Oggi
passeggiavo pigramente per le vie del centro storico di Giaveno,
cittadina vicina a Torino e mi sono imbattuto in un albero di Natale
abbellito con i famosi grattini e con altri addobbi d'azzardo. Era la decorazione di una
tabaccheria, ma era proprio il caso? Non si potevano usare le
classiche palle???
Il covo è un luogo immaginario, una locanda dove Jack propone ai suoi amici e ai suoi avventori la birra che produce. Un luogo di incontro e confronto davanti ad una buona birra artigianale (fino a qualche anno fa).
sabato 31 dicembre 2016
3924. Un 2016 piuttosto mafioso
In questo
lungo articolo Giovanni Tizian ripercorre le grandi inchieste che
hanno visto protagoniste le nostre quattro grandi aziende criminali:
camorra, 'ndrangheta, cosa nostra e mafia pugliese. Perché anche nel
2017 la situazione non migliorerà, ahimè!
venerdì 30 dicembre 2016
3923. I primi dati sul volume del gioco d'azzardo nel 2016
Non sono
ancora i dati ufficiali, che si sapranno solo verso maggio-giugno, ma
in questo articolo ci sono già le prime cifre, che per certi versi
appaiono sconfortanti, almeno per il sottoscritto. Aumenta il volume
di gioco e non di poco, passando da 88 miliardi a ben 95. Dove
trovano 'sta montagna di soldi gli italiani qualcuno me lo deve
spiegare!
Interessante
anche il fatto che sono aumentati gli introiti nelle casse dello
Stato, arrivando a 10 miliardi, mentre nelle tasche delle
Concessionarie sono finiti 8 miliardi e mezzo.
Parlando
di giochi, il Superenalotto ha fatto il botto, per cui lo ritroveremo
anche nei prossimi anni, dopo un periodo piuttosto difficile. Hanno
avuto un forte l’incremento anche le scommesse sportive, i giochi
on line da casinò e il Lotto.
lunedì 26 dicembre 2016
3921. La storia di Daniel
Ogni
tanto pubblico le storie di giocatori d'azzardo che hanno smesso o
che comunque ci hanno provato. Centrale è stata la volontà di
chiedere aiuto, il resto un po' alla volta poi cambia e migliora
l'esistenza anche di chi si ha attorno.
3920. Pedagogia della speranza
Paulo
Freire pubblica in Italia nel 2008 quello che nel sottotitolo
definisce un nuovo approccio alla Pedagogia degli oppressi.
Personalmente la ritengo un interessante approfondimento di
importanti questioni, che l'autore analizza raccontando anche i suoi
tanti incontri in giro per il mondo, senza tralasciare particolari
autobiografici. Molto bella l'analisi della società e delle
tendenze, siamo nel 1992, che già si delineavano all'orizzonte e che
ora viviamo un po' tutti, come la globalizzazione e il neoliberismo.
Al centro la lotta di classe e l'inevitabilità di un cambiamento che
passa attraverso la comprensione del mondo. Compito degli educatori è
fornire gli strumenti e non riempire di contenuti gli educandi, in un
percorso sempre dialogico.
Una
delle categorie più importanti, perché fonte di riflessioni negli
scritti della Pedagogia degli oppressi, è il cosiddetto “inedito
possibile”. É una categoria poco commentata e probabilmente poco
studiata, che rinchiude in sé una fede nel sogno possibile e
nell'utopia che verrà – dal momento che quelli che scrivono la
storia così vogliono – speranze proprie di Freire.
venerdì 23 dicembre 2016
3919. A Natale
Il
panorama natalizio visto con gli occhi dei bambini ha un sapore di
novità, di scoperta e di meraviglia. Per un adulto è difficile
farlo coincidere con i jingle pubblicitari martellanti, che tentano
in tutti i modi di farti regredire solo per svuotarti il portafogli.
La dicotomia fin troppo evidente ha snaturato il senso della festa e
non tutti sono disposti a voltarsi dall'altra parte, ma Natale è
Natale, quindi che fare? Arduo dilemma a cui non offro risposta. La
lascio ai bambini, che mi direbbero di non pensarci e bere la
cioccolata calda prima che si raffreddi.
mercoledì 21 dicembre 2016
3918. Prosciutto crudele
Dietro
ad un marchio di eccellenza e tra i più rinomati si può nascondere
una realtà di grande sofferenza per gli animali. È la
considerazione che nasce da 6 mesi di monitoraggio delle condizioni dei
maiali in un grande allevamento della Romagna, fornitore del
Prosciutto di Parma da parte del team investigativo
dell'associazione Essere Animali.
Per
me è stato più facile scegliere di non mangiare una bistecca, che
una fetta di prosciutto, ma ormai da parecchi anni ho cambiato stile
alimentare e non mi manca affatto mangiare i salumi.
