Sette
lavoratori sui 14 totali di un ristorante indiano hanno presentato
una denuncia ben dettagliata ai carabinieri, lamentando turni di
dodici ore di lavoro consecutivo, mancanza di sicurezza in cucina e
relative scottature, stipendi mai pagati o pagati solo in parte. I
rapporti di lavoro sarebbero in carico a una società ancora in fase
di iscrizione al registro della Camera di commercio di Hong Kong.
Il covo è un luogo immaginario, una locanda dove Jack propone ai suoi amici e ai suoi avventori la birra che produce. Un luogo di incontro e confronto davanti ad una buona birra artigianale (fino a qualche anno fa).
martedì 30 giugno 2015
3215. Le bevande zuccherate causano 184mila decessi ogni anno
Lo studio,
condotto da un team internazionale di ricercatori degli atenei Usa di
Harvard, Tufts e Washington e dell'Imperial College di Londra nel
Regno Unito, ha valutato 62 lavori scientifici sull'alimentazione che
hanno incluso più di 611 mila persone, condotti tra il 1980 e il
2010 in 51 Paesi.
Il dato è
frutto della somma di circa 133mila decessi ogni anno per il diabete,
45mila morti per malattie cardiache e 6.450 per tumore. Si tratta in
realtà di un aggiornamento di una stima effettuata due anni fa
dall'Harvard School of Public Health di Boston che invece fissava a
180mila le vittime annuali delle bevande zuccherate, con una stima
inferiore relativa alle vittime per malattie cardiovascolari
(40mila).
3214. La morte di Satao è servita a qualcosa
Gli 11mila
elefanti rossi rimasti nello Tsavo intravedono per la prima volta,
dopo anni di massacri, una speranza di sopravvivenza. Nell'ultimo
anno, grazie all'impegno delle associazioni ambientaliste e dei
ranger africani, nessun elefante è stato ucciso. Stando così le
cose si tratterebbe di un risultato notevole, considerando che negli
ultimi tre anni sono stati ben 1500 quelli massacrati, e che negli
anni 60, secondo Tsavo Trust, nel Parco vivevano bel 35mila
esemplari, cifra calata vertiginosamente negli anni fino a
raggiungere il suo picco più drammatico negli anni 80 quando,
secondo Save the Elephants, gli elefanti rimasti erano appena 6mila.
Evviva!
lunedì 29 giugno 2015
3213. Sconfitta la lobby dell'azzardo?
Secondo
questo articolo dopo il fallimento della riforma-Baretta oramai è
conclamato che la lobby dell'azzardo è affetta da incapacità di
leggere una realtà che in pochi anni è mutata, come è mutata la
coscienza critica di una società civile sempre più matura e stanca
di mediazioni o deleghe. I "no" sulle slot sono no, non
"sì" pronunciati sottovoce nella speranza che nessuno li
senta. Sono "no" perché attorno a quel "no" si
condensano speranze, attese e concretissimi progetti di
ricostituzione del legame sociale. Se ci credono loro. Personalmente
non sono così ottimista.
3212. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Campeggi
Campeggio
Obermenzing di Monaco di Baviera
Comodo
alla città prendendo un bus e un treno, ha le piazzole ombreggiate e
i servizi puliti, con docce a gettone. Conviene sistemarsi un po'
lontani dalla strada, perché è trafficata anche di notte.
Costo
camper e due persone a giugno 2015: 23 euro. Voto: 7
Panorama
Camping Harras di Prien am Chiemsee
Bel
campeggio con splendida vista sul lago, che potete ammirare se
trovate posto proprio davanti. Il proprietario è cordiale e tenta
pure di dire qualcosa in italiano. I servizi sono puliti e le docce a
gettone. Tranquillo con all'interno un ristorante con buoni prezzi.
Costo
camper e due persone a giugno 2015: 27 euro. Voto: 7,5
Camping
Klausner-Höll di Hallstatt
A due
passi dalla splendida cittadina, offre piazzole molto ordinare e
precise, con vista sulle montagne circostanti. I servizi sono ottimi
e puliti, con docce senza gettone. I gestori sono persone tranquille.
