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giovedì 21 settembre 2017

4150. Vinci per la vita - Win for life L'illusione di andare oltre le preoccupazioni e la precarietà


I giochi d'azzardo in cui occorre indovinare i numeri che verranno estratti, e quindi vincenti, riscuotono da sempre un buon successo. Ma come vengono scelti, che probabilità si ha di vincere il primo premio, quali meccanismi mentali vengono innescati da “leggeri” slogan pubblicitari e chi gestisce Vinci per la vita - Win for life? Questo particolare gioco, che venne introdotto per finanziare direttamente la ricostruzione dell’Aquila e degli altri comuni colpiti dal sisma del 2009, doveva raccogliere velocemente i fondi per aiutare le zone terremotate, ma le somme accantonate sono arrivate a destinazione e come sono state utilizzate?


La caccia alla rendita e alla casa

Si tratta del primo gioco d'azzardo, almeno in Italia, che nel 2009 introdusse il concetto di vincita di una rendita, perché fino ad allora giocando d'azzardo si riceveva l'intera somma che il destino aveva provveduto ad elargire. Magari occorreva aspettare qualche mese, ma alla fine arrivava l'agognato bonifico e si iniziava a spendere quella manna caduta dal cielo, se non lo si era già fatto prima, Con l'avvento di questo gioco invece si possono vincere cifre interessanti per molti anni, una sorta di stipendio garantito ogni mese, che permette di programmare in una maniera diversa la propria esistenza. In un'epoca dove scarseggiano le sicurezze sopratutto economiche, dove gli ammortizzatori sociali sono rappresentati dalle pensioni dei nonni e dai risparmi dei genitori, quale migliore opportunità è rappresentata da vincere una bella rendita? Si tratta quindi di un gioco d'azzardo che sottolinea e riverbera le ansie contemporanee e che offre una soluzione o almeno è quello che vuole far credere!

Dal 2014 oltre alla rendita si può vincere un importo di denaro da destinare all’acquisto di un immobile. Il sogno di tanti italiani, di comprare finalmente la prima casa oppure la casa al mare o in montagna, si può avverare senza troppe tribolazioni e senza chiedere un mutuo in banca.


Come si gioca e quando sono le estrazioni

La dinamica del gioco è semplice e come in tutti i giochi numerici a totalizzatore, così si chiamano in gergo tecnico, occorre indovinare una serie di numeri seguendo determinate regole. Le estrazioni sono giornaliere, se non ogni ora o ogni cinque minuti, a seconda del tempo a disposizione, dei gusti e delle speranze di ogni persona. Nella tabella l'evoluzione del gioco, che ha generato delle variazioni sul tema, dall'anno di introduzione ad oggi.

Dal 2009 le cose sono un po' cambiate in termini di offerta e di possibilità di gioco. Attualmente nel Classico occorre indovinare 10 numeri, sul ventaglio di numeri offerti che vanno dall’1 al 20, più il numerone; questo meccanismo rappresenta quello che è appunto diventato il “classico” Win for life. In Grattacieli invece i numeri sono distribuiti su cinque serie diverse, a cui va aggiunta la serie del numerone. Infine in VinciCasa i numeri da scegliere sono 5 su 40 disponibili, in un gioco d'azzardo che fa della casualità e dell’apparente semplicità una caratteristica saliente.
Interessante che nella prima edizione non si potesse scegliere il numerone, generato dal sistema in maniera automatica e impresso sulla schedina. Da alcuni anni invece il giocatore può sceglierlo, oppure affidarsi al sistema se è troppo pigro. Immagino che il motivo della novità sia legata all’idea di rendere il giocatore più protagonista del gioco, ma solo dell’idea.

Quando si vince
Se la dinamica di gioco è semplice, personalmente trovo molto complessa la varietà di combinazioni vincenti. Dopo un po' capisci il meccanismo, ma a prima vista non sembra tutto così lineare.
Inizierò prendendo in considerazione quello che oggi è il Win for life Classico, partendo dalle sue origini.

Vinci per la vita – Win for life (2009)

C'erano 5 categorie di premio:
1a : 10 o 0 numeri indovinati.
2a : 9 o 1 numero indovinato.
3a : 8 o 2 numeri indovinati.
4a : 7 o 3 numeri indovinati.
5a : 10 o 0 numeri indovinati più il numerone.

Vinci per la vita –  Win for life Viva l'Italia (2012)


C'erano 5 categorie di premio:
1a : 10 o 0 numeri indovinati.
2a : 9 o 1 numero indovinato.

3a : 8 o 2 numeri indovinati.
4a : 7, 5 o 3 numeri indovinati.
5a : 10 o 0 numeri indovinati più il numerone.

Vinci per la vita – Win for life Classico (2014)


Ci sono 8 categorie di premio:
1a : 10 o 0 numeri indovinati.
2a : 9 o 1 numero indovinato più il numerone.
3a : 9 o 1 numero indovinato.
4a : 8 o 2 numeri indovinati più il numerone.
5a : 7 o 3 numeri indovinati più il numerone.
6a : 8 o 2 numeri indovinati.
7a : 7 o 3 numeri indovinati.
8a : 10 o 0 numeri indovinati più il numerone.

