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domenica 26 aprile 2015

3080. Non bisogna dimenticarsi di Lety


Nei campi di concentramento non sono morte soltanto persone di religione ebraica, ahimè, ma moltissime anche di altre “etnie” e fedi religiosi. Un luogo che non rientra nei libri di Storia è Lety, dove durante l’occupazione nazista della Repubblica Ceca fu costruito l'ennesimo campo di concentramento. Nato come campo di lavoro per ospitare disoccupati e piccoli criminali, diventa nel 1942 un luogo di reclusione esclusivamente per i rom, che venivano usati come schiavi per i lavori agricoli e nei boschi dal principe Karel Schwarzenberg. Quando anche per i rom scattò la soluzione finale, molti internati vennero inviati ad Auschwitz-Birkenau, mentre alcuni finirono a Zalov, altro campo di concentramento rom. Intanto, almeno 340 persone, molti donne e bambini, erano morti a Lety, soprattutto di fame e di tifo. I numeri precisi non si conoscono, come nella migliore tradizione negazionista, ma si parla di migliaia di persone.
Nello stesso identico luogo dal 1974 c’è un allevamento di maiali, che ha cancellato la memoria fisica dell’Olocausto.  

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