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giovedì 2 aprile 2015

3039. Corte Costituzionale 1 – Concessionarie gioco d'azzardo 0


Con la sentenza della Corte Costituzionale n. 56 del 2015 per la prima volta in Italia si è chiarito che il legislatore può intervenire in maniera peggiorativa, “anche su posizioni consolidate” perché più degli incassi dell’azzardo legalizzato vale la tutela dei consumatori. 
La Consulta non solo ha respinto il ricorso ma ha legittimato di fatto nuove restrizioni al gioco d’azzardo che potranno essere introdotte in futuro, dichiarando esplicitamente che gli interessi pubblici prevalenti non stanno nei guadagni dei gestori, ma in una serie di tutele come il contrasto alla diffusione del gioco irregolare o illegale in Italia, la tutela della sicurezza, dell’ordine pubblico e dei consumatori, specie minori d’età e la lotta contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore.
Adesso i Comuni e le Regioni possono regolamentare senza aver paura di ricordi al Tar o al Consiglio di Stato.

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