Costo
camper e due persone a giugno 2015: 28 euro. Voto: 8
Campeggio
Wien Süd di Vienna
Buona la
posizione che con due mezzi ti porta in centro (bus + metro o bus +
tram) in tempi brevi. Piazzole un po' spartane non delimitate.
Conviene mettersi un po' all'interno, per evitare di sentire il
traffico sulla vicina strada. I servizi sono puliti e ordinati. Il
personale è cordiale.
Costo
camper e due persone a giugno 2015: 25,50 euro. Voto: 6
Camping
Zlate Piesky di Bratislava
All'ingresso
ti accoglie la reception e una sorta di gabbiotto con la scritta
polizia. L'area è vetusta e carica di una patina storica ancora
molto forte. All'interno per accedere ai servizi occorre una chiave
che apre un cancello, oltre il quale ci sono i bagni, non proprio
puliti e datati, sopratutto al mattino. Piazzole inesistenti e
attacchi elettrici vecchi e posizionati solo esternamente alla zona
per i camper.
Costo
camper e due persone a giugno 2015: 19,30 euro. Voto:3
Campeggio
Hinterberg di Leoben
Bel
campeggio a gestione familiare, molto tranquillo e immerso nel verde.
La proprietaria è molto gentile e cordiale. Piazzole delimitate in
maniera impeccabile, con alberi e fiori ovunque. Servizi puliti e
docce a gettone. Come benvenuto la proprietaria offre una birra
fresca.
Costo
camper e due persone a giugno 2015: 18 euro. Voto: 8
Camping
Bad Ossiacher di Annenheim
In riva al
lago, bello ma troppo affollato per i nostri gusti. Ci sono spazi
aperti anche alle persone che non sono del campeggio, che possono
andare a farsi un bagno nel lago o passare il pomeriggio a prendere
il sole sull'erba. I servizi sono nuovi e abbastanza puliti. C'è un
ristorante e un mini-market.
Costo
camper e due persone a giugno 2015: 26,40 euro. Voto: 6,5
Camping
Falken di Lienz
Ai piedi
delle Dolomiti è tranquillo, con servizi nuovissimi e docce a
gettone. Ideale per passeggiate in bici o escursioni a piedi. Le
piazzole sono numerate e ombreggiate. Abbastanza vicino alla
cittadina.
Costo
camper e due persone a giugno 2015: 24,50 euro. Voto: 7i piedi delle
Dolomiti è tranquillo, con servizi nuovissimi e docce a gettone.
Ideale per passeggiate in bici o escursioni a piedi. Le piazzole sono
numerate e ombreggiate. Abbastanza vicino alla cittadina.
Costo
camper e due persone a giugno 2015: 24,50 euro. Voto: 7
3211. Il lavoro non è una merce
Con il
sottotitolo “Contro la flessibilità”, Luciano Gallino, sociologo
torinese, pubblica nel 2007 questo interessante saggio fin troppo
chiaro fin dal titolo. L'autore analizza la situazione e smonta, anche a
suon di cifre, il paradigma che più flessibilità significa
inequivocabilmente più lavoro. Analizza poi il nuovo mantra chiamato
flessicurezza, anch'essa molto poco fattibile, almeno nel nostro
paese e che rappresenta più una pezza al problema, che una
soluzione.
Il
peso attribuito alla flessibilità del lavoro ai fini dello sviluppo
finisce inoltre per rivelarsi un alibi che aiuta a non discutere
d'altri temi parimenti importanti. A non discutere, ad esempio, della
scarsa attività di ricerca svolta in proprio dalle imprese italiane,
fatte salve le solite eccezioni; della quota minima di fondi
realmente spesi in attività di formazione dei dipendenti sul totale
del bilancio; dell'assenza di visioni industriali capci di imprimere
una forte carica innovativa a intere di branche d'attività; della
rinuncia a difendere e rilanciare settori tecnologici vitali per il
XXI secolo, a cominciare dall'informatica e dall'aeronautica, che
pure potevano contare ancora negli anni Settanta, in Italia, su
solide premesse; delle privatizzazioni mal concepite, che hanno
privato il paese sia di gioielli tecnologici, sia di ben rodati
strumenti di sviluppo di infrastrutture pubbliche. Quanto dev'essere
riposante discutere di flessibilità nei convegni, e scriverne per
lustri interi sui quotidiani e riviste, anziché trattare a fondo
simili temi.