Nel 2012 venne aggiunto un premio se si indovinavano 5 numeri, opzione sparita nel 2014. Da quell'anno i premi aumentarono perchè se prima il numerone faceva la differenza per la vincita della rendita, ora era abbinato ad altri tre premi.
Ho lasciato da parte la variante Gold, perché identica alla prima versione, ma con un montepremi maggiore perché il costo della schedina era più elevato.
La serie Grattacieli invece dal suo esordio nel 2012 non ha cambiato nulla per quanto riguarda l'articolazione dei premi.

Vinci per la vita – Win for life Grattacieli
Ci sono 7 categorie di premio:


1a : 5 numeri indovinati del primo, del secondo, del terzo, del quarto e del quinto grattacielo.
2a : 4 numeri indovinati del primo, del secondo, del terzo e del quarto grattacielo.
3a : 3 numeri indovinati del primo, del secondo e del terzo grattacielo.
4a : 2 numeri indovinati del primo e secondo grattacielo.
5a : 1 numero indovinato del primo grattacielo.
6a : 5 numeri indovinati del primo, del secondo, del terzo, del quarto e del quinto grattacielo più il numerone.
7a : Premio jolly, per chi indovina 4 numeri, non conseguenziali, nei 5 grattacieli oppure quelli del secondo, del terzo, del quarto e del quinto grattacielo.

La terza tipologia si chiamava Cassaforte ed era stata introdotta nel 2012, ma ha avuto vita breve, perché sostituita nel 2014 da VinciCasa - Win for life, il primo gioco d'azzardo che, con parte della vincita, obbliga all'acquisto di una casa.

Vinci per la vita – Win for life Cassaforte
C'erano 7 categorie di premio:

1a : 6 numeri indovinati delle sezioni A, B, C, D, E, F.
2a : 5 numeri indovinati delle sezioni A, B, C, D, E, F.
3a : 4 numeri indovinati delle sezioni A, B, C, D, E, F.
4a : 3 numeri indovinati delle sezioni A, B, C, D, E, F.
5a : 2 numeri indovinati delle sezioni A, B, C, D, E, F.
6a : 1 numeri indovinati delle sezioni A, B, C, D, E, F.
7a : 6 numeri indovinati delle sezioni A, B, C, D, E, F più il numerone.

VinciCasa - Win for life

Ci sono 4 categorie di premio:

1a : 5 numeri indovinati.
2a : 4 numeri indovinati.
3a : 3 numeri indovinati.
4a : 2 numeri indovinati.

Quanto si spende
A seconda dei giochi, variano i costi. Più spendi e più si hanno opportunità di gioco almeno in quello Classico. Gli altri hanno un costo unico per combinazione.




Vinci per la vita –
Win for life
1 euro = si vinceva con 10+1, 10, 9, 8 e 7.
2 euro = si vinceva con 10+1, 10, 9, 8, 7 ma anche con 3, 2, 1 , 0 e 0+1.
Vinci per la vita –
Win for life
Viva l'Italia
1 euro = si vinceva con 10+1, 10, 9, 8, 7, 5, 3, 2, 1, 0 e 0+1.

Vinci per la vita –
Win for life
Classico
1 euro = si vinceva con 10+1, 10, 9+1, 9, 8+1, 7+1, 8 e 7.
2 euro = si vinceva con 10+1, 10, 9+1, 9, 8+1, 7+1, 8, 7, ma anche con 3, 2, 3+1, 2+1, 1, 1+1, 0 e 0+1.
Vinci per la vita –
Win for life
Gold
2,50 euro = si vinceva con 10+1, 10, 9, 8 e 7.
5 euro = si vinceva con 10+1, 10, 9, 8, 7 ma anche con 3, 2, 1, 0 e 0+1.
Vinci per la vita –
Win for life Grattacieli
2 euro

Vinci per la vita –
Win for life Cassaforte
5 euro

VinciCasa -
Win for life
Nel 2014: 5 euro
Nel 2017: 2 euro



Se negli anni si è arrivati a spendere anche 5 euro per fare una giocata, ad oggi il prezzo è di 1 o 2 euro, come se i giocatori non fossero così disposti a spendere una cifra maggiore.



Quanto si vince?

Prima dell’importo delle vincite, vediamo come viene diviso il totale dei soldi giocati, gestione che vale per tutti i tipi di Win for life. Il 65percento del giocato diventa il montepremi, il 23percento è destinato all'Erario per la ricostruzione dell’Abruzzo, almeno in teoria, l'8percento è per il punto vendita e il restante 4percento entra nelle casse del Concessionario, cioè Sisal. In pratica rimane nel sistema il 65percento delle somme in ingresso, che verrà poi ridistribuito ai giocatori in caso di una loro eventuale vincita.

