martedì 30 giugno 2015

3216. Exposchiavi


Sette lavoratori sui 14 totali di un ristorante indiano hanno presentato una denuncia ben dettagliata ai carabinieri, lamentando turni di dodici ore di lavoro consecutivo, mancanza di sicurezza in cucina e relative scottature, stipendi mai pagati o pagati solo in parte. I rapporti di lavoro sarebbero in carico a una società ancora in fase di iscrizione al registro della Camera di commercio di Hong Kong.

3215. Le bevande zuccherate causano 184mila decessi ogni anno


Lo studio, condotto da un team internazionale di ricercatori degli atenei Usa di Harvard, Tufts e Washington e dell'Imperial College di Londra nel Regno Unito, ha valutato 62 lavori scientifici sull'alimentazione che hanno incluso più di 611 mila persone, condotti tra il 1980 e il 2010 in 51 Paesi.
Il dato è frutto della somma di circa 133mila decessi ogni anno per il diabete, 45mila morti per malattie cardiache e 6.450 per tumore. Si tratta in realtà di un aggiornamento di una stima effettuata due anni fa dall'Harvard School of Public Health di Boston che invece fissava a 180mila le vittime annuali delle bevande zuccherate, con una stima inferiore relativa alle vittime per malattie cardiovascolari (40mila).

3214. La morte di Satao è servita a qualcosa


Gli 11mila elefanti rossi rimasti nello Tsavo intravedono per la prima volta, dopo anni di massacri, una speranza di sopravvivenza. Nell'ultimo anno, grazie all'impegno delle associazioni ambientaliste e dei ranger africani, nessun elefante è stato ucciso. Stando così le cose si tratterebbe di un risultato notevole, considerando che negli ultimi tre anni sono stati ben 1500 quelli massacrati, e che negli anni 60, secondo Tsavo Trust, nel Parco vivevano bel 35mila esemplari, cifra calata vertiginosamente negli anni fino a raggiungere il suo picco più drammatico negli anni 80 quando, secondo Save the Elephants, gli elefanti rimasti erano appena 6mila. Evviva!

lunedì 29 giugno 2015

3213. Sconfitta la lobby dell'azzardo?


Secondo questo articolo dopo il fallimento della riforma-Baretta oramai è conclamato che la lobby dell'azzardo è affetta da incapacità di leggere una realtà che in pochi anni è mutata, come è mutata la coscienza critica di una società civile sempre più matura e stanca di mediazioni o deleghe. I "no" sulle slot sono no, non "sì" pronunciati sottovoce nella speranza che nessuno li senta. Sono "no" perché attorno a quel "no" si condensano speranze, attese e concretissimi progetti di ricostituzione del legame sociale. Se ci credono loro. Personalmente non sono così ottimista.

3212. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Campeggi


Campeggio Obermenzing di Monaco di Baviera

Comodo alla città prendendo un bus e un treno, ha le piazzole ombreggiate e i servizi puliti, con docce a gettone. Conviene sistemarsi un po' lontani dalla strada, perché è trafficata anche di notte.
Costo camper e due persone a giugno 2015: 23 euro. Voto: 7



Panorama Camping Harras di Prien am Chiemsee


Bel campeggio con splendida vista sul lago, che potete ammirare se trovate posto proprio davanti. Il proprietario è cordiale e tenta pure di dire qualcosa in italiano. I servizi sono puliti e le docce a gettone. Tranquillo con all'interno un ristorante con buoni prezzi.
Costo camper e due persone a giugno 2015: 27 euro. Voto: 7,5



Camping Klausner-Höll di Hallstatt

A due passi dalla splendida cittadina, offre piazzole molto ordinare e precise, con vista sulle montagne circostanti. I servizi sono ottimi e puliti, con docce senza gettone. I gestori sono persone tranquille.
Costo camper e due persone a giugno 2015: 28 euro. Voto: 8



Campeggio Wien Süd di Vienna

Buona la posizione che con due mezzi ti porta in centro (bus + metro o bus + tram) in tempi brevi. Piazzole un po' spartane non delimitate. Conviene mettersi un po' all'interno, per evitare di sentire il traffico sulla vicina strada. I servizi sono puliti e ordinati. Il personale è cordiale.
Costo camper e due persone a giugno 2015: 25,50 euro. Voto: 6



