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mercoledì 4 luglio 2012

1108. Anche il Giappone ripudia la guerra ma compra gli F35


Il 29 giugno scorso il ministero della Difesa di Tokyo ha reso pubblico un contratto d’acquisto con gli Usa per quattro caccia F35. Il prezzo: 10,2 miliardi di yen (circa 10 milioni di euro) l’uno. L’operazione rientra nel Joint Strike Fighter program (JSF), un programma del Dipartimento della Difesa americano che assicura il ricambio di armamenti per otto tra gli alleati strategici degli Usa: Australia, Canada, Danimarca, Giappone, Gran Bretagna, Italia Olanda e Turchia. Ma che soprattutto assicura margini di profitto alle grandi industrie del settore come Lockheed-Martin, che degli F35 è prima produttrice. L’Italia aveva annunciato l’acquisto dei primi tre F35 l’8 febbraio scorso, circa quattro mesi prima del Giappone. Il Ministero della Difesa italiano dovrebbe acquistare un totale di 131 nuovi aerei tra quest’anno e il 2023,anche se a febbraio è stato annunciato che ne avrebbero acquistato solo 90
Secondo il quotidiano economico online SankeiBiz si tratta di “un contratto pieno di incertezze”. Tra queste l’annuncio del Dipartimento della Difesa americano per cui lo sviluppo degli F35 potrebbe essere terminato solo nel 2019. “Anche comprando quattro F35 ogni anno da qui al 2018, non potranno essere usati perché incompleti”. Insomma per il portale informativo giapponese, gli F35 sono solo “ali che non possono volare a un prezzo sconsiderato”. Subito dopo l’annuncio del governo giapponese, le azioni di Lockheed sulla borsa di New York hanno comunque fatto registrare un rialzo del 2,4%.
In poche parole: l’economia americana si mantiene grazie anche all’industria bellica e a “programmi” di questo genere. Potrebbe il tecnico Monti fare un telefonata a Obama e ridurre ancora la spesa o annullare il tutto? Altro che spending review! Grazie.

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