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martedì 27 agosto 2013

1999. Nella sanità ci saranno 35mila precari in meno, forse

Il decreto di ieri stabilizzerà 150mila precari nella pubblica amministrazione, di questi 35mila impiegati nella sanità. Unico requisito aver lavorato almeno tre anni, negli ultimi cinque in quella amministrazione. I tempi però non saranno velocissimi. Occorerà un decreto da approvare entro tre mesi, in accordo con le Regioni, che definirà meglio il tutto. Mentre per alcuni si tratta di una sanatoria come in questo articolo, di cui condivido i contenuti, personalmente non sono molto ottimista del risultato. Il problema è dire chiaramente che quei precari servono a qualcosa e soprattutto che sono lì per meriti e non perchè conoscevano qualcuno ai tempi della pseudo assunzione. I concorsi sono obbligatori per gli enti pubblici, ma fatti con questo tipo di riserva, rappresentano veramente la morte della selezione pubblica e non credo neanche al fatto che sarà l’ultimo. Se si vuole fare una informata di personale, occorre che sia un numero necessario e calcolato anche in base a future esigenze, mentre invece si colma, per adesso, quella che è una vita lavorativa grama, fatta di incertezza non solo per il lavoratore, ma anche per i pazienti. Infine anche gli interinali sono considerati precari?

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