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sabato 11 giugno 2011

217. La pedagogia degli oppressi

In questo libro del 1968 il brasiliano Paulo Freire racconta la propria esperienza di educatore e di politico, descrivendo il percorso di liberazione che è riuscito a creare nel suo paese quando fu, nella città di São Paulo, supervisore per il suo progetto di alfabetizzazione degli adulti dal 1980 al 1986. Un percorso che parte dalla dialogicità, la coscientizzazione e il ridare la parola. Non esiste un maestro, ma una comunità che insieme progredisce e si libera dai lacci dell’ignoranza e solo attraverso la consapevolezza si potrà essere liberi veramente. Uno sguardo sull’umanità degli ultimi, che ultimi non sono, così ricchi di cultura e umanità, ma incapaci di proporre un modello di sviluppo adeguato alla modernità. Un sistema educativo che in Brasile, con bassissima spesa, negli anni passati ha istruito migliaia di persone.
Paulo Freire attraverso la sua esistenza e il suo esempio ha lasciato un grande segno nella storia della pedagogia, un messaggio che chi lavora nel settore e non solo, dovrebbero portare avanti tutti i giorni.

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