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lunedì 28 dicembre 2015

3514. Dal punto di vista dell'educazione


Anna Marina Mariani, professoressa di Pedagogia Generale, pubblica nel 2012 questo interessante saggio, che interroga cosa può fare l'educazione su molti aspetti della modernità, come le relazioni virtuali, ma anche dei “classici” temi come i valori. Una serie di riflessioni utili al professionista, ma non guasterebbe che fosse letto anche dai genitori e perché no, anche dai giovani.

Soprattutto per l'educatore, dunque, saper pensare non è l'unico requisito richiesto; saper far pensare, piuttosto. Infatti, pur essendo inpossibile inculcare l'originalità del pensiero, l'intraprendenza e lo spirito di iniziativa nel riflettere, è tuttavia possibile favorire lo sviluppo di tali caratteristiche. Se pensare è “pensare”, e non rimuginare o rievocare, occorre che l'educazione fornisca gli strumenti per avvertire la dissonanza tra l'interno e l'esterno, tra il noto e quel che manca di sapere, perché nell'ideare viene coinvolta e viene prodotta l'intera personalità dell'individuo attraverso curiosità, flessibilità, scetticismo e onestà.

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