Camping Zlate Piesky di Bratislava

All'ingresso ti accoglie la reception e una sorta di gabbiotto con la scritta polizia. L'area è vetusta e carica di una patina storica ancora molto forte. All'interno per accedere ai servizi occorre una chiave che apre un cancello, oltre il quale ci sono i bagni, non proprio puliti e datati, sopratutto al mattino. Piazzole inesistenti e attacchi elettrici vecchi e posizionati solo esternamente alla zona per i camper.
Costo camper e due persone a giugno 2015: 19,30 euro. Voto:3



Campeggio Hinterberg di Leoben

Bel campeggio a gestione familiare, molto tranquillo e immerso nel verde. La proprietaria è molto gentile e cordiale. Piazzole delimitate in maniera impeccabile, con alberi e fiori ovunque. Servizi puliti e docce a gettone. Come benvenuto la proprietaria offre una birra fresca.
Costo camper e due persone a giugno 2015: 18 euro. Voto: 8



Camping Bad Ossiacher di Annenheim

In riva al lago, bello ma troppo affollato per i nostri gusti. Ci sono spazi aperti anche alle persone che non sono del campeggio, che possono andare a farsi un bagno nel lago o passare il pomeriggio a prendere il sole sull'erba. I servizi sono nuovi e abbastanza puliti. C'è un ristorante e un mini-market.
Costo camper e due persone a giugno 2015: 26,40 euro. Voto: 6,5



Camping Falken di Lienz
Ai piedi delle Dolomiti è tranquillo, con servizi nuovissimi e docce a gettone. Ideale per passeggiate in bici o escursioni a piedi. Le piazzole sono numerate e ombreggiate. Abbastanza vicino alla cittadina.
Costo camper e due persone a giugno 2015: 24,50 euro. Voto: 7i piedi delle Dolomiti è tranquillo, con servizi nuovissimi e docce a gettone. Ideale per passeggiate in bici o escursioni a piedi. Le piazzole sono numerate e ombreggiate. Abbastanza vicino alla cittadina.
Costo camper e due persone a giugno 2015: 24,50 euro. Voto: 7

3211. Il lavoro non è una merce


Con il sottotitolo “Contro la flessibilità”, Luciano Gallino, sociologo torinese, pubblica nel 2007 questo interessante saggio fin troppo chiaro fin dal titolo. L'autore analizza la situazione e smonta, anche a suon di cifre, il paradigma che più flessibilità significa inequivocabilmente più lavoro. Analizza poi il nuovo mantra chiamato flessicurezza, anch'essa molto poco fattibile, almeno nel nostro paese e che rappresenta più una pezza al problema, che una soluzione.

Il peso attribuito alla flessibilità del lavoro ai fini dello sviluppo finisce inoltre per rivelarsi un alibi che aiuta a non discutere d'altri temi parimenti importanti. A non discutere, ad esempio, della scarsa attività di ricerca svolta in proprio dalle imprese italiane, fatte salve le solite eccezioni; della quota minima di fondi realmente spesi in attività di formazione dei dipendenti sul totale del bilancio; dell'assenza di visioni industriali capci di imprimere una forte carica innovativa a intere di branche d'attività; della rinuncia a difendere e rilanciare settori tecnologici vitali per il XXI secolo, a cominciare dall'informatica e dall'aeronautica, che pure potevano contare ancora negli anni Settanta, in Italia, su solide premesse; delle privatizzazioni mal concepite, che hanno privato il paese sia di gioielli tecnologici, sia di ben rodati strumenti di sviluppo di infrastrutture pubbliche. Quanto dev'essere riposante discutere di flessibilità nei convegni, e scriverne per lustri interi sui quotidiani e riviste, anziché trattare a fondo simili temi.

La flessibilità funge altresì da mezzo di comunicazione: è un modo per far sapere a coloro che stanno meglio che nel caso non acconsentano a ricevere salari calanti e a fruire di minori diritti, il lavoro andrà in misura crescente a chi sta peggio

domenica 28 giugno 2015

3210. Azzardo austriaco


Il governo austriaco vuole quotare in borsa il gruppo Casinos Austria, che appartiene per il 33percento allo stato. Un processo che risulta complicato, in quanto sarebbero molti gli offerenti interessati a comprare Casinos Austria, stimata sui 400 milioni di euro. Così Novomatic, gruppo austriaco con 23mila dipendenti, ha acquisito ieri quasi l'8percento delle quote di B&C Holding relative all'azienda Osterreichische Lotterien GmbH, società che appartiene a Casinos Austria. Quando quest'ultima verrà quotata in borsa, Novomatic potrà esercitare maggior potere, sempre che non intervenga l'holding pubblica Österreichische Industrieholding Ag. Evviva il risiko!

