcosa che non aggiunge nulla a quello che c'era già in precedenza dal punto di vista del progresso scientifico. Con un confronto tra quello che c'era e quello che c'è, auspica un ritorno alla lentezza, alla sperimentazione nel lungo periodo e alla riflessività.

Viene un ragionevole dubbio che non sia solo l'uso distorto, ma la via turbotecnologica moderna che vada respinta in sé, per via dei troppi sacrifici che richiede, delle troppe risorse che esaurisce e degli scarsi risultati che, dopotutto, ottiene in termini di benessere complessivo e generalizzato dell'umanità e dell'intero pianeta. La tecnologia barocca impoverisce gli animi e sa sempre di escamotage: qualcosa di eclatante, fatto apposta per stupire a prescindere dalla sua utilità.

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