La gestione del montepremi e le somme destinate ad ogni categoria di premio sono molto ben specificate nei decreti che normano il gioco d’azzardo. Nel caso non ci fossero delle vincite, i premi vengono messi nel montepremi dell’estrazione successiva.

Tutte le volte che viene vinta la rendita, si vince anche il premio di prima categoria. Per esempio, nel 2009 oltre alla rendita di 4mila euro per 20 anni si aggiungevano circa 10mila euro all’importo totale del premio corrisposto.









Nella serie Win for life che oggi è diventato il Classico, è stato spesso modificato il premio della rendita, immagino per renderlo sempre più interessante agli occhi dei giocatori. Per quanto il tema di “vivere di rendita” sia molto allettante, lo è sicuramente di più con un gruzzolo maggiore! Nei tutto sommato pochi anni di vita di questo gioco d’azzardo si è passati dagli iniziali 4mila ai 10mila eiro dell’edizione Gold, con un costo per giocata però aumentato, per passare ai 6mila del 2010. Si è infine toccato il fondo nel 2012 con solo mille euro, ma un prezzo per giocata ridotto, per ritornare a cifre medie nel 2014, con 3mila euro. Rispetto alla certezza dell’entità del premio vinto, come si vede dalle tante tabelle, quasi nessun importo è garantito. Solo dal 2012 è certo l’importo del premio minore. Lo stesso discorso vale per la rendita, il cui importo è fisso, ma in caso di più vincitori andrà diviso per il loro numero. Oltre ad aver la fortuna dalla propria parte occorre essere anche gli unici! Il rischio, non proprio remoto, è quello che capiti nuovamente l’avvenimento di sabato 13 marzo 2010, alle ore 19.00. In quella estrazione ben 59 persone indovinarono la decina vincente: 1 – 2 - 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10, la più lineare delle giocate, con 10 come numerone. Il risultato, passato l’ovvio entusiasmo iniziale, fu ritrovarsi con una rendita di ben 67,80 euro al mese per 20 anni. Per non parlare degli altri premi, dove invece di circa 10mila euro le persone vinsero esattamente 44,68 euro. Un emozione indimenticabile!

In un caso documentato la rendita è stata lasciata in eredità alla badante.





La caratteristica di questo Win for life consiste nella vincita della rendita ma, in aggiunta, anche di una bella cifra cash subito. Anche in questo caso l’importo non è assolutamente certo, perché occorre aspettare di conoscere il numero dei vincitori prima di gioire sul serio.

 
Il Cassaforte era una versione più strong del Grattacieli, ma essendo stata la sua esistenza breve, ipotizzo non abbia riscontrato i gusti dei giocatori. Forse investire 5 euro per questi premi era troppo.



Nel VinciCasa è cambiato recentemente il prezzo della giocata, che ha ridimensionato i premi minori. Rimane invariato l'importo del premio maggiore, ma se prima venivano consegnati 100mila euro in contanti, da spendere come si voleva, ora la cifra in contanti è passata a 200mila. Il resto della cifra è vincolata all'acquisto di uno o più immobili che andranno comperati entro due anni. Finora il 5 è stato indovinato 28 volte. Mi è sembrato di capire che il premio maggiore in questo caso non verrà diviso per gli eventuali vincitori, ma non ci metterei la mano sul fuoco!





Dal 1 gennaio del 2012 anche su questo gioco è stata introdotta la “tassa sulla fortuna”, che consiste in un prelievo del 6percento sulla parte eccedente i 500 euro vinti. Dal 1 ottobre del 2017 questo prelievo raddoppierà.

Altre rendite da dividere
Le vincite multiple della rendita non sono così rare. Certo non sono più avvenute estrazioni clamorose da coinvolgere oltre 50 vincitori, ma sulle 435 rendite distribuite, 26 sono andate a più di due persone. A loro però è andata meglio, perché almeno mille euro al mese sono riusciti a vincerli. Interessante notare che questo fenomeno ha riguardato, almeno per ora, solo il Win for life delle origini e non gli altri tipi di giochi. Andando a spulciare i dati si scopre che oltre un centinaio di persone sono state coinvolte in questa situazione. La prima si verificò il primo ottobre del 2009 alle ore 19.00, a pochi giorni dall'inizio. Due persone, una in Piemonte e l'altra in Sicilia vinsero la rendita di 2mila euro al mese per 20 anni, anziché di 4mila. In quel giorno vennero vinte altre tre rendite, questa volta però in tre distinte estrazioni! L'ultima avvenne il 16 settembre del 2010, con l'estrazione delle ore 17.00. Anche in quella occasione furono due le persone “quasi fortunate”, una in Lombardia e l'altra in Toscana, a portare a casa 3mila euro al mese, anziché 6mila. In quella giornata nessun altro vinse la rendita. Il 13 novembre del 2009, nell'estrazione delle ore 13.00, furono in quattro a vincere solo mille euro per 20 anni. Poche ore dopo qualcuno vinse invece una rendita intera.