La
flessibilità funge altresì da mezzo di comunicazione: è un modo
per far sapere a coloro che stanno meglio che nel caso non
acconsentano a ricevere salari calanti e a fruire di minori diritti,
il lavoro andrà in misura crescente a chi sta peggio
domenica 28 giugno 2015
3210. Azzardo austriaco
Il governo
austriaco vuole quotare in borsa il gruppo Casinos Austria, che
appartiene per il 33percento allo stato. Un processo che risulta
complicato, in quanto sarebbero molti gli offerenti interessati a
comprare Casinos Austria, stimata sui 400 milioni di euro. Così
Novomatic, gruppo austriaco con 23mila dipendenti, ha acquisito ieri
quasi l'8percento delle quote di B&C Holding relative all'azienda
Osterreichische Lotterien GmbH, società che appartiene a Casinos
Austria. Quando quest'ultima verrà quotata in borsa, Novomatic potrà
esercitare maggior potere, sempre che non intervenga l'holding
pubblica Österreichische Industrieholding Ag. Evviva il risiko!
3209. Qualche buona idea per ripensare il carcere
Interessante
articolo che propone un'alternativa al carcere per la stragrande
maggioranza delle persone che commettono delitti. Occorre non
costruire più nuove carceri e lasciare in strutture protette ma
civili solo chi davvero è pericoloso (il 10percento dell’attuale
popolazione carceraria) mentre gli altri possono pagare con azioni o
in denaro per le colpe commesse, come avviene in Belgio, Austria,
Svizzera, Germania, Gran Bretagna, chiamata giustizia riparativa. Non
si può pensare di mettere in libertà camorristi mafiosi,
rapinatori, stupratori e nemmeno corruttori e ladri, ma questi
possono essere controllati meglio in strutture più piccole ed
economiche. In Francia e Gran Bretagna solo il 24percento dei
condannati sconta la pena in carcere, mentre in Italia è
l’82,6percento. In Svezia, Norvegia il lavoro è parte essenziale
della pena.
sabato 27 giugno 2015
3208. Rete criminale dei casinò dietro l’omicidio del procuratore Bruno Caccia
Era il
lontano 1983 e a Torino venne ammazzato dalla ‘ndrangheta il
procuratore che indagava sul Casinò di Saint Vincent, come una delle
basi per il riciclaggio dei proventi dei sequestri di persona. Nuove
indagini però allargano il panorama ad una molto più ampia rete
criminale che aveva pressoché fagocitato la gestione dei Casinò del
nord Italia e della Costa Azzurra, sotto il controllo di esponenti
delle mafie catanesi, palermitane, calabresi, corse e marsigliesi.
Una rete che ha goduto di inspiegabili trattamenti di favore da parte
di alcuni esponenti delle istituzioni nel corso delle indagini.
3207. A Chilapa due clan narcos uccidono tutti quelli che si chiamano come il boss rivale
Non
c'è proprio limite alla spietatezza e poco importa se le persone coinvolte
nel massacro non sono assolutamente imparentate con il capo dei Los
Rojos, detto «El Chaparro» (Il Nanerottolo), all’anagrafe
registrato come Zenen Sanchez Nava, e dell’ex sceriffo, sul suo
libro paga, Silvestre Carreto Gonzalez. Se porti uno dei due cognomi
rischi semplimente di venir ucciso. Tanto a forza di eliminare le
persone, si trova qualche parente. Incredibile!