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3917. Un pensiero di Paulo Freire
“È
doveroso superare le società le cui strutture generano l'ideologia
secondo cui la responsabilità dei fallimenti e degli insuccessi che
esse stesse creano sia da addebitare ai falliti come individui e non
alle strutture o al modo in cui funzionano queste società. Se i
ragazzi neri non imparano bene l'inglese, la colpa sarebbe da
attribuire a loro stessi, alla loro incompetenza “genetica” e non
alla discriminazione a cui sono sottomessi sia come razza sia come
classe, e non all'elitismo autoritario con cui si vuol imporre lo
“standard colto”, elitismo a cui senz'altro si associa
intimamente la totale mancanza di rispetto per il sapere e il parlare
popolare”.
lunedì 19 dicembre 2016
3916. Un pensiero di Martin Luther King
La vana gloria chiede: è popolare?
Ma la coscienza
chiede: è giusto? Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere
una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare;
ma bisogna prenderla, perché è giusta”.
sabato 17 dicembre 2016
3915. Modà L'ultima mano
Canzone
appena uscita nell'album Passione Maledetta 2.0, racconta le vicende
di un giocatore d'azzardo, amico del cantante, che mi sembra di
capire si sia tolto la vita anche a causa del gioco. Il tema sembra
interessare maggiormente la musica italiana, un segno di come ormai
sia un fenomeno dilagante e preoccupante.
Apro
la porta piano piano e cammino lentamente per non svegliare te
Ma
poi mi accorgo che sul letto c’è soltanto un foglio in cui mi dici
che
Che
tu non ci sei più e non ritorni più…
Riesco
a ricordare lentamente l’ultima frase che mi hai detto e…
Che
era tanto tempo che aspettavi di passare una serata con me
E
mi è venuto da piangere perché son riuscito a perdere, la vera vita
da vivere
E
mentre dentro me bruciava un fuoco ardente ti ho cercata
Ma
di te non c’era già più niente,
allora
sono uscito come un pazzo, ho bevuto, ho camminato
ho
ripensato a tutto quello che mi prende quando io non riesco a vedere
più niente
tranne
la voglia di sfidare la sorte di sentirmi un vincente un perdente
vabbé…
non
riesco neanche ad ascoltare le parole di un amico importante
che
ha già vissuto questa malattia sulla sua pelle e che sa tutto di me
Ricordo
che piangevi, mi parlavi e la tua mano cercava me,
che
indifferente da ogni lacrima che versavi pensavo a tutt’altro
tranne che
stavo
per perdere te, ma questa volta per sempre…
Ricordo
tutte quelle scuse che inventavo pur di uscire per andare solo ad
accumulare sconfitte
Ricordo
quella notte in cui mi sono ritrovato di fronte alla mia fossa già
scavata
E
ho ripensato a tutto quello che mi prende quando non vedo più niente
tranne
la voglia di sfidare la sorte di sentirmi un vincente un perdente
vabbé…
non
riesco neanche ad ascoltare le parole di un amico importante
che
ha già vissuto questa malattia sulla sua pelle e che sa tutto di me…
L’ultima
mano per me, l’ultima mano per me,
3914. Che la Forza sia nelle slot!
La
Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato oltre 600 slot in tutta
Italia e più di 80 schede contenenti software contraffatto. Due gli
imprenditori denunciati per aver riprodotto le immagini dei
personaggi “Star Wars” senza le previste autorizzazioni della
società detentrice del Marchio. In pratica una questione di
royalties e una mossa astuta per sfruttare un immaginario molto
forte. Ma chi sono le società coinvolte? Secondo l'articolo le
schede di gioco illegali venivano realizzate da due note aziende del
settore, con sede a Faenza, nel Ravennate, e commercializzate in
tutta Italia da una nota azienda di Rimini. Quando ho letto i
riferimenti geografici mi è venuta in mente la vicenda della
famiglia Femia, così sono andato a scavare un pochettino ed ho
scoperto che potrebbero esserci loro dietro a tutto. Qui è
ricostruito molto bene l'inghippo societario, che collega l'azienda
di famiglia alla Romagna Giochi, che ha sede proprio accanto alla
società Terrybet, che campeggia nella slot, come si vede nel video. Chissà se ho ragione?
venerdì 16 dicembre 2016
3913. La Legge e il gioco d'azzardo patologico
Per
il Giudice della VII Sezione Penale del Tribunale Ordinario di Milano
esiste una correlazione tra la patologia che affliggeva l’imputata
e la compromissione della sua capacità d’intendere e volere
all’epoca della commissione dei reati, mentre la Corte di
Cassazione ha escluso il nesso eziologico tra la condotta delittuosa
commessa dal ricorrente ed il disturbo della personalità consistente
nel vizio compulsivo del gioco d'azzardo. É proprio vero che la
Legge è uguale per tutti (sic!).