Sul sito di Sisal, dedicato al Win for life è riportato il numero delle rendite, 435 almeno fino al momento della stesura di questo documento e poi la loro suddivisione per Regione. Il totale del numero dei vincenti nell'elenco risulta più alto, proprio perché ci sono le rendite andate a più persone. Ci fu una giornata in cui si vinse parecchio, il il 10 ottobre 2009, ma la fortuna fu divisa tra alcuni. Iniziò con l'estrazione delle 14,00 dove la vincita andò a due persone delle Sicilia. Andò peggio alle 19,00, perché furono quattro i vincitori e finì alle 20,00 con altre due persone che vinsero il premio massimo. Poi la giornata finì!
Il problema invece non si pone per il VinciCasa, perché nell'estrazione del 10 giugno del 2015 vennero vinti ben tre primi premi e la vincita non fu divisa.

Si può anche sbagliare!
È successo nella mattinata del 21 aprile del 2013 a Sanguinaro di Fontanellato (Pr), dove si è esultato troppo presto per un vincita milionaria. Un giocatore vinse con la serie Cassaforte, confermata dalla lettura del display del rivenditore. Peccato che nel pomeriggio sia arrivato un comunicato di Sisal che diceva che si era trattato di un errore. La persona che ha vissuto quei momenti chissà come l'ha presa?
Qualche giorno dopo, il 24, è successo che 40mila persone abbiano vinto la rendita. Ovviamente un altro errore dei sistemi informatici.

Estrazioni particolari
Da luglio del 2011 a febbraio del 2012 è stato aggiunto un premio di 1milione di euro, nel Win for life e in quello Gold, in aggiunte alla rendita.

Dove e come si gioca
Ci sono almeno 45mila punti vendita che offrono la possibilità di giocare una schedina. Oltre le tabaccherie, Sisal gestisce le sale Wincity, veri e propri luoghi dove giocare a tutte le proposte del Concessionario e Matchpoint noto soprattutto per le scommesse, ma dove ci sono tutti i prodotti del marchio.
Ovviamente si può giocare anche online, come ormai tutti i giochi d'azzardo.
Se una persona ha fretta o è pigra esistono delle schedine prestampate, dal prezzo e dalla giocata di 2 euro, idem per quelle già pronte. Con il quick pick invece è il sistema che genera casualmente i numeri della giocata, senza compilare alcuna schedina. Infine si possono giocare anche dei sistemi, scegliendo più dei 10 numeri, per un massimo di 14 e per un massimo di 1001 combinazioni.
Ci si può anche abbonare. Visto che le estrazioni sono tante e nessuno ha voglia di andare ogni 5 minuti o ogni ora in ricevitoria, quale formula migliore che non fare un bell'abbonamento? Per il Classico sono per 2, 3, 4, 5, 7, 9 e 10 concorsi mentre per Grattacieli sono da 2, 3, 4, 5, 10, 15, 20, 30 e 50 concorsi. Mi piacerebbe proprio incontrare chi si abbona per 50 estrazioni!
Anche per quanto riguarda VinciCasa esistono le stesse opzioni di gioco compreso l'abbonamento, ma non si possono giocare dei sistemi.

Un po' di storia
Il gioco d'azzardo esordì il 29 settembre del 2009, con al governo Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti come ministro dell'Economia e Finanze. Il ricavato doveva servire alla ricostruzione delle zone colpite dal recente sisma in Abruzzo. Fu apprezzato fin da subito e nel primo anno ebbe molto successo. Deve le sue origini agli Stati Uniti, dove nel 2006 era stato introdotto in Kentucky, Virginia e Georgia, al posto del Lotto South. Oltre al primo premio di 1.000 dollari a settimana per tutta la vita, c'era anche un premio di 1.000 dollari a settimana per un anno. Le estrazioni erano il mercoledì e il sabato e i giocatori erano invitati a selezionare sei numeri da 1 a 42, più un numerone. In Kentucky è terminato nel 2011, mentre in Virginia e Georgia nel 2014, sostituito da altri giochi, a volte simili come Cash4Life, dove si vince una rendita giornaliera, a vita, di 1.000 dollari. In Oregon invece è stata introdotta nel 2001 ed è tuttora disponibile. Qui occorre scegliere 4 numeri su 77 e le estrazioni sono il lunedì, il mercoledì e il sabato, per vincere 1.000 dollari al mese per tutta la vita.
Chi ha portato questo gioco in Italia è stato Francesco Parola4, che allora era il direttore della Business Unit Lottery di Sisal5. Così in un articolo: “Alcune parole chiave caratterizzano questo progetto: l'innovazione, il test per ogni elemento del gioco, ben sette ricerche di mercato che dall'idea allo spot hanno aiutato moltissimo alla creazione del nuovo gioco; l'attenzione alle finalità sociale e l'affiancamento della campagna di sponsorizzazione del nuovo gioco a quella sociale. Non lo dico per vantarmi - ha ironizzato Parola - ma è stato difficile trovare consumatori scontenti di questa idea. Alcuni suggerimenti dei consumatori sono stati fondamentali per l'elaborazione dell'idea: Win for Llife si basa sul meccanismo dello scacciapensieri, è un gioco facile, veloce e che si impara rapidamente e con un nome che vale molto”. I commenti per l'entusiasmo del suo creatore li lascio ai lettori.