3206. Sistema finanziario e gioco d'azzardo. Fin troppo evidenti parallelismi
Come
l’azzardo si diffonde tra gli strati della popolazione con le
minori opportunità di miglioramento economico e sociale, così la
finanza tossica crea l’illusione di una crescita che finisce poi
per infrangersi contro il muro della realtà. Sia a livello personale
che collettivo, il prezzo da pagare è quello di un’iniezione
sempre più potente di “rischio artificiale”.
3205. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Mangiare e bere
zucchero a velo oppure il mohnstrudel, a base di farina e lievito, cosparsa di semi di papavero e frutta secca e avvolto in una rolade. Infine grandi mangiate di torte di fragole. Per chi ama il vino e la birra, qui non manca certo la scelta!
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava - Monaco
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Prien am Chiemsee
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Hallstatt e Bad Ischl
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Wiener Neustadt e Bruck an der Mur
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Friesach e Maria Saal
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Spittal an der Drau e Lienz
venerdì 26 giugno 2015
3204. Perchè si diventa giocatori d'azzardo patologici
Interessante
e lunga intervista pubblicata su Panorama, che spiega anche il
funzionamente cerebrale che sottostà alla dipendenza.
Nella
testa di tutti noi ci sono due circuiti coinvolti nelle dinamiche
relative alla modulazione comportamentale: il drive, che si
attiva con le sensazioni di piacere (per esempio gustando un cibo
prelibato) e il controller, che si trova nella corteccia
prefrontale e che ci dice se un’azione innescata dal drive è
corretta oppure no in termini di condotta sociale e personale. Nelle
persone vulnerabili il gioco diventa lo strumento per avere
appagamento: c’è l’eccitazione della vincita, ma anche un
effetto sedativo (mentre si gioca ci si dimentica dei problemi che
più ci affliggono) e in alcuni casi, per esempio chi vive in
solitudine, anche una gratificazione dovuta alla socializzazione (il
giocatore patologico non è emarginato come il tossicodipendente,
anzi è accettato nel contesto sociale). Tutti questi fattori, uniti
agli stimoli che subentrano mentre si gioca, come tintinnii e luci
colorate, rinforzano la continuazione del comportamento: il drive
diventa sempre più potente e il controller sempre meno efficace. Si
arriva cioè a un comportamento compulsivo fuori controllo. Non solo.
A quel punto nell’individuo affetto da GAP si manifesta anche una
distorsione cognitiva: nella mente del giocatore incallito persiste
l’errato pregiudizio che la vittoria sia a portata di mano; se il
soggetto ha perso quattro volte di seguito è assolutamente e
fermamente convinto che la quinta sia la volta buona, al contrario di
ciò che ragionevolmente affermano le leggi della statistica.
L’alterata capacità di inibire risposte automatiche accelera il
decorso della dipendenza aggravando le problematiche comportamentali.
3203. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Spittal an der Drau e Lienz
Spittal an der Drau |
A Spittal
an der Drau, che deve il suo nome a un ospedale (spittl) fondato
intorno al 1200, spicca per bellezza il Castello di Porcia. Si tratta
di una costruzione quadrata con torri angolari, uno dei rari esempi
di palazzi di gusto italiano in terra d'Austria. Il cortile ad arcate
a tre ordini di gallerie presenta le caratteristiche tipiche dello
stile rinascimentale, con i medaglioni all'antica, le balaustrate e
le cornici delle porte.
Lienz |
Lienz,
capoluogo suggestivo del Tirolo Orientale, ospita un bel castello
duecentesco che domina la città, un tempo residenza dei conti di
Görtz la
Chiesa di
San Andrea in stile gotico, che custodisce l'organo austriaco più
antico.