3912. Tangentopoli ha solo insegnato a rubare meglio
Agli
occhi di un comune cittadino quello che emerge dal rapporto “La
corruzione politica al Nord e al Sud. I cambiamenti da Tangentopoli
ad oggi” curato dal professor Rocco Sciarrone, ha dello
sconfortante.
La
corruzione politica è in crescita, sempre più decentrata e
privatizzata. Tangentopoli non ha insegnato nulla e molti politici
corrotti hanno fatto carriera a cavallo dell’ondata di arresti, la
maggior parte dopo. Sono ben 64 i parlamentari invischiati in storie
di corruzione dal 1994, in un fenomeno che ruota sempre meno attorno
ai partiti e riguarda sempre di più reti politico-affaristiche, con
un coinvolgimento crescente di esponenti della criminalità
organizzata.
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mercoledì 14 dicembre 2016
3911. Un Sindaco ritira l'ordinanza no-slot
Nei
sette mesi di applicazione i giocatori d'azzardo altro non facevano
che percorrere pochi chilometri e andare a spendere negli apparecchi
del comune più vicino. Succede a Minerbio, in provincia di Bologna,
dove non tutti i comuni limitrofi hanno adottato la stessa strategia,
così i commercianti si sono lamentati del calo di introiti, non solo
per i giochi ma anche per le consumazioni dei clienti/giocatori e il
Sindaco ha provveduto al ritiro. Mah!
martedì 13 dicembre 2016
3910. Di un ex parlamentare, di un figlio di un mafioso e il gioco d'azzardo legale
La
Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ha condotto delle indagini che si sono concluse con parecchi arresti, avvenuti anche all’estero, e perquisizioni in
molti Stati (Antille Olandesi, Regno Unito, Canada e Francia) con
sequestri di numerosi beni e conti correnti per centinaia di milioni
di euro. L’inchiesta della magistratura romana riguarda
un’associazione per delinquere transnazionale che riciclava in
tutto il mondo i proventi del mancato pagamento delle imposte sul
gioco online e sulle videolottery.
domenica 11 dicembre 2016
3909. Se per Natale l'Esselunga diventa un Bingo
Quando
ho visto la pubblicità del concorso natalizio, 1000 iPhone 7 al
giorno, ho pensato che le persone avrebbero certamente “abboccato”.
In questo articolo leggo la correttezza della mia previsione. Fa
tristezza, almeno a me, l'utilizzo degli stessi meccanismi di una
sala bingo e la "leggerezza" con cui il giornalista racconta che comunque non è un evento raro, per cui vale proprio la pensa provarci (sic!).
venerdì 9 dicembre 2016
3908. Come si produce la cocaina
Realizzato
dal fotografo Mads Nissen, vincitore del World Press Photo, e
prodotto insieme a Dorrit Saietz per il Nobel Peace Center, il video
mostra nei dettagli la lavorazione della cocaina. Colpisce la
lucidità del protagonista, che dice di non aver alternative, di aver
perso parenti e amici a causa della guerra e del narcotraffico e si
augura di far parte di quelle persone che faranno finire tutto ciò.
Come queste cose si leghino fra loro per me è un mistero, una
coerenza che esiste ma che proprio non capisco.
mercoledì 7 dicembre 2016
3907. Come una coppia dovrebbe gestire il denaro
Nel
mio lavoro quotidiano spesso scopro dei modi di gestire il denaro a
dir poco imbarazzanti, nel senso che non esiste. Se ci sono i soldi
si va avanti, se no si aspetta fine mese per lo stipendio e intanto
si chiede a qualche familiare di anticipare. Nessuna programmazione.
Nessuna tenuta dei conti. Nessun dialogo con al centro il denaro
nella coppia. Diventa quasi inevitabile che poi qualcuno rimanga
“incastrato” nel gioco d'azzardo e il familiare se ne accorge
molto, ma molto tempo dopo. Interessante quindi questo decalogo.
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3906. Sextortion
La
tecnologia ha portato grandi vantaggi, ma occorre saperla usare in
modo che non possa ritorcersi contro. Così come succede quando si
chatta con una bella donna (più del 90percento delle vittime sono
uomini) che mette a suo agio la preda portandola a spogliarsi e a
compiere atti sessuali davanti la webcam. Ma qualche secondo dopo si
scopre che quanto avvenuto in realtà è stato registrato e il terzo
passo è il ricatto: “ O mi dai quanto richiesto, oppure il video
potrà diventare virale e visibile a tutti i tuoi amici e parenti sui
social network”.
martedì 6 dicembre 2016
3905. Minorenni al Bingo
Sarebbe
reato, ma chissà quanti minorenni giocano d'azzardo e nessuno se ne
preoccupa, iniziando dai genitori. Meno male che qualcuno ci prova a
far rispettare le leggi, ma anche il buonsenso, così due adolescenti
sono state sorprese mentre tentavano la fortuna alle slot durante un
controllo. Le madri erano troppo impegnate a giocare al Bingo per
preoccuparsi di qualcosa ahimè!
