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mercoledì 28 novembre 2012

1431. Nessuna truffa a danno dei salesiani



Il giudice di Roma Adele Rando archivia la denuncia della Fondazione Gerini contro i «mediatori» che avevano concluso un accordo per la spartizione dell'eredità del marchese Alessandro Gerini. E dunque il faccendiere Carlo Moisè Silvera ha diritto ad ottenere oltre 100 milioni di euro proprio per il suo ruolo di negoziatore tra le parti. Il sequestro cautelativo dei beni per 130 milioni, disposto dal tribunale di Milano, potrebbe diventare operativo.
Perde la Fondazione, ma perdono soprattutto le alte gerarchie vaticane che negli ultimi mesi hanno cercato di far dichiarare nullo quel patto. Esce sconfitto il segretario di Stato Tarcisio Bertone che in una lettera depositata agli atti il 24 settembre aveva dichiarato: «Ho dato il consenso alla soluzione negoziale, ma ho scoperto solo dopo il modo fraudolento di comportarsi verso il sottoscritto».
E meno male che la Chiesa è povera, ma fa tanto del bene. Se questa è solo una delle tante transazioni, immaginiamo la quantità di denaro che entra nelle casse delle tante congregazioni. Se poi il pensiero va al fatto che lo Stato del Vaticano ha una banca ogni tanto implicata in faccende poco chiare, il cerchio si chiude.

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