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mercoledì 17 aprile 2013

1717. I muri di Belfast



Sono passati quindici anni dalla firma degli accordi del Venerdì santo (10 aprile 1998) che misero fine a trent’anni di troubles fra unionisti protestanti e repubblicani cattolici, ma i “muri della pace” sono ancora tutti in piedi. Nessuna delle barriere che dividono le due comunità è stata distrutta, anzi ne sono sorte di nuove e qualcuna è stata anche sopraelevata, aggiungendo una rete metallica alla costruzione in mattoni e cemento. L’associazione Belfast Interface Project, che opera per il riavvicinamento fra cattolici e protestanti, ha censito 99 muri, segno tangibile che la riconciliazione è ancora molto lontana e che i cittadini si sentono più sicuri al riparo delle barriere, che da decenni li proteggono dai lanci di sassi, bottiglie e petardi della parte avversa. Opinione confermata da uno studio dell’università dell’Ulster: solo il 14 per cento degli abitanti dei quartieri a rischio è favorevole all’abbattimento dei peace walls. Una storia così travagliata chissà quando troverà pace.

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