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martedì 28 agosto 2012

1254. Le canne abbassano il QI


Uno studio americano su un gruppo di mille giovani neozelandesi ha rilevato che consumare marijuana dopo il 18 anni non crea alcun declino significativo. Diverso è invece il consumo in adolescenza: il campione neozelandese mostra come a livello neurologico e psicologico la cannabis usata regolarmente e in grandi quantità (anche se non è chiaro a quale quantitativo preciso i ricercatori facciano riferimento) comprometta le funzioni di ragionamento proprio nel momento della vita più delicato, quando il cervello è nel pieno del suo sviluppo. A sorpresa, altri fattori tenuti in considerazione non hanno invece sortito le stesse preoccupazioni: anche fumo di sigaretta e consumo di alcol sono stati monitorati, senza che fossero denunciati cali nel quoziente intellettivo del campione.
Non credo che questa notizia scientifica, comunicata più o meno bene ai ragazzi, sortisca un qualche effetto deterrente. Di sicuro ogni volta che consumiamo qualcosa di tossico, nel nostro cervello e in altri organi qualcosa di non proprio positivo capita. Alla lunga si vedranno i risultati.

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