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Prien am Chiemsee
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Hallstatt e Bad Ischl
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Wiener Neustadt e Bruck an der Mur
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Friesach e Maria Saal
3202. Colpo gobbo sulla delega fiscale?
Oggi scade
il termine ultimo pe presentare la bozza di una riforma epocale sul
tavolo di un Consiglio dei Ministri che, per ora non sembra
annunciato e neanche tanto possibile. Riusciranno le lobby a fare il
miracolo e a perpetuare il loro triste destino?
giovedì 25 giugno 2015
3201. L'azzardo italiano è un colossale castello finanziario prossimo a saltare?
A questa
interessante domanda prova a rispondere Maurizio Fiasco, sociologo,
Presidente di Alea e consulente della Consulta Nazionale Antiusura in
questo lungo articolo, di cui propongo una sintesi per chi non ha voglia di leggere!!
Per
acquisire le concessioni dallo Stato i concessionari non avevano modo
di autofinanziarsi. Hanno così dovuto chiedere alle banche enormi
somme, prospettando un roi, un ritorno sugli investimenti, con una
certa tempistica. Questo finanziamento alle concessionarie
dell’azzardo scontava, al netto delle tasse e al netto dei tassi
creditizi, un margine di guadagno positivo. La rincorsa ha
determinato l’erosione di questo margine positivo, fino al punto da
farlo diventare un margine negativo. Si pone dunque il problema del
finanziamento del debito. Nel 2001 la Consob mise la Snai nella lista
nera fino al 2004 proprio per questa ragione.
Per
finanziare il debito precedente sono state emesse delle obbligazioni
e utilizzati una serie di prodotti finanziari che non hanno come
punto di riferimento il processo industriale, ma l’apprezzamento
del valore del settore a cui viene rifinanziato il debito, un
processo che però non può durare all'infinito così, a un certo
punto, nonostante la continua introduzione di nuovi giochi si
raggiungerà la saturazione. E quindi si verificherà il collasso. In
filigrana, tra le varie norme incluse nella bozza di decreto
legislativo “Baretta”, si scorge un tentativo di allontanare
questo rischio. Magari penalizzando gli ultimi segmenti della
cosiddetta “filiera” dei giochi: espellendo dal mercato gli
istallatori al dettaglio delle slot machine e sostituendo gli
apparecchi automatici con terminali prodotti o commercializzati da
società del gruppo dei concessionari.
3200. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Friesach e Maria Saal
Friesach |
Arrivando
a Friesach si fa un salto indietro nel tempo, quando il paeseconiava
proprie monete ed era in posizione strategica sulla via commerciale
tra Venezia e Vienna. Oggi restano da vedere e fotografare la cinta
muraria del 1331, varie torri, un granaio perfettamente restaurato,
l'ampia chiesa di St. Bartholomäus, il museo nel Bergfried e altri
edifici. In cima a Friesach si erge la romantica fortezza di
Petersberg che ospita spettacoli estivi all'aperto, il museo civico e
un ristorante.
Nel
piccolo borgo di Maria Saal si trova l'edificio sacro più famoso del
periodo gotico in Carinzia, la prepositura e santuario Mariae
Himmelfahrt.
Maria Saal |
La chiesa
di Santa Maria Assunta venne costruita sul sito dell'attuale chiesa
nel 753 dal corepiscopo Martino. Nel 945 fu dotata di ampi
possedimenti e venne eletta a chiesa madre della Carinzia,
nell'ambito della diocesi di Salisburgo, assumendo il titolo di
"cattedrale". L'attuale chiesa fu costruita secondo
l'architettura gotica nel XV secolo, tra il 1430 ed il 1459, e poi in
parte rifatta nel Seicento.
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Prien am Chiemsee
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Hallstatt e Bad Ischl
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Wiener Neustadt e Bruck an der Mur
3199. Nel paese bruciato dal sole verrà messa all’asta la proprietà privata più grande del mondo
Un’azienda
familiare che alleva bestiame da oltre 100 anni ha messo in vendita
una enorme distesa di pascoli che si estende su oltre 101.000
chilometri quadrati, un terzo dell’Italia. La base d’asta sarà
di 325 milioni di dollari, circa 290 milioni di euro. Una trentina
sono i potenziali acquirenti che si sono fatti avanti come diverse
aziende agricole, di lavorazione delle carni, società d’investimento
locali e straniere, fondi pensione globali, uomini d’affari cinesi,
americani e giapponesi. La tenuta è talmente grande che, per
visitarla tutta, volandoci sopra in aereo, ci vorrebbe una settimana
intera e produce l’1,3% dell’export australiano di carne bovina.