3209. Qualche buona idea per ripensare il carcere


Interessante articolo che propone un'alternativa al carcere per la stragrande maggioranza delle persone che commettono delitti. Occorre non costruire più nuove carceri e lasciare in strutture protette ma civili solo chi davvero è pericoloso (il 10percento dell’attuale popolazione carceraria) mentre gli altri possono pagare con azioni o in denaro per le colpe commesse, come avviene in Belgio, Austria, Svizzera, Germania, Gran Bretagna, chiamata giustizia riparativa. Non si può pensare di mettere in libertà camorristi mafiosi, rapinatori, stupratori e nemmeno corruttori e ladri, ma questi possono essere controllati meglio in strutture più piccole ed economiche. In Francia e Gran Bretagna solo il 24percento dei condannati sconta la pena in carcere, mentre in Italia è l’82,6percento. In Svezia, Norvegia il lavoro è parte essenziale della pena.

sabato 27 giugno 2015

3208. Rete criminale dei casinò dietro l’omicidio del procuratore Bruno Caccia


Era il lontano 1983 e a Torino venne ammazzato dalla ‘ndrangheta il procuratore che indagava sul Casinò di Saint Vincent, come una delle basi per il riciclaggio dei proventi dei sequestri di persona. Nuove indagini però allargano il panorama ad una molto più ampia rete criminale che aveva pressoché fagocitato la gestione dei Casinò del nord Italia e della Costa Azzurra, sotto il controllo di esponenti delle mafie catanesi, palermitane, calabresi, corse e marsigliesi. Una rete che ha goduto di inspiegabili trattamenti di favore da parte di alcuni esponenti delle istituzioni nel corso delle indagini. 

3207. A Chilapa due clan narcos uccidono tutti quelli che si chiamano come il boss rivale


Non c'è proprio limite alla spietatezza e poco importa se le persone coinvolte nel massacro non sono assolutamente imparentate con il capo dei Los Rojos, detto «El Chaparro» (Il Nanerottolo), all’anagrafe registrato come Zenen Sanchez Nava, e dell’ex sceriffo, sul suo libro paga, Silvestre Carreto Gonzalez. Se porti uno dei due cognomi rischi semplimente di venir ucciso. Tanto a forza di eliminare le persone, si trova qualche parente. Incredibile!

3206. Sistema finanziario e gioco d'azzardo. Fin troppo evidenti parallelismi


Come l’azzardo si diffonde tra gli strati della popolazione con le minori opportunità di miglioramento economico e sociale, così la finanza tossica crea l’illusione di una crescita che finisce poi per infrangersi contro il muro della realtà. Sia a livello personale che collettivo, il prezzo da pagare è quello di un’iniezione sempre più potente di “rischio artificiale”.

3205. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Mangiare e bere


Nei supermercati si trovano parecchi prodotti veg, mentre non posso testimoniare assaggi in ristoranti. Mitiche sono le fragole vendute nei banchetti per strada o che puoi andare a raccogliere direttamente nei campi. Indimenticabile ovviamente la sacher, assaggiata sia “originale” che tarocca. Ci sono comunque moltissimi altri dolci, come l'apfelstrudel, una sottile pasta sfoglia riempita con mele e uvetta secca e spolverata con
zucchero a velo oppure il mohnstrudel, a base di farina e lievito, cosparsa di semi di papavero e frutta secca e avvolto in una rolade. Infine grandi mangiate di torte di fragole. Per chi ama il vino e la birra, qui non manca certo la scelta!
 
