domenica 31 dicembre 2017

4248. Veracruz


Valerio Evangelisti pubblica nel 2009 il secondo romanzo di una trilogia che racconta gli avvenimenti legati ai Fratelli della Costa. Oltre a noti e leggendari pirati, protagonista è il secondo ufficiale Hubert Macary, che si trova ad assistere o a mettere in atto la volontà dei suoi superiori. Centrale il ruolo di due donne, che con la loro presenza condizioneranno l'andamento della trama, il tutto sullo sfondo di un impresa: la conquista e il saccheggio di Veracruz del 1683, capitale imprendibile della Nuova Spagna.

Durante il cammino, De Grammont gli disse: Signor Macary, sapete bene che la perdita di una persona che sentivo vicina ha colpito anche me. Forse mi era più cara di quanto dona Gabriela lo fosse per voi. Mi sono rassegnato, almeno in parte, pensando che per chi vive in questi mari la vita è qualcosa di effimero. Passiamo dal piacere intenso al dolore estremo senza sfumature intermedie. Viviamo glorie e sconfitte, tormenti e soddisfazioni in un pugno di anni. Sono i Caraibi ad avvelenarci, e a risucchiarci prima o poi sui loro fondali.

4247. Pronto soccorso intasati


C'è qualcosa di diabolico e di sconcertante, se con puntualità svizzera si leggono notizie di questo genere in questo periodo dell'anno. Ma se si tratta di un fenomeno altamente prevedibile anche in termini di durata, costa tanto programmare meglio la gestione del personale e degli spazi? Chissà come ci trasformiamo in un secondo in un paese che non ha fatto alcun progresso.

4246. Kakebo: un modo interessante per gestire il denaro


Arriva dal Giappone uno strumento, che al di là della moda del momento, può aiutare le persone a gestire il denaro in maniera soddisfacente. Per troppe persone gestire il denaro significa andare in pareggio sul conto corrente e non sono per nulla organizzate nel pianificare spese o pensare a piani di risparmio. Spesso non sanno quanto spendono al mese per le bollette, per il cibo, per la benzina o l'abbigliamento. Così questo diario può essere un valido strumento di gestione ma anche di conoscenza di sé e di pianificazione. Da come gestiamo il denaro si possono capire tante cose di noi stessi e magari tentare di migliorare.

