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lunedì 23 luglio 2012

1175. Troppo pochi e troppo ricchi


L'economista James Henry ha calcolato che il 30,3% della ricchezza finanziaria mondiale è nelle mani di 91.186 persone ultraricche: si tratta di 16,7 mila miliardi di dollari, 9,7 dei quali se ne starebbe offshore. Una super élite di redditieri e donne e uomini d'affari occidentali seduti allo stesso desco di nababbi del petrolio, dittatori africani ed emergenti asiatici e sudamericani.
Inoltre ha anche calcolato che almeno 21 mila miliardi di dollari, cioè circa 15 mila euro, sarebbero depositati in paradisi fiscali, forse anche qualcosa in più. In conti protetti, a bassissimo regime di tassazione nei soliti luoghi, Svizzera, Cayman Islands, Bermuda, Irlanda, Singapore e via dicendo. È come prendere le intere economie di un anno di Stati Uniti e Giappone e nasconderle sotto il tappeto. E si tratta solo della ricchezza finanziaria nascosta: non sono calcolate opere d'arte, immobili, gioielli, yacht domiciliati negli stessi paradisi.
E dobbiamo ancora credere che il capitalismo sia la strada giusta verso un mondo migliore?

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