Continua
il braccio di ferro tra amministrazioni comunali e imprenditori del settore del
gioco d’azzardo. In questo articolo viene sottolineata come la maggior parte
dei soldi finisca allo Stato (sic!), e non ai gestori e che potrebbero togliere
100mila slot, su oltre 400mila sparse in Italia, tanto non avrebbero alcuna
conseguenza sui loro guadagni, così dicono. Ma perchè gli imprenditori piangono
sempre miseria?
Il covo è un luogo immaginario, una locanda dove Jack propone ai suoi amici e ai suoi avventori la birra che produce. Un luogo di incontro e confronto davanti ad una buona birra artigianale (fino a qualche anno fa).
venerdì 29 marzo 2013
1683. Genova contro il gioco d’azzardo
Non
è certo la prima città che si mobilizza contro la diffusione dei luoghi dove
poter giocare ai tanti giochi che sono disponibili, però è un importante segno delle difficoltà che le amministrazioni comunali hanno nel tentare di gestire un mercato in espansione, che non porta solo benefici. Con una delibera che verrà
discussa nei prossimi giorni, in pratica, vengono stabilite delle norme e dei
criteri che renderanno molto difficile l’individuazione di una zona libera da
vincoli. In questo modo non dovrebbero aprire nuove sale o punti per il gioco d’azzardo.
giovedì 28 marzo 2013
1682. Per i non autosufficienti stop alle liste d’attesa e in vista il commissariamento della Sanità regionale
Ci
voleva il Tar a sancire e ribadire una norma di buonsenso. In pratica il tribunale
amministrativo sancisce che la Regione non garantisce i livelli essenziali di
assistenza (Lea) e ora deve adottare adeguarsi alla legge nazionale. Intanto
ulteriori nubi scure si addensano sul futuro della sanità piemontese. La Corte
dei Conti verificherà nei prossimi giorni il bilancio regionale, che se fuori
controllo, potrebbe condurre direttamente al commissariamento. Forse la cosa
migliore!
1681. Bravi Lucia e Andrea!
Lucia
Spiri ha 31 anni e da dodici è affetta da sclerosi multipla. Racconta che gran parte
dei suoi problemi si sono attenuati da quando ha intensificato l'uso della
cannabis terapeutica. Per dimostrarlo si alza in piedi e nonostante i tremori
della malattia, fa il giro della stanza. Con Andrea Trisciuoglio, a sua volta
affetto dalla stessa malattia, ha fondato lo scorso 29 gennaio
l'associazione Lapiantiamo. L'obiettivo è far nascere nel piccolo comune di
Racale, in provincia di Lecce, il primo Cannabis Social Club italiano. E
soprattutto la prima coltivazione di canapa a scopo terapeutico. Un progetto
che viola il codice penale, e che tuttavia i due giovani stanno portando avanti
con determinazione.
mercoledì 27 marzo 2013
1680. C’è giornalista e giornalista
È un mestiere che può trasformarsi in qualcosa di molto pericoloso. Nel solo 2012 in Italia ben 324 giornalisti hanno subìto minacce perché semplicemente facevano il proprio lavoro. Praticamente uno al giorno. Una fotografia preoccupante per lo stato di salute dell'informazione e della democrazia del paese, scattata dall’osservatorio Ossigeno per l’Informazione.
Interessanti
le mappe interattive.
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