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mercoledì 21 agosto 2013

1988. La sanità in Giappone

Nel paese del Sol Levante esistono solo gli ospedali, molto efficienti, veloci e che accolgono tutti. Il sistema è gratuito, con un piccolo ticket sulle prestazioni. è uno dei paesi con la più bassa mortalità infantile e una delle più alte più alte aspettative di vita, ma è anche il paese che denuncia il più alto tasso di guarigione da tutte le più gravi e diffuse malattie. Il dato è particolarmente importante per quanto riguarda la cura del cancro. In Giappone avete il 30% di probabilità in più di guarirne (percentuale che per certi tumori, come quello allo stomaco, sale al 50%) che negli Stati Uniti. Inoltre, rispetto a noi, le cure dentarie sono comprese, il parto no, perchè non si tratta nè di una malattia, nè di un infortunio. Interessante la gestione delle medicine, perchè i farmaci vengono prescritte dal medico in ospedale e consegnate al paziente in un sacchetto con le dosi esatte. Le farmacie vendono tutto tranne che i medicinali. Il costo pro capite della sanità in Giappone è di appena 3.500 dollari, la metà di quello degli Usa, dove peraltro milioni di cittadini sono ancora senza assistenza. I problemi però sono all’orizzonte, perchè la popolazione invecchia e i costi aumentano e soprattutto il premier Abe sta provando da una parte a rilanciare l’economia immettendo denaro e abbassando le tasse, dall’altro cercando di “tagliare” la spesa pubblica laddove è possibile. E guarda caso è proprio la sanità, oltre a quello della cultura, il settore preso di mira.

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