3904. Ha strumentalizzato il proprio ufficio nell'assoluto dispregio degli interessi pubblici che era chiamata a tutelare
Mette
sempre molta tristezza leggere notizie del genere e poco importa che si sia svolta a Napoli, perché potrebbe succedere in ogni altra città, eppure non sono
così episodiche come i giornali riportano. Peccato che l'Italia
debba essere la patria di personaggi del genere.
sabato 3 dicembre 2016
3903. La storia di Jack Whittaker
Questo
breve articolo, con video, racconta l'ennesima disavventura di un uomo che ha
vinto ben 315 milioni di dollari nel 2002 e da quel momento, sembra,
non sia successo più nulla di buono. Si legge addirittura che l'uomo
avrebbe speso tutto in meno di quattro anni, anche se c'è scritto
che era milionario anche prima di vincere l'enorme cifra. Mah,
intanto su wikipedia ci sono scritte altre cose, che rendono il
quadro un poco più realistico. 'Sti giornalisti!
giovedì 1 dicembre 2016
3902. Quando la sanità italiana non regge il confronto
Il
Rapporto sanità 2016 misura le performance del sistema sanitario di
14 Paesi dell’Unione europea su quattro specifiche aree: stato di
salute della popolazione, capacità di risposta del sistema sanitario
ai bisogni della salute, efficienza e appropriatezza dell’offerta
sanitaria, qualità dell’offerta sanitaria e responsiveness del
sistema. Per i risultati leggete qui. Diventa triste leggere che
nella classifica complessiva l’Italia occupa il penultimo posto con
punti 4,7, in coppia col Portogallo. Ultima la Grecia con 3,5 punti.
Prima la Svezia, con punti 8,4 poi Paesi Bassi 7,2 Finlandia 6,5
Belgio e Francia 6,2. Regno Unito e Danimarca 5,9. Spagna 5,8 Irlanda
5,3 Germania 5,2 e Austria 4,9. Magari politici e amministratori la
smettono di parlare e iniziano a fare qualcosa per risalire la china.
mercoledì 30 novembre 2016
3901. Il gioco d'azzardo e i Tribunali
Il
tribunale amministrativo conferma l'esclusione di Federserd
dall'Osservatorio nazionale sul gioco d'azzardo costituito presso il
Ministero della Salute. Per il Tar Federserd avrebbe interessi
economici diretti e mediati con le concessionarie di giochi che
dovrebbe contrastare.
Intanto,
in un altro tribunale, una donna è stata prosciolta dall'accusa
perché totalmente incapace di intendere e volere
al momento dei reati, a causa della dipendenza dal gioco d'azzardo,
quale condizione per cui il soggetto non può impedirsi di compiere
furti in modo coattivo per garantirsi tale possibilità.
martedì 29 novembre 2016
3900. La gamification del mondo del lavoro
Agli
italiani piace tanto credere alla fortuna, così anche il lavoro
diventa ahimè occasione per far esercitare la Dea bendata
nell'antica arte di distribuire buona sorte così. Succede ad Asolo,
dove l'azienda sanitaria non sapendo bene cosa fare per trovare un
infermiere per un mese di lavoro, ha ben pensato non di selezionare i
più meritevoli, ma di estrarre tra i 650 curriculum 50 fortunati che
verranno contattati. L'azienda si aspetta che almeno una ventina
risponderanno e finalmente faranno la cosa più normale: un colloquio
di lavoro! Non è però la prima volta che si “vince” un lavoro (sic!).
3899. Il Luttwak che non ti aspetti, almeno io!
Edward
Luttwak, politologo ed economista americano, lo conosco più dalle
imitazioni di Crozza che per quello che dice in realtà, ma mi hanno
colpito le sue riflessioni sul gioco d'azzardo. Molto forte poi la
provocazione: "Direi che il gioco dovrebbe essere affidato nelle mani
della criminalità organizzata, così da essere un'attività
nascosta, ghettizzata e a cui si avvicinano in pochi”.
lunedì 28 novembre 2016
3898. Sul riciclaggio di denaro in Italia
venerdì 25 novembre 2016
3897. Il gioco legale è un cordone sanitario per le persone vulnerabili?
In
questo lungo articolo viene ampiamente riproposto l'intervento del
vice direttore per l’area Monopoli dell'Adm, Alessandro Aronica,
nell’ambito del convegno 'Economie di gioco' all’Università
degli studi di Salerno. Leggetelo con calma, perché è lungo e dice
parecchie cose interessanti. Mi soffermerò solo su alcune
affermazioni, anche se l'analisi storica e le relative valutazioni
secondo me andrebbero approfondite perché mi suonano proprio male.
