giovedì 31 gennaio 2013

1566. Lo Csea falliva e gli amministratori imboscavano un milione di euro



É una questione di rispetto, di etica, di morale, di dignità e di un infinito numero di virtù che probabilmente non appartengono a Renato Perone, ex vicepresidente e amministratore delegato, e a Piero Ruspini, commercialista e consigliere. Il famelico duo avrebbe, secondo l'accusa, distratto la somma complessiva di 1.004.937 euro, in parte alla società controllata Csea Mediterranea, per 492.000 euro, e 617.937 euro a titolo di compenso personale. Poi, per coprire il disavanzo pesantissimo, falsificavano le scritture contabili della società, con l'intento di ingannare i soci e i dipendenti fino ad accumulare un debito che superava i venti milioni di euro. Con l'accusa di bancarotta fraudolenta Perone è stato arrestato e poi messo ai domiciliari, sospeso per due mesi dall'attività professionale di commercialista Ruspini. Se le accuse fossero vere dovrebbero stare in carcere a vita. Sarebbe ora che questo paese diventasse serio.

1565. La potente lobby della Sanità italiana



Una lunga e interessante inchiesta sulla Sanità e sul ruolo delle lobby. Guai a chiamarle tangenti. Un giro d’affari di 26 miliardi di euro a pur bisogno di qualcuno che fa manutenzione al sistema, favorendo i soliti noti. Lo ribadisce il teorico, massimo di questa materia, professor Alberto Vannucci, che spiega che da Mani Pulite a oggi è cambiata la figura del garante, ovvero di colui che premia o punisce a seconda delle circostanze: una volta era il politico mentre oggi le case farmaceutiche si rappresentano da sole. Il mercato si è emancipato dalla politica, anzi, ha imparato a renderla un proprio strumento.

1564. Nel Regno Unito avanza il gioco d’azzardo on-line



I numeri diffusi dalla commissione del servizio sanitario nazionale britannico sono interessanti. Il giro d’affari delle scommesse online nel Regno Unito ha superato, nel 2012, ogni record con ben 2 miliardi di sterline “bruciati” scommettendo praticamente su tutto, le persone ufficialmente dipendenti dal gioco d’azzardo su Internet hanno superato la quota 500mila, ogni scommettitore è indebitato per una media di 17.500 sterline, quasi 20mila euro e il 20% di chi gioca il proprio denaro online mente sulla propria età e ha meno di 18 anni.
Anche nel paese della Regina non si fanno proprio mancare niente!

1563. Il direttore generale vende l’auto blu



All’Ulss 1 di Belluno il direttore generale, in carica da neanche un mese, ha messo in vendita l’auto blu aziendale. Il ricavato della vendita servirà a coprire le spese per l’acquisto di due defibrillatori (dal costo totale di 24mila euro): uno andrà al gruppo operatorio del nosocomio di Agordo, l’altro al reparto di cardiologia dell’ospedale di Belluno.  Per che poi il precedente direttore abbia comprato una Mercedes Benz E 320, acquistata nel 2008 al prezzo di 40mila euro rimane un mistero. Mossa populista o inizio di un pensiero leggermente diverso? Speriamo che anche altri seguano il suo esempio e risparmino su privilegi e regalie, ma dubito molto.

mercoledì 30 gennaio 2013

1562. Il gioco d’azzardo e la beneficenza



Sono molte le onlus che accettano i denari che i gestori dei giochi d’azzardo raccolgono per destinarli ai loro progetti. Cifre importanti che entrano nelle casse di Save the Children, Sant'Egidio, Avsi, Ai.bi, Amref, Emergency, Telethon, la Fondazione Umberto Veronesi e la Fondazione italiana di ricerca per la Sla. Sospetto che queste aziende lo facciano per motivi fiscali, per cui, perchè non raccogliere tanti eurini per aprire centri per aiutare i giocatori d’azzardo patologici? Sarebbe un bel gesto!