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sabato 9 luglio 2011

261. In memoria di Romeo Salmonì


Oggi è morto uno dei sopravvissuti al campo di concentramento di Auschwitz. Il regime nazista riuscì nell’intento che quasi tutti gli esseri umani pensavano impossibile da realizzare, uccidendo un numero imprecisato di milioni di persone, non solo ebrei, ma tutti coloro che potevano sporcare la razza ariana.
Muore così un altro testimone oculare di quella penosa, indecente e forse ripetibile vicenda, ma mi auguro non muoia il suo ricordo perché determinate azioni non possano capitare mai più.
Nei miei viaggi non ho raggiunto Auschwitz, ma ho messo piede a Mauthausen in Austria e Buckenwald in Germania. Non un viaggio, ma il mio personale omaggio a chi, senza colpe, è stato prima umiliato, poi sfruttato e infine, una volta inutile, ucciso in maniera scientificamente pulita e distaccata. Uno dei massimi livelli che il genere umano è riuscito a raggiungere nel campo della disumanizzazione e dell’alienazione.

La notizia data dall’ANSA

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