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giovedì 24 ottobre 2013

2105. Raffaele Pennacchio



Aveva 55 anni ed era malato di SLA. È morto dopo aver ottenuto dal governo, si spera definitivamente ma non ci conterei, l’impegno per l’aumento del fondo per la non autosufficienza e per l’assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi. Aveva partecipato al presidio di due giorni, per portare davanti ai Palazzi le difficoltà delle persone malate, che necessitano di cure su cui non si dovrebbe neanche discutere. Invece bisogna scendere in piazza e, a volte, bisogna anche morire per ottenere qualcosa. Un caro prezzo, un sacrifico che mi piacerebbe non fosse stato vano. Perchè la vita delle persone deve avere un significato, soprattutto questa. 

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