Le probabilità
Parliamo un po' di quello che pochi giocatori conoscono, cioè la probabilità di vincere il primo premio. Almeno in teoria sapere che sono 1 su 1 milione o su 10 milioni dovrebbe fare la differenza nel scegliere un gioco in cui i numeri sono più a favore di altri.
Le serie Vinci per la vita – Win for life dal 2009 al Classico del 2014, passando per il Gold hanno sempre la stessa dinamica di gioco, per cui anche le probabilità sono le stesse.



Dopo aver dato un po' di numeri vediamo un po' meglio nello specifico. Nel libro “Fate il nostro gioco” di Paolo Canova e Diego Rizzuto è spiegato tutto molto bene, anche se si riferisce al Classico senza prendere in considerazione le nuove combinazioni. Secondo me il ragionamento funziona benissimo lo stesso perché se andiamo a vedere le vincite aggiuntive le percentuali sono talmente basse che non spostano la sostanza del discorso. Comunque giocando 2 euro nell'82percento dei casi si fa 4, 5, o 6, dunque non si vince. Nel quasi 16percento dei casi si fa 7 o 3 e si incassano i 2 euro giocati e in pratica si pareggia. Nel poco oltre 2percento dei casi si vince davvero qualcosa, finalmente! Per vincere invece la rendita si ha ben lo 0,000054percento di probabilità, giocando però 2 euro.
Molto interessante risulta poi capire come sono distribuite le combinazioni dove, secondo gli autori del libro, “gli inventori del Win for life hanno compiuto un piccolo e diabolico miracolo”.
Nel disegno sottostante si vede molto bene dove sono concentrate le vincite e quindi di come un gioco apparente facile e con molte occasioni di vincita si riveli esattamente il contrario. In pratica il 98percento delle giocate è a sfavore per cui non si tratta di un gioco affatto vincente. Inoltre quando mai un gioco d'azzardo è stato favorevole al giocatore?


In questo caso un po' più del 36percento delle combinazioni risultano vincenti, peccato che togliendo la vincita del prezzo della giocata, le probabilità di portare a casa qualche euro diventino poco più del 3percento. Si ha quindi oltre il 96percento di possibilità di perdere. Per la rendita invece si ha ben lo 0,000031percento di probabilità di vivere per 20 anni con un bel stipendio in più.



In questo concorso un po' meno del 45percento delle combinazioni risultavano vincenti, una cifra interessante. Ma sei togliamo le percentuali dove si vincono 5 euro, il costo della giocata e quella da 8, dove si vincono ben 3 euro, le percentuali di vincere qualcosa di quasi decente diventano poco più dell'1,50percento. Forse è per questo che non ha avuto un gran successo, se non per le casse di Sisal e dell'Erario ovviamente.

Per vincere una casa invece le probabilità arrivano a neanche l'11percento. Se lasciamo perdere il premio più basso, il valore è al di sotto dell'1percento. Per comprare la casa con questi soldi le probabilità sono dello 0,00015percento.

Il giro di denaro
Capire quanto denaro sia stato giocato è sempre un'impresa. I dati esistono, ma sono tutti accorpati sotto un'unica voce, per cui risulta impossibile scorporare le somme del Win for life perché sono unite a quelle del Superenalotto, Eurojackpot e Play Six, gli altri giochi numerici a totalizzatore. Così ho cercato i dati in rete trovando qualcosa. Peccato che i dati siano solo fino al 2013 e riguardano il solo fatturato. Negli ultimi tre anni non esistono che dati accorpati. Pazienza!



Per quanto parziale è interessante notare la fiammata del 2009, fatturato effettuato in solo tre mesi e sopratutto del 2010, che sono anche i quindici mesi in cui si sono registrate più della metà delle vincite. Il gioco è poi calato, per raggiungere nel 2013 un volume di denaro di un quarto rispetto a quella iniziale. All'Erario sono arrivati oltre 360 milioni di euro, mentre Sisal ha incassato oltre 57 milioni in poco più di quattro anni. Sabato 3 ottobre del 2009, a pochi giorni dal lancio, si sono incassi ben 11,2 milioni di euro in giocate, cifra record mai più raggiunta.
Rispetto a VinciCasa nel 2016 il gioco ha subito un importante flessione del 34percento rispetto all'anno precedente, uno dei motivi che hanno spinto Sisal a cambiare un po' il gioco
Nella tabella sottostante come viene diviso il denaro raccolto in ogni estrazione.