Il
vice direttore riprende un classico cavallo di battaglia; il volume
di gioco non sono i soldi spesi dai giocatori, per cui l'industria
dell'azzardo non è così grande come i giornali, con toni spesso
drammatici, la descrivono.
“Ogni
anno, la filiera industriale del gioco fattura in Italia non 85
miliardi ma, sotto un profilo strettamente economico e al di là
delle mutevoli rappresentazioni contabili, una cifra che oscilla tra
gli 8 e i 9 miliardi di euro, ovvero 10 volte di meno; una somma
analoga viene versata allo Stato a titolo di imposte indirette sul
gioco. La somma di questi due valori (ciò che va allo Stato e ciò
che va all’industria) è pressoché costante ormai dal 2009, si
aggira sui 17 miliardi annui e corrisponde a ciò che le famiglie
spendono effettivamente. Quindi, quando si dice che l’industria
fattura circa 85 miliardi e che questa è la spesa dei giocatori si
compie una doppia mistificazione: i ricavi (non i profitti, per
determinare i quali, occorrerà detrarre anche i costi del personale
e gli altri costi aziendali) dell’industria sono pari a un decimo
di quanto si racconta e la spesa delle famiglie è pari a un quinto”.
A
parte che sono 88 i miliardi nel 2015, è vera la cifra riferita
alle concessionarie, che incassano diciamo 9 miliardi, dai quali
devono detrarre le loro spese, ecc. ecc. Credo che comunque non
facciano la fame, visto che sono tuttora sul mercato e sono decisi a
rimanerci. Non mi risulta infine che siano un ente caritatevole o
benefico, per cui avranno il loro bel tornaconto per restare nel
business del gioco d'azzardo.
Una
cosa che ritengo importante è sottolineare che comunque 88 miliardi
finiscono lì dentro. Da dove arriva questa montagna di denaro e
soprattutto a quali consumi, o risparmi, venga sottratta è una
questione che a qualcuno poco interessa, ma invece andrebbe presa
molto seriamente in considerazione, anche perché la stragrande
maggioranza delle Concessionarie non ha la sede fiscale in Italia,
per cui pagano le tasse chissà dove. Trovo comunque abbastanza
triste parlare di “spesa” delle famiglie, perché quando faccio
la “spesa” perlomeno mi porto qualcosa a casa. Prospettare una
vincita che spesso non capita, io la chiamerei illusione diffusa.
Speriamo che presto gli italiani si sveglino dal sogno, o
dall'incubo, ma ci conto poco e lo sanno benissimo i signori che
gestiscono il gioco d'azzardo legale o illegale che sia.
L'articolo
continua con la seguente affermazione:
“Negli
anni duemila hanno progressivamente preso il sopravvento giochi ad
alto tasso di vincita (come gli apparecchi da divertimento e il
gratta e vinci che assicurano tassi del 70 per cento o più o le Vlt
che superano l’85 percento, o, ancora, i giochi online che arrivano
ad assicurare il 98 percento): in media circa l’80 per cento di ciò
che viene puntato ritorna sotto forma di vincite (non ad ogni singolo
giocatore ovviamente ma, in generale, al settore delle famiglie)”.
Nel
gratta e vinci “turista per caso” da 5 euro sono stati stampati
100.800.000 e sono vincenti 26.939.500 (fonte AAMS), in pratica 1
biglietto ogni 3,74 è vincente. A me sembra una percentuale del
25percento, fatti i conti male, non certo del 70. Inoltre dovrebbero
anche essere sottratti anche quei biglietti in cui si vincono 5 euro
(13.440.000), cioè il costo, perché a casa mia quella non si chiama
vincita, al massimo pareggio! In pratica si ha un
po' più
del
12percento di probabilità di vincere qualcosa. Non
essendo un matematico attendo con impazienza un controllo di questi
calcoli.
Un
'altra parte interessante è quando dice:
“ha,
quindi, cessato di essere squisitamente etico e non può riguadagnare
le sfere culturale, educativa e politica se non si libera della
questione sanitaria. Vorrei sottolineare questo aspetto aggiungendo
che non è più sufficiente neanche sostenere che il gioco legale è
il male minore rispetto a quello illegale. Il circuito legale deve
diventare sempre di più un cordone sanitario intorno ai soggetti
vulnerabili”.
Cercando
sul dizionario ho trovato questa definizione di cordone sanitario:
misura
di carattere profilattico e di grado estremo consistente
nell’isolamento completo e forzoso di una comunità o di un
territorio colpiti da malattie infettive a carattere epidemico. Era
usata specialmente in passato. I mezzi moderni di lotta contro le
epidemie (denuncia, isolamento, disinfezione, vaccinazione) hanno
reso superfluo questo mezzo drastico e lesivo della libertà
personale e dannoso per ogni attività.
