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mercoledì 2 dicembre 2015

3477. Guardarsi dentro rende ciechi


Pubblicata nel 2007 questa raccolta di saggi di Paul Watzlawick, a cura di Giorgio Nardone, ha il pregio di punteggiare il percorso professionale del molto noto psicologo americano. Il libro si apre con i primi scritti sulla pragmatica della comunicazione umana, dedica quindi la sezione centrale ai lavori sulla terapia breve e consacra l’ultima alle formulazioni più mature, comprensive e decise dell’epistemologia watzlawickiana.

“Per quanto le correnti classiche della psicoterapia differiscano e siano spesso tra loro in contraddizione, esse hanno una ipotesi in comune: che i problemi si possano risolvere soltanto scoprendone le cause. Questo dogma è fondato sulla credenza in una causalità lineare e unidirezionale, che scorre dal passato al presente, e che a sua volta genera l’apparentemente ovvia necessità di raggiungere un insight sulle cause prima che possa avvenire un cambiamento. Permettetemi di fare un’osservazione per certi versi eretica: né nella mia vita personale (a dispetto di tre anni e mezzo di analisi in formazione) né nella mia successiva attività di analista junghiano, né nelle vite dei miei pazienti mi sono mai imbattuto in questo magico effetto dell’insight"

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