giovedì 28 dicembre 2017

4245. Il 2017 è stato per gli educatori un anno intenso dal punto di vista legislativo


L'anno che è ormai quasi terminato, ha portato ben 3 leggi che coinvolgono direttamente la professione educativa.
La prima è la Legge Gelli dell'8 marzo 2017, che prevede che tutti i professionisti della sanità stipulino un'assicurazione, pagandola di tasca loro, per la colpa grave. Così recita una parte dell'articolo 10: al fine di garantire efficacia alle azioni di cui all'articolo 9 e all'articolo 12, comma 3, ciascun esercente la professione sanitaria operante a qualunque titolo in strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private provvede alla stipula, con oneri a proprio carico, di un'adeguata polizza di assicurazione per colpa
grave.
Quindi gli educatori professionali che lavorano in sanità dovranno organizzarsi e pagarsi un'assicurazione di cui, personalmente, non vedo l'utilità. Comunque le compagnie assicurative ringraziano!
La seconda e la terza sono state approvate a fine legislatura, qualche giorno fa.
Si tratta del Ddl Lorenzin, che istituisce anche per gli educatori l'Albo professionale e le associazioni gioiscono per aver ottenuto finalmente il riconoscimento della professione. A me sembra invece che per avere il giusto e doveroso riconoscimento bisognasse operare dal basso e non costruire un centro di potere dove tutti saranno obbligati ad iscriversi, immagino per continuare a lavorare e non avere nulla in cambio, se non qualche centinaio di euro in meno nel portafoglio. Perché invece di fare queste battaglie corporativistiche non si è fatto riferimento alla Pedagogia di Paulo Freire che avrebbe visto come fumo negli occhi qualsiasi struttura centrale di comando e controllo ( che sarebbe bello facesse almeno quello). Sarebbe stato meglio far lavorare gli educatori nei servizi e non lasciarli in mano agli psicologi. Dove sono state le associazioni per permetterlo? Credono veramente che la creazione dell'Albo metterà fine a tutto ciò? Oppure gli educatori quando incontreranno uno psicologo, un Oss, un sociologo o chiunque altro inizieranno a denunciarlo?
Infine la furbata dell'anno è stata inserire la legge Iori, che regolamenta la professione, nella Legge Finanziaria appena approvata. Mancano dei provvedimenti previsti dalla normativa, per cui ancora non ho capito bene cosa succederà, ma ecco cosa dicono un paio di articoli:
In via transitoria, acquisiscono la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico, previo superamento di un corso intensivo di formazione per complessivi 60 crediti formativi universitari nelle discipline di cui al comma 333-ter, organizzato dai dipartimenti e dalle facoltà di scienze dell’educazione e della formazione delle università anche tramite attività di formazione a distanza, le cui spese sono poste integralmente a carico dei frequentanti con le modalità stabilite dalle medesime università, da intraprendere entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, coloro che, alla medesima data di entrata in vigore, sono in possesso di uno dei seguenti requisiti:
a) inquadramento nei ruoli delle amministrazioni pubbliche a seguito del superamento di un pubblico concorso relativo al profilo di educatore;
b) svolgimento dell’attività di educatore per non meno di tre anni,
anche non continuativi, da dimostrare mediante dichiarazione del
datore di lavoro ovvero autocertificazione dell’interessato ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,n. 445;
c) diploma rilasciato entro l’anno scolastico 2001/2002 da un istituto magistrale o da una scuola magistrale.
333-octies
Acquisiscono la qualifica di educatore professionale socio-
pedagogico coloro che, alla data di entrata in vigore della presente
legge, sono titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato
negli ambiti professionali di cui al comma 333-quater, a condizione
che, alla medesima data, abbiano età superiore a cinquanta anni e
almeno dieci anni di servizio, ovvero abbiano almeno venti anni di
servizio.
In pratica un enorme sanatoria, sopratutto per gli psicologi e tutti quelle persone che ritengono questo mestiere solo un momento di passaggio e per portare la pagnotta a casa, ma che di certo non ambiscono a farlo per tutta la vita. Anche queste persone potranno dire senza alcun problema: sono un educatore professionale. A me questo fa veramente girare le scatole!
Vedremo nel 2018 come queste due leggi modificheranno il lavoro degli educatori. Magari sono io pessimista e tutto sarà meraviglioso!



martedì 26 dicembre 2017

4244. Eroi e mostri


Alessandro Dal Lago pubblica nel 2017 questo interessante saggio, che analizza il fantasy come macchina mitologica. Prende in considerazione sopratutto J.R.R. Tolkien e il suo amico C.S. Lewis concentrandosi con il lavoro del gruppo a cui facevano riferimento: gli Inklings, che hanno di fatto creato o ripreso un genere. L'autore analizza però i riferimenti bibliografici dei due autori in epoca medioevale, cogliendo come i principi e i valori di quel periodo siano stati adattati non tanto al gusto dell'epoca moderna, ma alla visione di società che il gruppo aveva. Così gli hobbit diventano la rappresentazione di quella classe media, che opera con diligenza nelle campagne inglesi, che può trasformarsi in eroe con l'approvazione però della classe governante.

Forse verrà il giorno in cui qualcuno prenderà le parti di orchi, angeli caduti, giganti, troll e così via, mostrando che essi non rappresentano le manifestazioni di un male astratto e introvabile, ma le vittime dell'ossessione morale dei narratori. Lo spirito del povero Grendel attende di partecipare finalmente alla festa degli uomini.

lunedì 25 dicembre 2017

4243. E sotto l'albero un nuovo aereo caccia militare


Devono ancora arrivare, ahimè, non so quanti F-35 e già si pensa a come “buttare” altri miliardi di euro in un nuovo aereo, che sarebbe ancora più utile dell'altro. Ma smetterla no, vero?

sabato 23 dicembre 2017

4242. L'anno più violento del Messico


Nel paese è stato raggiunto un triste record al quale mancano pure i conteggi di dicembre. Nel paese sono stati commessi più di 23mila omicidi, senza contare le persone sparite nel nulla e ancora non trovate. Una matematica della carneficina che è quotidiana, dove narcos e signorotti locali uccidono o fanno sparire tutte le persone che non si piegano al loro volere. Vedremo il prossimo ….......