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava - Monaco 
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Prien am Chiemsee
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Hallstatt e Bad Ischl   
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Wiener Neustadt e Bruck an der Mur 
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Friesach e Maria Saal   
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Spittal an der Drau e Lienz

venerdì 26 giugno 2015

3204. Perchè si diventa giocatori d'azzardo patologici


Interessante e lunga intervista pubblicata su Panorama, che spiega anche il funzionamente cerebrale che sottostà alla dipendenza.
Nella testa di tutti noi ci sono due circuiti coinvolti nelle dinamiche relative alla modulazione comportamentale: il drive, che si attiva con le sensazioni di piacere (per esempio gustando un cibo prelibato) e il controller, che si trova nella corteccia prefrontale e che ci dice se un’azione innescata dal drive è corretta oppure no in termini di condotta sociale e personale. Nelle persone vulnerabili il gioco diventa lo strumento per avere appagamento: c’è l’eccitazione della vincita, ma anche un effetto sedativo (mentre si gioca ci si dimentica dei problemi che più ci affliggono) e in alcuni casi, per esempio chi vive in solitudine, anche una gratificazione dovuta alla socializzazione (il giocatore patologico non è emarginato come il tossicodipendente, anzi è accettato nel contesto sociale). Tutti questi fattori, uniti agli stimoli che subentrano mentre si gioca, come tintinnii e luci colorate, rinforzano la continuazione del comportamento: il drive diventa sempre più potente e il controller sempre meno efficace. Si arriva cioè a un comportamento compulsivo fuori controllo. Non solo. A quel punto nell’individuo affetto da GAP si manifesta anche una distorsione cognitiva: nella mente del giocatore incallito persiste l’errato pregiudizio che la vittoria sia a portata di mano; se il soggetto ha perso quattro volte di seguito è assolutamente e fermamente convinto che la quinta sia la volta buona, al contrario di ciò che ragionevolmente affermano le leggi della statistica. L’alterata capacità di inibire risposte automatiche accelera il decorso della dipendenza aggravando le problematiche comportamentali.

3203. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Spittal an der Drau e Lienz


Spittal an der Drau
A Spittal an der Drau, che deve il suo nome a un ospedale (spittl) fondato intorno al 1200, spicca per bellezza il Castello di Porcia. Si tratta di una costruzione quadrata con torri angolari, uno dei rari esempi di palazzi di gusto italiano in terra d'Austria. Il cortile ad arcate a tre ordini di gallerie presenta le caratteristiche tipiche dello stile rinascimentale, con i medaglioni all'antica, le balaustrate e le cornici delle porte.
Lienz
Lienz, capoluogo suggestivo del Tirolo Orientale, ospita un bel castello duecentesco che domina la città, un tempo residenza dei conti di Görtz la
Chiesa di San Andrea in stile gotico, che custodisce l'organo austriaco più antico.
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Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Friesach e Maria Saal  

3202. Colpo gobbo sulla delega fiscale?


Oggi scade il termine ultimo pe presentare la bozza di una riforma epocale sul tavolo di un Consiglio dei Ministri che, per ora non sembra annunciato e neanche tanto possibile. Riusciranno le lobby a fare il miracolo e a perpetuare il loro triste destino? 

giovedì 25 giugno 2015

3201. L'azzardo italiano è un colossale castello finanziario prossimo a saltare?


A questa interessante domanda prova a rispondere Maurizio Fiasco, sociologo, Presidente di Alea e consulente della Consulta Nazionale Antiusura in questo lungo articolo, di cui propongo una sintesi per chi non ha voglia di leggere!!
Per acquisire le concessioni dallo Stato i concessionari non avevano modo di autofinanziarsi. Hanno così dovuto chiedere alle banche enormi somme, prospettando un roi, un ritorno sugli investimenti, con una certa tempistica. Questo finanziamento alle concessionarie dell’azzardo scontava, al netto delle tasse e al netto dei tassi creditizi, un margine di guadagno positivo. La rincorsa ha determinato l’erosione di questo margine positivo, fino al punto da farlo diventare un margine negativo. Si pone dunque il problema del finanziamento del debito. Nel 2001 la Consob mise la Snai nella lista nera fino al 2004 proprio per questa ragione.
Per finanziare il debito precedente sono state emesse delle obbligazioni e utilizzati una serie di prodotti finanziari che non hanno come punto di riferimento il processo industriale, ma l’apprezzamento del valore del settore a cui viene rifinanziato il debito, un processo che però non può durare all'infinito così, a un certo punto, nonostante la continua introduzione di nuovi giochi si raggiungerà la saturazione. E quindi si verificherà il collasso. In filigrana, tra le varie norme incluse nella bozza di decreto legislativo “Baretta”, si scorge un tentativo di allontanare questo rischio. Magari penalizzando gli ultimi segmenti della cosiddetta “filiera” dei giochi: espellendo dal mercato gli istallatori al dettaglio delle slot machine e sostituendo gli apparecchi automatici con terminali prodotti o commercializzati da società del gruppo dei concessionari.

