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mercoledì 3 settembre 2014

2484. Non si può terminare in pace


In quel di Casale Monferrato esiste una struttura che accoglie i malati terminali, termine politically correct per definire i pazienti oncologici all'ultimo stadio. In teoria dovrebbe essere uno spazio accogliente e moderno, capace di offrire una degna assistenza e accoglienza a chi ha gli ultimi giorni da vivere. In pratica la struttura realizzata solo cinque anni fa presenta gravi problemi come acqua nelle sale del seminterrato, macchie di umidità e profonde crepe nei muri. Il tutto sembrava appartenere a un altro mondo, finché il sindaco di Casale ha parlato con l'assessore Saitta, che ha preso il telefono e parlato con il direttore generale. La novità è che perlomeno questo nuovo assessore prende in considerazione la situazione, che poi la risolva è un altro paio di maniche, ma durante l'era Cota la risposta sarebbe stata molto diversa.

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