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sabato 14 settembre 2013

2039. Le morti degli operatori sociali

Chi lavora nel sociale finisce agli onori delle cronache raramente. Molto spesso se qualcuno di loro muore, molto meno spesso per raccontare un mondo che è opportuno non conoscere in maniera approfondita, tanto ci sono già altri che se ne occupano. Adeline M., educatrice sociale svizzera, è stata trovata morta dopo aver preso con sè il detenuto francese Fabrice Anthamatten, condannato a dieci anni di carcere per violenza carnale, per portarlo in terapia in un centro sociale alle porte di Ginevra. L’uomo è ricercato, ma la vita dell’educatrice ormai è stata portata via. Gli educatori, così come la psichiatra Paola Labriola di Bari, conoscono i rischi di un mestiere che li mette a contatto con persone, che oltre a essere molto sofferenti, possono essere anche molto aggressive. Malgrado le precauzioni, certi brutti episodi possono capitare e credo capiteranno ancora, ahimè.

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