In questo articolo una riflessione interessante. Per quanto dispotica, eticamente controversa e
tecnologicamente futuristica, la possibilità di avere eserciti formati
da soldati bionici, con intelligenza artificiale integrata, capaci di
compromettere le facoltà cognitive del nemico, sembra non appartenere a
un futuro troppo lontano. Dopotutto tra la scoperta del neutrone (1932) e
le esplosioni atomiche su Hiroshima e Nagasaki (1945) trascorsero
appena 13 anni.
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