Ma
se il problema del gioco d'azzardo patologico riguarda un numero
imprecisato, per cui basso, di individui, perché viene usato un
termine che si collega direttamente a epidemie tipo Ebola?
Alla
domanda che pone: Ma oggi a quale industria si consentirebbe di
inquinare per il solo fatto di rappresentare una importante realtà
economica e occupazionale? qualcuno gli ricordi l'ILVA!
Ci
sarebbe molto altro da dire, ma mi fermo qui.
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mercoledì 23 novembre 2016
3896. Il Centro di salute mentale? Chiuso per la festa di pensionamento del direttore
Succede
a Torino, dove qualche giorno fa sono apparsi degli avvisi che
segnalavano la chiusura per l'intera giornata di parecchi servizi
della salute mentale torinese. I millantati motivi organizzativi
dell'avviso in realtà erano per una sorta di festa, convocata dal
festeggiato che presto andrà in pensione. Non potendo mancare
nessuno e garantendo solo le emergenze, non si poteva che chiudere la
baracca. Tanto c'è prima la festa, poi il resto. Per fortuna
qualcuno si accorto dell'anomalia, non certo i vertici dell'ASLTO2, e
così la festa è stata spostata nel primo pomeriggio. In
quell'orario per i pazienti non ci sono particolari problemi (sic!).
3895. E le spese militari italiane aumentano
Nell’ultimo
decennio le spese militari italiane sono cresciute del 21percento,
salendo dall’1,2 all’1,4 percento del Pil. Si spenderanno così
23,4 miliardi di euro (64 milioni al giorno) e quasi un quarto della
spesa, 5,6 miliardi (+10percento rispetto al 2016) andrà in nuovi
armamenti, con l'indispensabile acquisto di altri sette F-35, più
gli otto già acquistati, una seconda portaerei, nuovi carri armati
ed elicotteri da attacco. pagati in maggioranza dal ministero dello
Sviluppo economico.
martedì 22 novembre 2016
3894. Vendono Green Hill. Speriamo che nessuno la compri!
La
multinazionale americana Marshall, specializzata nella fornitura di
prodotti e servizi per la ricerca (sic!) ha deciso di vendere
l'allevamento di beagle al centro di una battaglia che ha portato
alla sua chiusura. Interessante l'articolo, che riporta correttamente
l'opinione dell'azienda e l'opinione della LAV. Certo che passare da
vittime …........ non me l'aspettavo proprio da una multinazionale.
domenica 20 novembre 2016
3893. E le chiamano notti passive
Anche
gli infermieri si sono accorti di un fenomeno ahimè molto noto ai
lavoratori di cooperativa sociale: le notti passive. In pratica vieni
pagato solo se succede qualcosa, se no ecco qualche euro per il
disturbo. Ma intanto il lavoratore ha dormito in una struttura e non
nel suo lettuccio, ma questo che cosa importa. Riusciranno gli
infermieri a far terminare questa barbarie? Per la loro categoria io
credo proprio di sì, per le altre …...... problemi loro.
sabato 19 novembre 2016
3892. Dal sesso al gioco
Con
il sottotitolo: un'ossessione per il XXI secolo? Peppino Ortoleva
pubblica nel 2012 questo interessante saggio, ricco di domande e
suggestioni e con qualche ipotesi come risposta. Se il XX secolo ha
avuto come centrale il discorso del sesso, con la sua
liberalizzazione e conseguente banalizzazione, non è che siamo
entrati nel nuovo secolo con una diversa idea di cioè che è ludico,
in una dimensione nuova che l'autore chiama ludicità? Tutto è un
gioco. Anche la guerra lo è diventato da quando i droni che
colpiscono il Medio Oriente sono pilotati da qualche parte degli USA
ed è come se si fosse in un videogame.
Come
la sessualizzazione del mondo, che abbiamo descritto lungo questo
libro può aver dato luogo a processi di impoverimento e di
banalizzazione, ma ha accompagnato anche fenomeni imprevedibili in
precedenza, incluso il cambiamento dei rapporti tra sessi, così la
ludicizzazione che credo sia in corso può portare con sé tendenze
regressive ma non solo e non necessariamente. La sessualizzazione del
mondo ha portato con sè una grande crescita delle nostre conoscenze,
analitiche e mediche, filosofiche e chimiche, su questo aspetto delle
vita umana e delle nostra consapevolezza di noi stessi in quanto
esseri sessuati. La nuova ludicità è, da questo punto di vista, una
sfida forse ancora più impervia, prima di tutto perché il gioco in
quanto tale, infantile e adulto, antico e recente, rimane uno degli
aspetti più complessi dell'adattamento umano, inscindibile com'è da
alcune delle capacità più misteriose della nostra mente,
dall'immaginazione alla poesia.
venerdì 18 novembre 2016
3891. Quando la metafora del gioco d'azzardo viene utilizzata nella pubblicità
Non
guardo spesso la televisione, ma sono rimasto colpito da questo spot,
che prenda a piene mani il linguaggio del gioco d'azzardo per
pubblicizzare un additivo per bucato. Trasformare la lavatrice in una
slot, con tanto di leva e di rulli che ruotano a me non sembra tanto
un'idea brillante. E poi chiudere lo spot con “il tuo bucato vince
sempre” mi sembra proprio il massimo della banalizzazione. Per dire
che con quel determinato additivo si avrà il pulito più pulito si
potevano benissimo usare altre metafore. Si vede che i creativi erano
a corto di idee.