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mercoledì 24 giugno 2015
3198. Le cooperative sociali sono imprese o parastato?
Articolo
interessante che spiega perché le cooperative sociali siano più
imprese che attività assistite da fondi pubblici. Snocciala numeri
spiegando come questo modello innovativo di organizzazione abbia in
pochi anni creato quasi 13mila imprese diffuse su tutto il territorio
nazionale, con 400mila addetti (di cui quasi l’80percento donne e
quasi 30mila con gravi difficoltà di accesso al lavoro) e un
fatturato di oltre 10 miliardi di cui una parte non irrilevante
acquisita (soprattutto dalle cooperative sociali che si occupano di
inserimento lavorativo) sul mercato privato, oppure a seguito di gare
competitive.
Trovo le
osservazioni teoriche interessanti, ma la mia piccola esperienza nel
mondo della cooperazione mi spinge a pensare che senza intervento
pubblico parecchie di queste imprese sarebbero già chiuse. Per me la
cooperazione è stata la prima forma di esternalizzazione dei servizi
che le aziende non volevano o potevano tenere all'interno, ovviamente
per abbattere i loro costi, non certo per fare beneficienza.
3197. La delega fiscale sul gioco d'azzardo
Articolo
molto interessante che fa il punto su quello che bolle in pentola, e
non è poco, nel mondo del gioco d'azzardo dal punto di vista
legislativo.
I conti
sono impietosi: nei primi quattro mesi del 2015 l’industria del
gioco con la sua filiera, ha portato all’erario un miliardo di
entrate ogni trenta giorni, non c’è governo che possa ormai
permettersi il lusso di fare a meno di questo settore e delle sue
macchinette.
Se nel
2014 l'Erario ha incassato poco più di 8 miliardi, per il 2015 si
parla di 10 e forse di più. Personalmente trovo la cosa interessante
solo se il volume di gioco non cambiasse e il denaro dalle
concessionarie passasse nelle casse dello Stato. Almeno la smetteranno
di arricchirsi solo i soggetti privati. Vedremo anche quali risorse saranno destinate, se lo saranno, alla cura delle persone.
3196. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Wiener Neustadt e Bruck an der Mur
Wiener Neustadt |
Ritornando
in Austria passiamo per Wiener Neustadt, dove si può visitare il
Castello, storica sede dell'Accademia militare teresiana fondata
dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e la Cattedrale, dedicata
all'Assunta e a San Ruperto, una chiesa romanica edificata nel 1279.
Bruck an der Mur |
Continuiamo
il viaggio si incontra la bella cittadina di Bruck an der Mur, città
che lavora il ferro da secoli. Sulla piazza principale si trova un
pozzo con motivi rinascimentali, considerato il più bello di tutta
la Stiria. Maestri ferrai e negozianti di metalli hanno lasciato
belle case antiche con cortili ad arcate. La più nota è la
Kornmesserhaus, con una superba facciata gotica del XV secolo.
