La
rivelazione del Washington Post fa riferimento al “programmino”
(si fa per dire) realizzato da HireVue che consente di valutare un
candidato analizzando i movimenti facciali, la voce o la terminologia
utilizzata durante la conversazione. L’attendibilità del metodo
non è certificata sotto il profilo scientifico, ma il sistema
risulta comodo per chi si trova a duellare con una platea sterminata
di aspiranti a un numero limitato di posti di lavoro. La scrematura
preliminare e l’individuazione degli idonei avverrebbe
esclusivamente grazie a un procedimento guidato dall’intelligenza
artificiale. :(
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