3200. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Friesach e Maria Saal


Friesach
Arrivando a Friesach si fa un salto indietro nel tempo, quando il paeseconiava proprie monete ed era in posizione strategica sulla via commerciale tra Venezia e Vienna. Oggi restano da vedere e fotografare la cinta muraria del 1331, varie torri, un granaio perfettamente restaurato, l'ampia chiesa di St. Bartholomäus, il museo nel Bergfried e altri edifici. In cima a Friesach si erge la romantica fortezza di Petersberg che ospita spettacoli estivi all'aperto, il museo civico e un ristorante.
Nel piccolo borgo di Maria Saal si trova l'edificio sacro più famoso del periodo gotico in Carinzia, la prepositura e santuario Mariae Himmelfahrt.
Maria Saal
La chiesa di Santa Maria Assunta venne costruita sul sito dell'attuale chiesa nel 753 dal corepiscopo Martino. Nel 945 fu dotata di ampi possedimenti e venne eletta a chiesa madre della Carinzia, nell'ambito della diocesi di Salisburgo, assumendo il titolo di "cattedrale". L'attuale chiesa fu costruita secondo l'architettura gotica nel XV secolo, tra il 1430 ed il 1459, e poi in parte rifatta nel Seicento.

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Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Wiener Neustadt e Bruck an der Mur

3199. Nel paese bruciato dal sole verrà messa all’asta la proprietà privata più grande del mondo


Un’azienda familiare che alleva bestiame da oltre 100 anni ha messo in vendita  una enorme distesa di pascoli che si estende su oltre 101.000 chilometri quadrati, un terzo dell’Italia. La base d’asta sarà di 325 milioni di dollari, circa 290 milioni di euro. Una trentina sono i potenziali acquirenti che si sono fatti avanti come diverse aziende agricole, di lavorazione delle carni, società d’investimento locali e straniere, fondi pensione globali, uomini d’affari cinesi, americani e giapponesi. La tenuta è talmente grande che, per visitarla tutta, volandoci sopra in aereo, ci vorrebbe una settimana intera e produce l’1,3% dell’export australiano di carne bovina.

mercoledì 24 giugno 2015

3198. Le cooperative sociali sono imprese o parastato?


Articolo interessante che spiega perché le cooperative sociali siano più imprese che attività assistite da fondi pubblici. Snocciala numeri spiegando come questo modello innovativo di organizzazione abbia in pochi anni creato quasi 13mila imprese diffuse su tutto il territorio nazionale, con 400mila addetti (di cui quasi l’80percento donne e quasi 30mila con gravi difficoltà di accesso al lavoro) e un fatturato di oltre 10 miliardi di cui una parte non irrilevante acquisita (soprattutto dalle cooperative sociali che si occupano di inserimento lavorativo) sul mercato privato, oppure a seguito di gare competitive.
Trovo le osservazioni teoriche interessanti, ma la mia piccola esperienza nel mondo della cooperazione mi spinge a pensare che senza intervento pubblico parecchie di queste imprese sarebbero già chiuse. Per me la cooperazione è stata la prima forma di esternalizzazione dei servizi che le aziende non volevano o potevano tenere all'interno, ovviamente per abbattere i loro costi, non certo per fare beneficienza.

3197. La delega fiscale sul gioco d'azzardo


Articolo molto interessante che fa il punto su quello che bolle in pentola, e non è poco, nel mondo del gioco d'azzardo dal punto di vista legislativo.
I conti sono impietosi: nei primi quattro mesi del 2015 l’industria del gioco con la sua filiera, ha portato all’erario un miliardo di entrate ogni trenta giorni, non c’è governo che possa ormai permettersi il lusso di fare a meno di questo settore e delle sue macchinette.
Se nel 2014 l'Erario ha incassato poco più di 8 miliardi, per il 2015 si parla di 10 e forse di più. Personalmente trovo la cosa interessante solo se il volume di gioco non cambiasse e il denaro dalle concessionarie passasse nelle casse dello Stato. Almeno la smetteranno di arricchirsi solo i soggetti privati. Vedremo anche quali risorse saranno destinate, se lo saranno, alla cura delle persone.

