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venerdì 30 novembre 2012

1437. Domani presidio per non chiudere il Valdese



Il 31 dicembre cesseranno le attività ambulatoriali, diagnostiche e chirurgiche di senologia, di ginecologia, di ortopedia, di chirurgia plastica, di neurologia, mentre le residue attività saranno in breve eliminate o trasferite, così come gli operatori. I pazienti non sono così importanti e troveranno altri riferimenti medici, se non moriranno nel frattempo, tanto una relazione di quel genere si costruisce in tre secondi netti. Il Presidio Valdese fondato dalla comunità Valdese oltre 160 anni fa chiude per volontà della giunta regionale del Presidente Cota e del ing. Monferino.
Probabilmente le strutture di via Silvio Pellico 19 e via Silvio Pellico 28 verranno vendute insieme a molte altre strutture della regione in quel progetto di cartolarizzazione in cui si prevederebbe la cessione di molti beni immobili a una holding (peraltro già costituita) che progressivamente cederebbe tali strutture a società di servizi impegnandosi con esse con contratti decennali la regione sta svendendo il servizio pubblico ai privati, rinuncia a qualsiasi governo del settore, realizza nuovi debiti con operazioni di finanza "creativa" i cui effetti fallimentari stiamo dolorosamente già vivendo ogni giorno.
Mille perplessità e mille pensieri accompagnano la fine di un ospedale fortemente voluto da una comunità, ma punto di riferimento per centinaia di pazienti. Una struttura che è difficile dedinire inutile e anche i numeri tanto strombazzati, possono essere interpretati un po’ come si vuole. La crisi non può però diventare la solita scusa per dire che non ci possiamo permettere più nulla.

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