É una
questione di rispetto, di etica, di morale, di dignità e di un infinito numero
di virtù che probabilmente non appartengono a Renato Perone, ex vicepresidente
e amministratore delegato, e a Piero Ruspini, commercialista e consigliere. Il
famelico duo avrebbe, secondo l'accusa, distratto la somma complessiva di
1.004.937 euro, in parte alla società controllata Csea Mediterranea, per
492.000 euro, e 617.937 euro a titolo di compenso personale. Poi, per coprire
il disavanzo pesantissimo, falsificavano le scritture contabili della società,
con l'intento di ingannare i soci e i dipendenti fino ad accumulare un debito
che superava i venti milioni di euro. Con l'accusa di bancarotta fraudolenta Perone
è stato arrestato e poi messo ai domiciliari, sospeso per due mesi
dall'attività professionale di commercialista Ruspini. Se le accuse fossero
vere dovrebbero stare in carcere a vita. Sarebbe ora che questo paese
diventasse serio.
Il covo è un luogo immaginario, una locanda dove Jack propone ai suoi amici e ai suoi avventori la birra che produce. Un luogo di incontro e confronto davanti ad una buona birra artigianale (fino a qualche anno fa).
giovedì 31 gennaio 2013
1565. La potente lobby della Sanità italiana
Una
lunga e interessante inchiesta sulla Sanità e sul ruolo delle lobby. Guai a
chiamarle tangenti. Un giro d’affari di 26 miliardi di euro a pur bisogno di
qualcuno che fa manutenzione al sistema, favorendo i soliti noti. Lo ribadisce
il teorico, massimo di questa materia, professor Alberto Vannucci, che spiega
che da Mani Pulite a oggi è cambiata la figura del garante, ovvero di colui che
premia o punisce a seconda delle circostanze: una volta era il politico mentre
oggi le case farmaceutiche si rappresentano da sole. Il mercato si è emancipato
dalla politica, anzi, ha imparato a renderla un proprio strumento.
1564. Nel Regno Unito avanza il gioco d’azzardo on-line
I
numeri diffusi dalla commissione del servizio sanitario nazionale britannico
sono interessanti. Il giro d’affari delle scommesse online nel Regno Unito ha
superato, nel 2012, ogni record con ben 2 miliardi di sterline “bruciati” scommettendo
praticamente su tutto, le persone ufficialmente dipendenti dal gioco d’azzardo
su Internet hanno superato la quota 500mila, ogni scommettitore è indebitato
per una media di 17.500 sterline, quasi 20mila euro e il 20% di chi gioca il
proprio denaro online mente sulla propria età e ha meno di 18 anni.
Anche
nel paese della Regina non si fanno proprio mancare niente!
1563. Il direttore generale vende l’auto blu
All’Ulss
1 di Belluno il direttore generale, in carica da neanche un mese, ha messo in
vendita l’auto blu aziendale. Il ricavato della vendita servirà a coprire le
spese per l’acquisto di due defibrillatori (dal costo totale di 24mila euro):
uno andrà al gruppo operatorio del nosocomio di Agordo, l’altro al reparto di
cardiologia dell’ospedale di Belluno. Per
che poi il precedente direttore abbia comprato una Mercedes Benz E 320,
acquistata nel 2008 al prezzo di 40mila euro rimane un mistero. Mossa populista
o inizio di un pensiero leggermente diverso? Speriamo che anche altri seguano
il suo esempio e risparmino su privilegi e regalie, ma dubito molto.
mercoledì 30 gennaio 2013
1562. Il gioco d’azzardo e la beneficenza
Sono
molte le onlus che accettano i denari che i gestori dei giochi d’azzardo
raccolgono per destinarli ai loro progetti. Cifre importanti che entrano nelle
casse di Save the Children, Sant'Egidio, Avsi, Ai.bi, Amref, Emergency, Telethon,
la Fondazione Umberto Veronesi e la Fondazione italiana di ricerca per la Sla.
Sospetto che queste aziende lo facciano per motivi fiscali, per cui, perchè non
raccogliere tanti eurini per aprire centri per aiutare i giocatori d’azzardo
patologici? Sarebbe un bel gesto!
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