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mercoledì 21 maggio 2014

2350. L’assistenza domiciliare programmata male, molto male



L’informatizzazione rappresenta, nella testa dei moderni amministratori, la chiave di volta per una serie infinita di risparmi. Peccato che i programmi non vengano compilati da Dio, ma da umili programmatori che spesso combinano pasticci, per non parlare del marasma quando due o più sistemi devono parlarsi. È il caso dell’’assistenza domiciliare programmata, lodevole iniziativa che porta  a casa dei malati non autosufficienti un medico.  Peccato che 5 volte su dieci la lettera che annuncia la prestazione a domicilio sia per una persona già defunta. C'è tanto da migliorare! Renzi pensaci tu.

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