4241. Vorrei solo che la gente mi ricordasse per il Paolo che ero prima, quello della tombola a Natale


Questa la laconica considerazione di un malato di Parkinson, curato con un farmaco che ha il triste effetto collaterale di portare le persone a giocare d'azzardo perché perdono il controllo. I medici però non hanno informato il paziente dell'eventualità, così l'uomo ha giocato tutti i suoi soldi tra slot e gratta e vinci. Oggi ha vinto la sua battaglia legale in Corte d'Appello, ma rimane l'avvilimento della persona per come il farmaco l'abbia trasformato.

venerdì 22 dicembre 2017

4240. Collasso


Jared Diamond pubblica in Italia nel 2014 questo saggio che cerca di spiegare come le civiltà scelgono di morire o sopravvivere. Si va molto indietro nel tempo per giungere ai giorni nostri, nel tentativo di identificare i fattori che partecipano attivamente al declino o alla scomparsa di una civiltà. Ma se nel passato scomparivano i maya, tutto sommato il resto del mondo proseguiva serenamente il suo sviluppo. Oggi però non è più così e quello che succede in Cina o in un villaggio sperduto dell'Africa o del Sudamerica ci interessa e ci condiziona, a volte in maniera pesante. Se oggi non ci prenderemo cura del nostro ambiente, il rischio sempre più grande è il collasso planetario.

Una delle lezioni più importanti che si possono trarre dalle storie dei maya, degli anasazi, dell'isola di Pasqua e di altre civiltà scomparse (così come dal recente tracollo dell'Unione Sovietica) è che un rapido declino può seguire di pochi anni il culmine in ricchezza, potere e popolosità. Da questo punto di vista, le traiettorie di queste società non sono simili alla vita di un singolo individuo, il cui declino si manifesta in genere gradualmente attraverso un periodo di senescenza prolungata. La ragione è semplice: un picco massimo di popolazione, di ricchezza, di consumo delle risorse e di produzione di rifiuti coincide con l'apice dell'impatto ambientale, fino al punto in cui le risorse disponibili non riescono più a tenere il passo con lo sfruttamento. Dopo averci riflettuto, non sorprende affatto che le civiltà tendano a declinare rapidamente subito dopo aver raggiunto il loro apogeo.

giovedì 21 dicembre 2017

4239. La solitudine dei giocatori d'azzardo


Se nella sua versione idilliaca il giocatore ama il rischio e comunque è sempre un personaggio dal discreto fascino, in realtà l'azzardo di massa ha trasformato in peggio tante persone che sono rimaste abbagliate da quella illusione. L’azzardo si è ingegnerizzato e, di conseguenza, si è “ingegnerizzata la dipendenza” che, da fenomeno conseguente, è finita per coincidere con la completa, integrale fidelizzazione del cliente-giocatore. Molto interessante a riguardo l'articolo di Marco Dotti.

martedì 19 dicembre 2017

4238. Sul gioco d'azzardo proroghe e rinnovi senza gara


Al di là delle promesse scritte nell'Intesa Stato-Regioni, non sembra ci sarà la rottamazione delle vecchie slot e la loro sostituzione o perlomeno non nei tempi decisi solo qualche mese fa. Come cambiano in fretta le cose (sic!). Dello stesso stile la decisione di lasciare la concessione dei Gratta e Vinci a Lottomatica, senza neanche prendere in considerazione la ben più succulenta offerta di Sisal. Pochi, maledetti e subito, ma sopratutto da chi vogliono loro!

4237. Tra Porg, Vulptices e Fathier


Gli animali fantastici di quest'ultimo episodio sono molto interessanti e curiosi.
Sui Porg molto si è parlato, sopratutto perché Chewbacca se ne mangia uno arrosto. A parte il senso di questa scena, i Porg sono dei piccoli uccelli marini del pianeta Ahch-To. Sono animali curiosi, che nidificano senza problemi anche nel Millennium Falcon e finiranno con il partecipare, come spettatori, alla successiva battaglia.
Le Vulptices sono delle volpi di ghiaccio, con una splendida pelliccia di cristallo, che vivono nelle gallerie del pianeta minerario Crait, dove uno strato di sale bianco ricopre la superficie color rosso, spettacolare dal punto di vista visivo.
I Fathiers sono una specie di cavallo misto a una iena. Si incontrano nella città di Canto Bight, dove vengono usati per le corse. Durante il loro addestramento vengono maltrattati con pungoli elettrici.
Sono creature molto veloci e anche molto forti, tanto da abbattere muri o distruggere veicoli. A badare a loro ci sono dei bambini, controllati da un guardiano della stalla. Vengono liberati e riescono a godersi la loro libertà, il tutto con chiari risvolti animalisti.