3890. Le illuminanti parole di Maurizio Fiasco
In
questa lunga intervista si affrontano molti dei temi che ruotano
intorno all'industria dell'azzardo italiano. Rimandata per l'ennesima
volta la discussione in conferenza Stato-Regioni sul documento che
avrebbe dovuto ratificare l'accordo sulla riorganizzazione del
settore dell'azzardo pubblico, ci si ritrova sempre allo stesso
punto: il caos.
Forse
voluto, perché la posta in gioco è quella di creare sale integrate
dove c’è tutta l’offerta all’interno dei quartieri. Tanti
casinò, zeppi di giochi e sempre aperti e poco importa del resto,
persone comprese.
giovedì 17 novembre 2016
3889. La sanità piemontese è fuori dal piano di rientro!
Il
2017 inizierà bene, almeno in teoria, perché gli effetti di questa
notizia mi auguro li possano vedere i pazienti e gli operatori
sanitari. Con un'acrobazia finanziaria a dir poco mirabolante,
Chiampa &Co. sono riusciti in una impresa che presto sfocerà
nella mitologia: aggredire le liste d’attesa, varare un piano di
assunzioni di personale medico e infermieristico, nominare nuovi
primari (quelli non mancano mai), incrementare i servizi di
assistenza territoriale e potenziare le case della salute. Prima di
farli entrare nella mia personale leggenda aspetto però di vedere
qualcosa di concreto.
mercoledì 16 novembre 2016
3888. Di tabaccai, Bergamo, FIT e Lottomatica
In
questo post avevo raccontato cosa stesse succedendo tra i tabaccai
bergamaschi e la recente ordinanza comunali in tema di giochi
d'azzardo. Peccato che in questo paese spesso le cose non sono
esattamente come ci vengono, almeno in prima battuta, presentate.
Meno male che Marco Dotti è uno che è andato a ficcare il naso
proprio a Bergamo ed ha chiesto in giro, scoprendo un'altra verità.
Bravissimo!!
3887. Se troverete gli scaffali vuoti è colpa della camorra!
Secondo
recenti indagini la criminalità farebbe incetta di beni in offerta
nei supermercati del Nord e poi venduta in supermercati, negozi o
farmacie del Sud legati alla camorra, che sono in grado di annegare
nella loro contabilità gli incassi facendoli apparire regolari. Il
denaro è così lavato. Bisogna comunque riconoscere che ci vuole
fantasia, anche nel mettere in piedi certe cose ahimè!
3886. Ormai la vita, per una parte della popolazione, è tutta una lotteria o almeno è quello che ci vogliano far credere
Non
parlo di slot o Gratta e Vinci, ma della proposta che sfrutta la
propensione al gioco d'azzardo degli italiani, fenomeno oltremodo
evidente che piuttosto che scoraggiare viene ulteriormente
incentivato. In cosa consiste
l’emendamento alla legge
di Bilancio? Diciamo al contribuente di chiedere la fattura a tutti i
professionisti e poi, verso fine anno, la sorte gli dirà
quali potrà detrarre, ma
lo sconto Irpef per i fortunati non sarà l’Iva pagata, bensì il
doppio. Questo meccanismo furbetto presume, con una buona dose di
verità, che l'evasione sia un fenomeno pregnante, ma il rimedio non
educa a nulla, se non all'ennesima forma di gioco d'azzardo (sic!).
martedì 15 novembre 2016
3885. Se gli operatori dei Servizi delle Dipendenze genovesi scioperano
Oggi
sono scesi in piazza per denunciare uno stato di abbandono da parte
delle istituzioni, la mancanza di risorse, di sicurezza, di spazi
adeguati, di organico, di progetti di prevenzione indirizzati alle
scuole e alle nuove dipendenze. Denunciano l’accorpamento di alcuni
distretti avvenuto per inagibilità di edifici che cadono a pezzi,
con il conseguente sovraccarico di persone provenienti da diverse
zone della città e la promiscuità dannosa di problematiche più o
meno gravi in spazi ristretti. In Piemonte la situazione è
sicuramente migliore, ma non ovunque e il futuro sembra tutt'altro
che roseo, tra accorpamenti e atti aziendali. Una cosa però è
certa: a pochi interessano i destini di migliaia di persone
“tossiche” (sic!).
