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giovedì 11 aprile 2013

1701. La relazione educativa “precaria”



Il mestiere dell’educatore poggia le proprie fondamenta sulla capacità trasformativa che una buona relazione può favorire, nei confronti di chi non sta bene o deve crescere. Più è lunga questa esperienza, più è probabile che le persone cambino atteggiamento e acquisiscano nuove capacità di dialogo, confronto e conoscenza di se stessi. La crisi, o perlomeno il taglio forsennato al welfare, però stanno minando alla base questo importante strumento di lavoro nel sociale perchè, sempre più spesso, gli educatori vengono assunti con contratto a termine. A certificare questa situazione oltremodo triste e pericolosa per il nostro futuro, è una ricerca dell’Auser, che rileva che figure ritenute fino a ieri indispensabili per i servizi alla persone  -  educatori, psicologi e assistenti sociali  -   sempre più raramente hanno certezza di continuità del loro lavoro (pubblico), anche se ogni previsione indica che il numero di utenti sociali in Italia è destinato ad aumentare (in particolare per i servizi per l'infanzia e l'assistenza domiciliare per gli anziani).   
Il magnifico paese delle meraviglie!

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