4236. Eymerich risorge


Scritto da Valerio Evangelisti e pubblicato nel 2017, l'autore torna a raccontare le avventure dell'inquisitore catalano protagonista di molti suoi romanzi. In questa occasione Eymerich è incaricato da papa Gregorio XI di indagare su un consigliere del re d’Aragona sospetto, in un viaggio che lo porterà tra la Provenza e il Piemonte e ad entrare in contatto con l'eresia valdese. Su un altro piano temporale lo scienziato Marcus Frullifer è rapito e condotto in un osservatorio astronomico dal nome inquietante, retto dall’ordine dei Gesuiti. Il tutto inframmezzato da parti di un libro scritto in un lontanissimo futuro, il Vangelo della Luna, dove un oscuro Magister espone alla figlia e ai discepoli il dogma cristiano della resurrezione dei corpi. Come spesso capita al termine del romanzo il mistero viene svelato.

lunedì 18 dicembre 2017

4235. Tra il trasloco dell'Oftalmico e le Case della Salute


Oggi primo giorno di apertura con poche gioie e molti dolori per i pazienti che sono giunti da via Juvarra fin a via Cherasco. Ci sarà da pazientare, arte principale dei pazienti e da sperare che il trasloco abbia più lati positivi che negativi.
Intanto aprono al ritmo dei centri commerciali le Case di Salute, peccato che non si sappia bene con che personale, almeno leggendo questo articolo.

4234. Ci vediamo lassù Iman


L'ultima femmina di rinoceronte di Sumatra in Malesia è in fin di vita e non ne vuole sapere di lasciare il fango, mangia a malapena e carica chiunque le si avvicini. Per quanto triste, occorre dirle addio e pensare che non è stata granché come vita quella in cattività.
La notizia 
Notizia di oggi 26 dicembre: Iman sta meglio!

sabato 16 dicembre 2017

4233. Un database per conoscere i dati dell'azzardo nel tuo paese


Semplicemente e finalmente, digitando il nome del tuo Comune puoi scoprire quanti soldi vengono spesi, quanti apparecchi ci sono e se il tuo Comune risulta virtuoso per il numero di macchinette distribuite sul territorio.

4232. Nessuna pace per gli elefanti!


L'anima predatoria e commerciali di certe persone non prova alcuna compassione e pietà, per cui dopo il commercio dell’avorio perché non spellare vivi gli elefanti e venderne la pelle richiesta per prodotti di gioielleria o come medicina per curare l’eczema? 

giovedì 14 dicembre 2017

4231. 6mila partecipanti al concorso riempiono il palazzetto dello sport di Bologna


Quando c'è un concorso nel pubblico impiego è praticamente inevitabile che si crei la ressa. Se poi i posti sono oltre un centinaio nell'Asp di Bologna, raggiungere migliaia di domande è giusto la normalità in un paese che cerca una sicurezza nel posto fisso. Dargli torto sembra piuttosto difficile!

4230. Curiamo la corruzione


Il fenomeno corruttivo non è esclusiva dei Palazzi della politica, ma è un fenomeno talmente trasversale che attraversa credo tutti gli spazi lavorativi e non può mancare la sanità pubblica. Il progetto triennale coordinato da Transparency International Italia riporta, per esempio, che una azienda sanitaria su 4 ha registrato episodi di corruzione. 
 

mercoledì 13 dicembre 2017

4229. Spero che la legge sugli educatori non arrivi in aula


Personalmente sono contrario alla legge che regola, finalmente, l'attività degli educatori professionali in una maniera che non condivido. A parte creare due profili, trovo altresì vergognoso sanare migliaia di lavoratori che si troveranno ad avere un titolo al quale magari non sono neanche interessati, perché spesso si tratta di psicologi che “ripiegano” sul mestiere di educatori. 