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava - Monaco
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Prien am Chiemsee
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Hallstatt e Bad Ischl
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava - Monaco
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Prien am Chiemsee
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Hallstatt e Bad Ischl
3195. Un braccialetto o un orologio non ti fara più giocare d'azzardo!
La
tecnologia potrebbe diventare presto un deterrente in più per
impedire alle persone di giocare d'azzarrdo. É doveroso però usare
il condizionale perché sarebbe tutta da dimostrare la reale capacità
dissuasoria e la risposta dei curanti. Nell'articolo si parla di strumenti tecnologici che
possono trasmettere le variazioni dei parametri vitali, con una
piattaforma che sarà in grado di controllare emotivamente il
giocatore utilizzando braccialetti con sensori che ne misureranno il
battito cardiaco e le reazioni tipiche, al quale risponderanno con un
segnale d'allarme in modo da “scuotere” la persona. Si dice anche
che i dati verranno anche inviati al terapeuta. Lodevole e interessante proposta,
ma quanti professionisti avranno il tempo di valutare i dati o di chiamare i loro pazienti bloccati davanti a una slot? Non so
chi ha fatto la proposta, ma quale carico di lavoro ha per permettersi tutto questo tempo? Magari
assumeranno personale in massa per lavorare nel Servizio Pubblico (sic!).
martedì 23 giugno 2015
3194. Smettetela di prestarmi soldi
Dopo
averle provate tutte, compreso tre anni di gruppi, un giocatore
decide di dire pubblicamente, a tutti, di dirgli di no quando gli
chiederà del denaro in prestito, perché non serviranno a pagare le
bollette, l'affitto o la spesa, ma andranno direttamente dentro una
slot. Una dichiarazione che dovrebbe aiutarlo a smettere. Bravo!
3193. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Bratislava
A una
sessantina di chilometri da Vienna si trova la capitale della
Slovacchia, lungo il fiume Danubio, ai piedi degli imponenti monti
Carpazi. Dopo anni di regime comunista e dopo aver ottenuto
l’indipendenza nel 1993, la città vive grandi cambiamenti non solo
a livello di architettura.La parte più interessante è la Città
Vecchia in stile barocco, i monumenti storici gotici e i caffè. Il
Castello, costruito originariamente come posto di frontiera per
l’Impero romano nel I secolo D.C. si trova proprio nel cuore della
città. Più volte ricostruito e ingrandito, nel XVI secolo fu
riconvertito in castello in stile rinascimentale da artisti italiani,
e a metà ‘600 prese linee stilistiche barocche sotto la guida
dell’architetto della corte imperiale Giovanni Battista Carlone.
Maria Teresa, che vi visse a lungo come regina d’Ungheria, lo
trasformò in moderna residenza reale nella seconda metà del ‘700.
Nel 1811 il castello fu vittima di un devastante incendio mentre era
sede di una guarnigione di soldati napoleonici. Soltanto negli anni
’50 del XX secolo si cominciò una vasta ricostruzione del castello
e dell’intero complesso. Dopo la dichiarazione di indipendenza
della Slovacchia nel 1992, il castello divenne sede di rappresentanza
del Presidente della Repubblica e del vicino Parlamento. La
Cattedrale di San Martino con architettura gotica, risalente all’XI
secolo è stata eretta a partire dal XIV secolo su un sito
precedentemente occupato da una chiesa romanica e da un cimitero,
venne consacrata nel 1452. Dal 1563 al 1830 San Martino fu la chiesa
dell’incoronazione dei re d’Ungheria. Il primo re a ricevere la
Corona di Santo Stefano in San Martino fu Massimiliano II. In totale
undici sovrani vennero qui incoronati, compresa Maria Teresa
d’Austria. La sua torre campanaria, alta 85 metri, al culmine della
cui guglia è una replica ingigantita della corona di Santo Stefano
d’Ungheria ricoperta in oro.
Il cuore
pulsante della città può essere assaporato nella piazza principale
Hlavne namestie, dove si trova il Vecchio Municipio (Stará radnica)
creato nel XV secolo dall’unione di diversi edifici più antichi e
la torre civica, che risale al 1370.
Lo stile
Rococò invece la fa da padrone a Palazzo Grassalkovich, uno stabile
imponente nato come residenza estiva del conte Anton Grasslkovich,
presidente della Camera Reale Ungherese e consigliere
dell’imperatrice Maria Teresa. L’imponente edificio, che fu
eretto in stile tardo gotico nel 1760 su progetto dell’architetto
Mayerhoffer, si trova in piazza Hodžovo.
Di fronte
al palazzo c’è una fontana dalla forma della Terra come simbolo di
libertà.
