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domenica 23 giugno 2019

4778. Storia della pirateria


Philip Gosse pubblica in Italia nel 2008 questo saggio che ripercorre in maniera puntuale e documentata le varie piraterie che si sono susseguite nei mari del mondo, a partire da Giulio Cesare fin quasi ai giorni nostri. Una storia di brutalità, violenza e, a volte, di alti ideali. La prefazione è di Valerio Evangelisti.

Benché la fine dei pirati abbia privato il mondo di un elemento pittoresco, è difficile compiangere la loro scomparsa. Tutto considerato, il pirata non era un personaggio attraente, e più lo guardiamo da vicino meno ci sembra affascinante. Lo spadaccino pittoresco dalla cintura sovraccarica di pistole, che vomita torrenti di maledizioni, sarà un bellissimo soggetto da romanzo, ma nella vita reale dev’essere stato un personaggio estremamente odioso. Il pirata romanzesco ed eccentrico è quello che incontriamo di solito nei libri, questo compreso; ma il vero pirata era in genere un vigliacco e un assassino, che si sbarazzava delle sue vittime perché i morti non parlano.

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