Nel caso di una vincita, il giocatore ha 60 giorni di tempo per reclamarla. Superato il termine l'intero importo verrà incamerato dall'Erario.
Nel caso in cui l’importo della vincita sia inferiore o uguale a 520 euro, la verifica della ricevuta e la riscossione del premio si effettua presso un qualsiasi punto vendita Sisal. Queste vincite vengono pagate al momento stesso della consegna della ricevuta vincente.
Nel caso in cui l’importo della vincita sia inferiore o uguale a 5.200 euro, la prassi è identica alla precedente, con la differenza che il pagamento non sarà diretto ma entro 30 giorni dalla data di consegna della ricevuta, trascorso il quale saranno dovuti al vincitore gli interessi legali.
Nel caso invece in cui l’importo della vincita sia inferiore o uguale a 52mila euro, la verifica della ricevuta e il pagamento del premio si effettuano presso un “Punto Pagamento Premi” o gli uffici Sisal di Roma e Milano. Tale somma verrà versata entro 30 giorni. Il pagamento delle vincite sarà in contanti, bonifico bancario, assegno bancario o circolare non trasferibile, sempre nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa antiriciclaggio e sulla tracciabilità dell’uso del contante.
Nel caso infine della fatidica rendita, la verifica della ricevuta e la riscossione del premio avviene esclusivamente presso gli uffici Sisal di Roma e Milano e il pagamento avviene tramite accredito mensile dell’importo sul conto corrente bancario o postale indicato dal vincitore.
Anche se abbiamo “vinto una casa” la verifica della ricevuta e la riscossione del premio avviene esclusivamente presso gli uffici Sisal di Roma e Milano. Il pagamento del 40percento avverrà entro 60 giorni con bonifico bancario, assegno bancario o circolare non trasferibile. La somma destinata all'acquisto di uno o più immobili, garage e terreni ma solo in Italia, sarà affidata ad un soggetto erogatore che la consegnerà direttamente al venditore in sede di rogito, mediante assegni circolari.
Interessante sarebbe sapere quanti soldi Sisal ricava dal tenere i gruzzoli delle rendite ed erogare mensilmente la quota, perché ci sarà ormai un discreto capitale che investito dovrebbe rendere qualcosa.

Quanto piace?
Il gioco ha subito riscosso un indubbio successo e si può tranquillamente affermare che milioni di italiani giocarono spensierati per sistemarsi. Nel mese di febbraio del 2010 circa 9,5 milioni di italiani hanno giocarono una schedina, numeri che poi scesero sempre più.

Due parole su Sisal
Sport Italia Società a Responsabilità Limitata ha fatto la storia del gioco d'azzardo a pronostici italiani, nascendo nel 1946 dall’idea di tre giornalisti: Massimo Della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo. Il trio inventò la schedina del calcio, il famoso Totocalcio e gli italiani che sognavano di fare 13. Si sono poi aggiunti diversi giochi d'azzardo fino a diventare l'azienda che gestisce tutti i giochi numerici a totalizzatore come il SuperEnalotto e l'Eurojackpot. Non mancano però le scommesse sportive, le slot machine e le Videolottery e il gioco d'azzardo online. Insomma un'azienda che propone tutto quello che in questo momento è il mercato, senza dimenticare i servizi di pagamento, come bollette, ricariche telefoniche e molto altro che offre negli oltre 40mila punti SisalPay. Impiega circa 2mila persone.
Dal punto di vista societario non è più un'azienda italiana da molti anni e fino al 2016 era di proprietà di Apax Partners, Permira e Clessidra, tre importanti gestori di fondi di private equity. A fine maggio di quell'anno è stata acquistata da un altro gestore di fondi di private equity, la Cvc Capital Partners con sede in Lussemburgo.
Nel 2014 ha provato a quotarsi in Borsa, ma ha dovuto desistere perché i mercati hanno considerato negativamente la situazione dell'azienda per via degli alti debiti, un conto economico da qualche anno in perdita e una serie di contenziosi fiscali e penali che interessavano a vario titolo la società e il suo amministratore delegato Emilio Petrone.
Cvc Capital Partners ha acquisito nel 1999 William Hill e nel 2015 SkyBet, che si occupa di scommesse in Gran Bretagna. La società controlla anche Formula One group, che gestisce la Formula1 automobilistica.
Sisal si è aggiudicata nel 2008 la gara per l’affidamento in concessione dell’esercizio e dello sviluppo dei giochi numerici a totalizzatore nazionale avendo avuto la meglio sulle offerte presentate da Lottomatica e SNAI e che scadrà nel 2018.

