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mercoledì 30 gennaio 2013

1559. Ecatombe di servizi per i tossicodipendenti a Roma



Leggendo l'articolo sembra di leggere qualche reportage dalle zone di guerra. Un bollettino che racconta che sono stati chiusi ben 5 centri diurni a basa soglia su 6 e 2 centri notturni su 3. La mancanza di fondi ha coinvolto pure il progetto Replan che costava 150 mila euro e prevedeva il reinserimento lavorativo, per i tossicodipendenti o ex carcerati, all’interno di una vera palazzina con appartamenti in via Bardineto. Stessa sorte per il centro diurno Massimina sull’Aurelia e il centro di Città della Pieve, fiore all’occhiello prima, ormai fermo da giugno 2012. Chiude pure il telefono di Pronto aiuto di Villa Maraini e chiudono le postazioni d’emergenza anche dentro il carcere di Rebibbia. Sebbene si parli di sprechi e di furberie, credo che per una città come Roma sia proprio una brutta notizia. Se poi aumenterà il tasso di microcriminalità, il Sindaco e la sua Giunta non cadano dal cielo.

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