martedì 12 dicembre 2017

4228. Una vagonata di denaro per gli ospedali piemontesi


La Regione Piemonte prevede di spendere un miliardo e mezzo di euro per costruire nuovi ospedali non solo con il Parco della Salute di Torino e della Città della Salute e della Scienza di Novara, ma anche per le strutture di Alba e Bra e della Valle Belbo (Asti). Rimanendo ottimisti, da dopo che avranno messo la prima pietra con tanto di foto e splendide dichiarazioni, quanti anni passeranno prima che diventino operativi?

sabato 9 dicembre 2017

4227. Lavorare nel sociale è molto pericoloso


Con qualcuno bisogna pur prendersela se non si trova la casa oppure se le liste d'attesa per una casa di riposo sono infinite, così le persone sbraitano e minacciano gli operatori sociali che hanno di fronte. Se da una parte la frustrazione di queste persone è molto comprensibile, questi personaggi dovrebbero piuttosto andare nei luoghi e dalle persone che decidono le politiche sociali e sanitarie, piuttosto che prendersela con chi poi ha solo l'obbligo di eseguire direttive imposte dall'alto. Fare l'assistente sociale, ma non solo, diventa ogni giorno più difficile e triste.

venerdì 8 dicembre 2017

4226. Per me non cambierà nulla


Lunga intervista ad una giocatrice torinese, che racconta la sua lenta discesa nella dipendenza, da cui non sembra poter uscire. C'è anche il suo commento sulle nuova normativa regionale.

giovedì 7 dicembre 2017

4225. Sul gioco d'azzardo il Piemonte è contro lo Stato


La legge regionale appena approvata, che è più restrittiva dell'accordo ancora non entrato in vigore a livello nazionale, sta mettendo alla prova i rapporti tra le due amministrazioni. Intanto chi gestisce il gioco organizza una manifestazione per protestare. Scommettiamo su chi vince?

lunedì 4 dicembre 2017

4224. Se degli schiavi costruiscono i giocattoli per i ricchi bambini occidentali


In questo mondo ormai nessun oggetto è neutrale e dietro spesso si nasconde, a volte anche male, sfruttamento e povertà. Succede anche a giocattoli e marchi molto noti come le Barbie di Mattel, i G.I Joe di Hasbro e i giochi di Disney fabbricati in Cina.

4223. In Piemonte si discute il Piano contro l'azzardopatia


Dopo la legge ora tocca dare un senso ai denari che la Regione intende investire nella prevenzione e nella gestione delle persone che si ammalano giocando d'azzardo. Vedremo come e se verranno spesi bene quasi 7 milioni di euro, non proprio bruscolini!

domenica 3 dicembre 2017

4222. Gratta e vinci certamente vincenti, ma con il trucco

Se non si vince, quale migliore strategia che taroccare i tagliandi, trasformandoli magicamente in vincenti? Molti italiani l'hanno fatto, peccato che se per cifre piccole qualcosa è sfuggito, prima di scucire migliaia di euro la Concessionaria faccia controlli molto accurati, scoprendo l'inganno e mandando davanti ai giudici chi ci ha provato.
La notizia 

venerdì 1 dicembre 2017

4221. Pubblicità e gioco d'azzardo


Nei primi nove mesi del 2017 la spesa dei principali operatori del mercato si è mantenuta stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono stati 45,9 milioni di euro gli investimenti pubblicitari, l’1,8percento in più rispetto ai 45,1 dei primi tre quarti del 2016. La regina assoluta è la televisione, con una spesa di 39,4 milioni di euro e una proiezione del +3,8percento su base annua. Chi invece ha vissuto un vero e proprio boom di interesse è stata la radio, balzata a quota 2 milioni dopo che si era assestata a 204mila euro nell’anno precedente. L’unico calo si registra sulla carta stampata, un settore che possiede sempre meno appeal per chi vuole farsi conoscere dal pubblico.

4220. In Piemonte sempre lunghe le liste d'attesa


Malgrado l'uscita dal piano di rientro, le speranze di effettuare un esame o una visita specialistica in tempi decenti non è granché migliorata.