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Prien am Chiemsee
Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Hallstatt e Bad Ischl
3192. Non ostacolare il progresso
Il rettore
dell'università di Cagliari è la prima firmataria dell'appello
rivolto da scienziati e ricercatori al ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, in cui si esprime seria preoccupazione per le
sorti di un ampio e importante settore della ricerca scientifica
italiana a causa della grave e perdurante paralisi delle procedure
per l'approvazione dei progetti che prevedono l'utilizzo di animali.
Mah, magari sono proprio loro che l'ostacolano.
lunedì 22 giugno 2015
3191. Calati quello che ti pare, l'importante è che ti cali qualcosa
Gli ultimi
dati dell’ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and
Other Drugs), raccolti per l’Italia dall’Istituto di fisiologia
clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, rilevano che
fra i 15 e i 19 anni sta crescendo il numero di chi consuma
abitualmente allucinogeni e stimolanti e soprattutto quello di chi
assume sostanze psicoattive senza sapere che cosa siano.
3190. Viaggio tra Monaco di Baviera, Austria e Bratislava – Vienna
Haas-Haus |
In una
città come Vienna, dovunque ti giri nel centro storico trovi un
pezzo di storia. Sovrani "illuminati" chiamarono a corte
architetti geniali per farne una sontuosa capitale e diventare nei
secoli cornice speciale delle creazioni degli artisti più affermati,
come le insolite foglie d’oro della cupola della "Secessione",
alle volute imperfezioni delle case di Hundertwasser oppure
all’edilizia sperimentale del Karl Marx Hof.
Ho
passeggiato per le strade pedonali del centro, anche se molto
trafficate da mezzi che rifornivano i negozi e i tanti turisti.
La
Kärntnerstraße inizia all'Opernring (che è una parte della
Ringstraße), all'altezza della Staatsoper, e porta fino alla piazza
Stephansplatz dove si trova il Duomo di Santo Stefano. È affiancata
da molti ristoranti e bar, ma soprattutto da negozi, spesso piuttosto
costosi.
Si
incontra così la Haas-Haus, progettato dall'archittetto Hans
Hollein, costruita nel 1985 che con la sua facciata di vetro
rispecchia il Duomo che per secoli è stata la chiesa ufficiale della
casa reale degli Asburgo.
Possiede
il campanile più alto dell'Austria, la campana più grande e più
pesante dell'Europa e il tetto più elaborato e decorato del mondo
cristiano. Si continua per la strada Graben, dove già ai tempi della
monarchia asburgica si insediarono i negozi più prestigiosi della
capitale che ancora oggi determinano il carattere di questa strada.
Al centro c'è la Colonna della peste, alta quasi 19 metri, eretta
nel 1687 durante una grave epidemia. Sui lati di questa grande piazza
ci sono numerosi bei palazzi, per lo più costruiti tra la metà del
'700 e la fine dell'800. Proseguendo si entra nella strada chiamata
Kohlmarkt, molto più stretta del Graben, ma non meno prestigiosa. I
più importanti gioiellieri della città e molte case di moda hanno
la sede qui. Da non perdere il bellissimo negozio della pasticceria
Demel, una volta fornitore ufficiale della corte. Alla fine della
strada si intravede una delle entrate della Hofburg, la residenza
imperiale. Non può mancare un giro lungo la Ringstraße, magari in
tram, un anello di viali lungo 4 km che circonda il centro. La
strada e tutti gli edifici furono costruiti a partire dal 1857,
quando fu demolito il massiccio complesso di mura che circondava
Vienna a partire dal '300. I palazzi pubblici e privati lungo il Ring
in stile neogotico, rinascimentale, barocco e neoclassico fanno di
questa strada una delle più eleganti del mondo. Vienna è ricca di
musei e dove hanno vissuto personaggi che hanno fatto la Storia come
Freud, Klimt, Schiele, Wittgenstein o Musil. Per chi invece “adora”
le storie reali, in ogni angolo o quasi campeggia l'immagine della
Principessa Sissi.
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