lunedì 14 novembre 2016
3884. Sul gioco d'azzardo arriva una proposta del Governo
Sono
ormai parecchi mesi che il Governo incontra le Regioni per stabilire
i punti che diventeranno un decreto che ha come obiettivo riordinare
il settore. Purtroppo mentre si riordina può capitare di fare altro
caos, forse voluto, forse involontario. Secondo questo articolo la
volontà è quella di diminuire le slot e di concentrare i luoghi
dell'azzardo. Togliere le macchinette da bar e tabacchini, ma intanto
aprire 5mila nuove sale scommesse, dove poter mettere le slot. Se da
una parte spariscono, dall'altra riappaiono, come un gioco di
prestigio, il tutto per salvaguardare gli interessi economici di
Concessionarie ed Erario. In pratica occorre riformulare l'intero
sistema, in modo che però i saldi economici rimangano invariati.
Prima
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Dopo
|
Dopo
ancora
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8.000
circa esercizi generalisti secondari
|
-
30% cioè rimarranno 5.600 esercizi generalisti secondari
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Ulteriore
riduzione a causa della programmata eliminazione degli apparecchi
Awp
|
69.000
circa tra bar e tabacchi (di cui circa 56.000 bar e oltre 13.000
tabacchi)
|
-
30% cioè 48.300 tra bar e tabacchi ( 39200 bar e 9100 tabacchi)
|
Ulteriore
riduzione a causa della programmata eliminazione degli apparecchi
Awp
|
5.000
circa sale giochi (le sale con apparecchi comma 7, ovvero
senza vincite in denaro, che possono anche detenere Awp);
|
5.000
circa sale giochi (le sale con apparecchi comma 7, ovvero senza
vincite in denaro, che possono anche detenere Awp);
|
Si
spera siano rimaste 5.000
|
3.000
circa sale Vlt e Bingo (di cui 2800 circa sale VLT e 200 circa
sale Bingo).
|
3.000
circa sale Vlt e Bingo (di cui 2800 circa sale VLT e 200 circa
sale Bingo).
|
Si
spera siano rimaste 3.000
|
5.000
sale scommesse
|
10.000
sale scommesse
|
Si
spera siano rimaste 10.000
|
Quota
rimanente di esercizi che disporranno di locali separati.
|
Quota
rimanente di esercizi che disporranno di locali separati.
|
|
Totale:
90.000
|
Totale:
71.900 + quota rimanente
|
Totale:
?
|
Totale
slot: 398.000
|
Totale
slot: 265.000
|
Totale
slot: ?
|
Inoltre ricordo che a fronte di una riduzione di slot c'era l'idea di aumentare le VLT. Ma forse ricordo male!
Interessante (sic!) poi l'introduzione di una certificazione di doppio livello (classe A e classe B) per i locali sopravvissuti alla riorganizzazione.
I locali di classe A avranno determinate caratteristiche, ma potranno essere vicini a chiese ed ospedali ed altri luoghi sensibili, cosa che invece non potranno assolutamente quelli di classe B. Inoltre i locali di classe A avranno l'obbligo di segnalare i soggetti patologici ai servizi sociali del comune e il divieto di accesso per persone soggette alla ludopatia ed inserite in programma di recupero dalla ludopatia stessa. Ma perché ai servizi sociali, visto che sono i Servizi per le Dipendenze ad occuparsi non di ludopatia (sic!), ma di disturbo da gioco d'azzardo o azzardopatia. Come verrà regolamento l'accesso a persone in carico ai Servizi? Avranno una carta di riconoscimento? Potranno andare a giocare anche nei locali di tipo B? Mi sembra che ci sia ancora molto da lavorare...........
Interessante (sic!) poi l'introduzione di una certificazione di doppio livello (classe A e classe B) per i locali sopravvissuti alla riorganizzazione.
I locali di classe A avranno determinate caratteristiche, ma potranno essere vicini a chiese ed ospedali ed altri luoghi sensibili, cosa che invece non potranno assolutamente quelli di classe B. Inoltre i locali di classe A avranno l'obbligo di segnalare i soggetti patologici ai servizi sociali del comune e il divieto di accesso per persone soggette alla ludopatia ed inserite in programma di recupero dalla ludopatia stessa. Ma perché ai servizi sociali, visto che sono i Servizi per le Dipendenze ad occuparsi non di ludopatia (sic!), ma di disturbo da gioco d'azzardo o azzardopatia. Come verrà regolamento l'accesso a persone in carico ai Servizi? Avranno una carta di riconoscimento? Potranno andare a giocare anche nei locali di tipo B? Mi sembra che ci sia ancora molto da lavorare...........
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