Strategie poco strategiche
Per scegliere i numeri da giocare si può fare affidamento a tante strategie. Da scegliere i propri numeri fortunati, a quello della data di nascita dei propri figli a quelli della targa della propria auto. Potete attingere a qualsiasi fonte, tanto non fa alcuna differenza, perché tutti i numeri hanno sempre la stessa probabilità di uscire. Creare delle sequenze come 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15, 17 e 19 per quanto riguarda il Classico, non aumenta le probabilità. Essendo un gioco numerico può succedere molto spesso di andare molto vicino al numero estratto, ma di non indovinarlo. Non fate l'errore di pensare di esservi avvicinati, perché ahimè non è proprio così e sopratutto non pensate di giocarli nuovamente con la convinzione che essendoci andati vicino questa volta andrà meglio, perché il gioco non ha memoria ed ogni estrazione si ricomincia da capo. Andare nella ricevitoria dove magari si è già vinta una rendita non fa la differenza perché potrebbe capitare nuovamente o mai più. Neanche Sisal lo sa!
Anche giocare sempre alla stessa ora oppure quando ci si “sente fortunati” non cambia le vostre probabilità di vincita. Di norma anche i numeri ricevuti in sogno non offrono alcuna garanzia di vittoria.

Leggeri, spensierati, sistemati e patologici
I giochi d'azzardo fanno tutti leva sulla stessa suggestione, illusione o promessa che dir si voglia: dammi i tuoi soldi e, forse, te li raddoppio, triplico, ecc. ecc. Il gusto di mettere una moneta e “magicamente” riceverne migliaia ha qualcosa di profondamente affascinante e attraente per le persone. Vinci per la vita – Win for life non fa ovviamente eccezione ma, a differenza di altri, sottolinea esclusivamente questo aspetto promettendo una rendita per 20 anni o un'abitazione. Due sogni direi universali. Se poi aggiungiamo una campagna pubblicitaria efficace, il risultato è certo ed in effetti lo è stato per un anno, poi i giocatori si sono voltati altrove e Sisal a rincorrerli con sempre qualche novità. Se già il fatto di dividere le rendite per gli eventuali vincitori non è certo il massimo, cosa dire dell'ipotesi che la rendita, tra 10 o 15 anni abbia un valore d'acquisto molto diverso da quello che ha oggi? Se è vero che 4mila euro sono una bella cifra nel 2017, nel 2027 quanto varranno? Inoltre la scelta del nome Vinci per la vita è in contraddizione con il concetto di rendita perché sarebbe più coerente con il concetto di vitalizio. Peccato che questo gioco d'azzardo offra appunto una rendita per un tempo definito, quando spesso anche alla rendita si collega il concetto di duraturo e non certo a termine. Quando si “gioca” con le parole occorre stare attenti, anche se a milioni di italiani questa contraddizione proprio non è interessata, abbagliati dalla vincita facile e accessibile a basso costo.
Trovo poi la questione dei premi profondamente ingannevole. Premetto che non c'è nulla di illegale ed è qualcosa che è una caratteristica dei giochi d'azzardo numerici a totalizzatore perché i premi dipendono dal numero dei giocatori e dal numero dei vincenti. Se molti giocano ma solo uno vince si possono intascare delle belle cifre, se capita il contrario possono invece capitare delle eclatanti beffe. Però prima Sisal scriveva le cifre in premio in maniera esatta, poi è stata inserita la parola “fino a” che li ha messi al riparo da qualsiasi ulteriore polemica. Ed è stato lo stesso con le comunicazioni del primo premio, su denuncia de Il Salvagente, dove Sisal vene giudicata e multata per pratica commerciale scorretta nel 2010 dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato. A nulla è servito il ricorso al Tar del Lazio della società, che nel febbraio del 2017 ha visto confermare il provvedimento a suo svantaggio. “L’Agcm ha, in particolare, ritenuto che la struttura dei messaggi pubblicitari diffusi fosse idonea a indurre in errore il consumatore su caratteristiche essenziali del gioco e a fargli conseguentemente assumere una decisione economica che non avrebbe altrimenti adottato”. La multa è stata di 40mila euro.
Grattacieli poi assomiglia a un Gratta e Vinci, visto che l'estrazione è ogni 5 minuti, quasi istantanea. Non si prova l'ebrezza di grattare e scoprire, ma non esiste alcuno spazio di attesa tra il momento della giocata e il momento della verità. Questo meccanismo temporale non fa altro che incentivare a giocare più spesso, come di rimettere in gioco i soldi eventualmente vinti.
Secondo Daniela Capitanucci siamo di fronte a una droga pesante perché ripetitività e feedback immediato creano dipendenza, favorendo un atteggiamento compulsivo al gioco. Il fatto che poi sia disponibile ovunque, anche online, non fa altro che aumentare la possibilità di sviluppare una patologia.

