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giovedì 4 settembre 2014

2485. Può un'azienda concessionaria dell'azzardo fare causa al concessionario?


La complicata vicenda della Bplus probabilmente sarà risolta solo attraverso le sentenze dei tanti tribunali coinvolti, perché tante sono i capitoli aperti.
Oggi si è svolta, presso il Tar del Lazio, l’udienza incidentale sul commissariamento disposto dal Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, su richiesta di Raffaele Cantone, il presidente dell’Anticorruzione.
Tra un mese, l’8 ottobre, è fissata l’udienza di merito sul ricorso contro l’interdittiva antimafia emessa nel settembre 2012, sempre dal prefetto romano.
Il 15 ottobre è atteso anche il giudizio instaurato presso la Procura della Corte dei Conti sul sequestro cautelativo di 29,5 milioni di euro relativo alle “maxi penali” contestate nel procedimento sul mancato collegamento delle slot tra il 2004 e il 2007, che invece altre società hanno pagato.
Ma i legali della Bplus non si sono proprio fatti intimorire dalla mole di lavoro, anzi ne hanno prodotto di nuovo, facendo causa ad Alfano e pretendendo dal Ministero degli Interni un risarcimento colossale di ben 530 milioni di euro. Ma non ancora contenti hanno raddoppiato la marcatura attraverso lo studio legale londinese Hierons, che ha chiesto al prefetto di Roma di revocare i provvedimenti: in caso contrario si rivolgeranno all’Alta Corte di Londra.

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