3196. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Wiener Neustadt e Bruck an der Mur


Wiener Neustadt
Ritornando in Austria passiamo per Wiener Neustadt, dove si può visitare il Castello, storica sede dell'Accademia militare teresiana fondata dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e la Cattedrale, dedicata all'Assunta e a San Ruperto, una chiesa romanica edificata nel 1279.
Bruck an der Mur
Continuiamo il viaggio si incontra la bella cittadina di Bruck an der Mur, città che lavora il ferro da secoli. Sulla piazza principale si trova un pozzo con motivi rinascimentali, considerato il più bello di tutta la Stiria. Maestri ferrai e negozianti di metalli hanno lasciato belle case antiche con cortili ad arcate. La più nota è la Kornmesserhaus, con una superba facciata gotica del XV secolo. 

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3195. Un braccialetto o un orologio non ti fara più giocare d'azzardo!


La tecnologia potrebbe diventare presto un deterrente in più per impedire alle persone di giocare d'azzarrdo. É doveroso però usare il condizionale perché sarebbe tutta da dimostrare la reale capacità dissuasoria e la risposta dei curanti. Nell'articolo si parla di strumenti tecnologici che possono trasmettere le variazioni dei parametri vitali, con una piattaforma che sarà in grado di controllare emotivamente il giocatore utilizzando braccialetti con sensori che ne misureranno il battito cardiaco e le reazioni tipiche, al quale risponderanno con un segnale d'allarme in modo da “scuotere” la persona. Si dice anche che i dati verranno anche inviati al terapeuta. Lodevole e interessante proposta, ma quanti professionisti avranno il tempo di valutare i dati o di chiamare i loro pazienti bloccati davanti a una slot? Non so chi ha fatto la proposta, ma quale carico di lavoro ha per permettersi tutto questo tempo? Magari assumeranno personale in massa per lavorare nel Servizio Pubblico (sic!).

martedì 23 giugno 2015

3194. Smettetela di prestarmi soldi


Dopo averle provate tutte, compreso tre anni di gruppi, un giocatore decide di dire pubblicamente, a tutti, di dirgli di no quando gli chiederà del denaro in prestito, perché non serviranno a pagare le bollette, l'affitto o la spesa, ma andranno direttamente dentro una slot. Una dichiarazione che dovrebbe aiutarlo a smettere. Bravo!

3193. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Bratislava


A una sessantina di chilometri da Vienna si trova la capitale della Slovacchia, lungo il fiume Danubio, ai piedi degli imponenti monti Carpazi. Dopo anni di regime comunista e dopo aver ottenuto l’indipendenza nel 1993, la città vive grandi cambiamenti non solo a livello di architettura.La parte più interessante è la Città Vecchia in stile barocco, i monumenti storici gotici e i caffè. Il Castello, costruito originariamente come posto di frontiera per l’Impero romano nel I secolo D.C. si trova proprio nel cuore della città. Più volte ricostruito e ingrandito, nel XVI secolo fu riconvertito in castello in stile rinascimentale da artisti italiani, e a metà ‘600 prese linee stilistiche barocche sotto la guida dell’architetto della corte imperiale Giovanni Battista Carlone. Maria Teresa, che vi visse a lungo come regina d’Ungheria, lo trasformò in moderna residenza reale nella seconda metà del ‘700. Nel 1811 il castello fu vittima di un devastante incendio mentre era sede di una guarnigione di soldati napoleonici. Soltanto negli anni ’50 del XX secolo si cominciò una vasta ricostruzione del castello e dell’intero complesso. Dopo la dichiarazione di indipendenza della Slovacchia nel 1992, il castello divenne sede di rappresentanza del Presidente della Repubblica e del vicino Parlamento. La Cattedrale di San Martino con architettura gotica, risalente all’XI secolo è stata eretta a partire dal XIV secolo su un sito precedentemente occupato da una chiesa romanica e da un cimitero, venne consacrata nel 1452. Dal 1563 al 1830 San Martino fu la chiesa dell’incoronazione dei re d’Ungheria. Il primo re a ricevere la Corona di Santo Stefano in San Martino fu Massimiliano II. In totale undici sovrani vennero qui incoronati, compresa Maria Teresa d’Austria. La sua torre campanaria, alta 85 metri, al culmine della cui guglia è una replica ingigantita della corona di Santo Stefano d’Ungheria ricoperta in oro.
Il cuore pulsante della città può essere assaporato nella piazza principale Hlavne namestie, dove si trova il Vecchio Municipio (Stará radnica) creato nel XV secolo dall’unione di diversi edifici più antichi e la torre civica, che risale al 1370.
Lo stile Rococò invece la fa da padrone a Palazzo Grassalkovich, uno stabile imponente nato come residenza estiva del conte Anton Grasslkovich, presidente della Camera Reale Ungherese e consigliere dell’imperatrice Maria Teresa. L’imponente edificio, che fu eretto in stile tardo gotico nel 1760 su progetto dell’architetto Mayerhoffer, si trova in piazza Hodžovo.
Di fronte al palazzo c’è una fontana dalla forma della Terra come simbolo di libertà.