Marketing
Sisal ha messo in piedi una campagna pubblicitaria televisiva importante, che ha sicuramente centrato l'obiettivo.
Nello spot di lancio un uomo attraversava varie situazioni urbane, tanto leggero da non schiacciare un bicchiere di plastica, da essere spazzato via da un colpo di ventaglio e da potersi sedere su una siepe di fiori senza spezzarli. Una musichetta anni '40 composto da voci femminili cantava allegra: Vinci per la vita Win for life, sei leggero e spensierato. Vinci per la vita Win for life, finalmente sistemato. Tornava poi a casa per mostrare felice il tagliando della giocata, ovviamente vincente, alla moglie e al figlio che lo sollevava con facilità. La voce fuori campo spiegava infine la dinamica del gioco ed il premio. Concludeva con lo slogan Win fol life, spensierati e sistemati, mentre un cuore batteva per l'Abruzzo.
In pratica ci sono tutti gli elementi per illuminare l'immaginario collettivo di milioni di italiani, che nel 2009 volevano solo essere leggeri e sentirsi sollevati.
Interessante il video destinato alle ricevitorie che serviva, a sentire l'enfasi dello spot, a far aderire con entusiasmo anche loro. L'obiettivo era sottolineare come Win for life avrebbe sicuramente aumentato le vendite della ricevitoria e spiegava perché questo tipo di gioco avrebbe conquistato i giocatori d'azzardo. Illuminante come sia esplicitato che le piccole vincite siano un incentivo al rigioco e quindi ai guadagni di ricevitoria e Concessionaria. Lo spot conclude, in maniera ingannevole, che si è spensierati e sistemati per tutta la vita, quando sappiamo bene che non si tratta di un vitalizio.
A ogni nuova edizione, un nuovo spot nazionale si “prende” uno spazio per lanciare in grande stile le nuove creazioni: Grattacieli, Classico e VinciCasa. I risultati non sono stati però come all'inizio e l'entusiasmo del 2009 sembra ormai un ricordo.
Iniziativa a quanto mi risulta non ripetuta è stata quella che ha interessato il Comune di Verona. Sabato 25 febbraio del 2012, nella Casa di Giulietta, il sindaco Flavio Tosi ha officiato alcuni matrimoni civili ed ha omaggiato, con la madrina Melissa Satta, le coppie di novelli sposi con 6 schedine. Non contento le giocate sono state distribuite anche a quelle che si erano spostate negli ultimi sei mesi e che sono state invitate alla cerimonia. Per rendere però tutti più solidale è stato devoluto, immagino da Sisal, un contributo a favore del "Progetto Nuove Povertà" rivolto alle famiglie in difficoltà, promosso dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Verona.
Win for life ha sponsorizzato una squadra di rugby di Verona ed ha collaborato con Vogue per un gioco a quiz sulla moda rivolto ai giovani.

I soldi per l'Abruzzo
A provarci a capire qualcosa ci ha pensato Report nella trasmissione del 30 ottobre del 2011, ma la conclusione è che i soldi, anche parecchi, sono certamente entrati nelle casse dello Stato ma verranno destinati “anche” alla ricostruzione. Eppure l’articolo 12 del Decreto Abruzzo sanciva la necessità di nuovi giochi d'azzardo per racimolare almeno 500milioni di euro all'anno da destinare “solo” alla ricostruzione. Come spesso capita la situazione non è chiara. Ci hanno provato anche alcuni parlamentari, chiedendo direttamente al Governo di spiegare la situazione. Nel 2010 la senatrice del PD Stefania Pezzopane, poi nel 2013 ci ha provato il M5S, ma la risposta non è ancora giunta e ad essere realisti mai giungerà.
Scrive Marco Dotti: “se una lezione dobbiamo trarre dal decreto Abruzzo è che, come con forza sostiene da tempo l'economista Luigino Bruni, azzardo e welfare non debbano mai intrecciare le loro strade”.

Il futuro
C'è il serio rischio che Win for life possa intercettare nuovi bisogni come le cure mediche o dentali, oppure i bisogni assistenziali come il pagamento di una badante, andando a colmare i vuoti che lo stato sociale sta creando nella nostra società. Forse faccio delle speculazioni senza senso, oppure sto offrendo a Sisal dei suggerimenti di cui mi auguro non colgano la sensatezza. Non credo che questo gioco d'azzardo, se manterrà inalterata la sua formula avrà ancora vita lunga, quindi ipotizzo che il suo essere nel mercato sia più legato a occupare uno spazio, seppur non preminente, in modo che altri non se ne impossessino.

Per concludere
Win for life è un gioco d'azzardo apparentemente semplice, che pesca nell'immaginario delle persone e che, come il genio della lampada, esaudisce almeno due desideri. Ma come tutti ben sanno, alla fine si sbaglia a chiedere e possono iniziare i guai. Questo gioco d'azzardo, più di altri, non è orientato alla vincita in denaro ma a obiettivi che per certi versi offrono maggiore serenità e sicurezza perché il meccanismo della rendita pone al riparo il giocatore d'azzardo dal rimettere l'intera somma in gioco. Sembra quasi prendere per mano la persona, ricordargli che non è capace di gestire il denaro e accompagnarlo in una dimensione meno pericolosa. Peccato che quest'aria paternalista nasconda un inganno e come in tutto il mondo dell'azzardo chi gestisce il banco non sia un ente benefico. 

 
Questo lungo articolo è stato pubblicato su Vita.it il 15 settembre 2017.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto bello e completo. Complimenti!