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mercoledì 22 agosto 2012

1243. Materie prime insanguinate


L’organizzazione no-profit The Enough Project ha stilato una nuova classifica sulle aziende che si sono impegnate maggiormente nella ricerca di materie prime “non insanguinate”: primo posto per Intel, seguito da HP, SanDisk e Philips. Fanalino di coda invece per Nintendo.
A rendere insanguinati materiali come il lantanio, il neodimio, il prometio, il lutezio, l’indio, l’europio e il tantalio sono le condizioni in cui vengono raccolti: spesso si tratta infatti di Stati dove non sono rispettate le leggi sul lavoro e si assiste a sfruttamenti, abusi e lotte armate per il controllo dei mercati.
A spingere le aziende a essere più accorti non è però l’azione umanitaria, piuttosto la paura di una ricaduta negativa sull’immagine o l’obbligo di uniformarsi alle leggi.

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