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3192. Non ostacolare il progresso


Il rettore dell'università di Cagliari è la prima firmataria dell'appello rivolto da scienziati e ricercatori al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in cui si esprime seria preoccupazione per le sorti di un ampio e importante settore della ricerca scientifica italiana a causa della grave e perdurante paralisi delle procedure per l'approvazione dei progetti che prevedono l'utilizzo di animali. Mah, magari sono proprio loro che l'ostacolano.

lunedì 22 giugno 2015

3191. Calati quello che ti pare, l'importante è che ti cali qualcosa


Gli ultimi dati dell’ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs), raccolti per l’Italia dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, rilevano che fra i 15 e i 19 anni sta crescendo il numero di chi consuma abitualmente allucinogeni e stimolanti e soprattutto quello di chi assume sostanze psicoattive senza sapere che cosa siano.

3190. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Vienna


Haas-Haus
In una città come Vienna, dovunque ti giri nel centro storico trovi un pezzo di storia. Sovrani "illuminati" chiamarono a corte architetti geniali per farne una sontuosa capitale e diventare nei secoli cornice speciale delle creazioni degli artisti più affermati, come le insolite foglie d’oro della cupola della "Secessione", alle volute imperfezioni delle case di Hundertwasser oppure all’edilizia sperimentale del Karl Marx Hof.
Ho passeggiato per le strade pedonali del centro, anche se molto trafficate da mezzi che rifornivano i negozi e i tanti turisti.
La Kärntnerstraße inizia all'Opernring (che è una parte della Ringstraße), all'altezza della Staatsoper, e porta fino alla piazza Stephansplatz dove si trova il Duomo di Santo Stefano. È affiancata da molti ristoranti e bar, ma soprattutto da negozi, spesso piuttosto costosi.
Si incontra così la Haas-Haus, progettato dall'archittetto Hans Hollein, costruita nel 1985 che con la sua facciata di vetro rispecchia il Duomo che per secoli è stata la chiesa ufficiale della casa reale degli Asburgo.
Possiede il campanile più alto dell'Austria, la campana più grande e più pesante dell'Europa e il tetto più elaborato e decorato del mondo cristiano. Si continua per la strada Graben, dove già ai tempi della monarchia asburgica si insediarono i negozi più prestigiosi della capitale che ancora oggi determinano il carattere di questa strada. Al centro c'è la Colonna della peste, alta quasi 19 metri, eretta nel 1687 durante una grave epidemia. Sui lati di questa grande piazza ci sono numerosi bei palazzi, per lo più costruiti tra la metà del '700 e la fine dell'800. Proseguendo si entra nella strada chiamata Kohlmarkt, molto più stretta del Graben, ma non meno prestigiosa. I più importanti gioiellieri della città e molte case di moda hanno la sede qui. Da non perdere il bellissimo negozio della pasticceria Demel, una volta fornitore ufficiale della corte. Alla fine della strada si intravede una delle entrate della Hofburg, la residenza imperiale. Non può mancare un giro lungo la Ringstraße, magari in tram, un anello di viali lungo 4 km che circonda il centro. La strada e tutti gli edifici furono costruiti a partire dal 1857, quando fu demolito il massiccio complesso di mura che circondava Vienna a partire dal '300. I palazzi pubblici e privati lungo il Ring in stile neogotico, rinascimentale, barocco e neoclassico fanno di questa strada una delle più eleganti del mondo. Vienna è ricca di musei e dove hanno vissuto personaggi che hanno fatto la Storia come Freud, Klimt, Schiele, Wittgenstein o Musil. Per chi invece “adora” le storie reali, in ogni angolo o quasi campeggia l'immagine della Principessa Sissi.


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