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mercoledì 8 giugno 2011

213. VIII° arrondissement di Parigi – Élysée (7/8)

Lido
Lido
È il nome di un cabaret e locale per spettacoli di rivista e burlesque situato sugli Champs-Élysées. I fratelli di origine italiana Jean e Joseph Clérico nel 1946 acquistano La Plage de Paris, un locale molto in voga durante la Belle époque, in cui l’allestimento era ispirato a Venezia e alla celebre spiaggia del Lido. Lo trasformarono interamente per farne un cabaret unico al mondo, il Lido di cui l'inaugurazione fu il 20 giugno 1946 con un spettacolo intitolato "Senza rime né ragione". 
Con la collaborazione di Pierre Louis-Guérin poi di Renée Fraday e di Miss Bluebell, Margaret Kelly Leibovici, il Lido inventa la formula "Cena-spettacolo" che sarà copiata in tutto il mondo. 
Il successo porta il locale a ingrandirsi nel 1977, spostandosi nel palazzo Normandie con la costruzione di una sala panoramica senza travi, su due livelli, di 1150 posti disegnata dagli architetti italiani Giorgio Vecchia e Franco Bartoccini.
Fra gli artisti che si sono esibiti nel locale, a lungo sede stabile del corpo di ballo delle Bluebell Girls fondato a Margaret Kelly Leibovici, figurano nomi come quelli di Edith Piaf, Maurice Chevalier, Marlene Dietrich, Josephine Baker, Gemelle Kessler, Gloria Paul, Elton John, Laurel & Hardy, Dalida, Shirley MacLaine, Noel Coward e Jacques Tati.
Crazy Horse Saloon
Crazy Horse Saloon
È un locale di cabaret erotico molto famoso per il suo carattere innovatore ed anticonformista e fu fondato nel 1951 da Alain Bernardin. La caratteristica più significativa delle coreografie sono i giochi di luce, particolarmente sofisticati. Gli spettacoli erotici sono intervallati da numeri tradizionali di cabaret o di varietà come maghi, ventriloqui o di altro genere. Nel locale hanno lavorarono anche l'attrice Pamela Anderson, il cantautore Charles Aznavour, l'interprete ed attrice Arielle Dombasle e la vedette Dita Von Teese.
La colonna sonora del locale il Crazy-Horse swing, fu composta da Serge Gainsbourg nel 1963.
Musée Nissim de Camondo
Musée Nissim de Camondo
L'edificio che ospita oggi il museo fu costruito nel 1912 dall'architetto René Sergent, per il conte e banchiere Moïse de Camondo, al posto del vecchio hotel che era appartenuto ai suoi genitori, demolito nel 1911. Il nuovo edificio si ispira al Piccolo Trianon di Versailles e il proprietario installò le sue collezioni, che non smise di aumentare fino alla sua morte, il 14 novembre 1935. 
Il giardino, come in altre case prestigiose di quell’epoca, è disegnato dal celebre architetto-paesaggista Achille Duchêne. 
Il figlio Nissim, ufficiale della squadriglia MF 33 viene abbattuto in combattimento aereo nel 1917 e sebbene abbia per altro erede la figlia Béatrice, decide di tramandare l’edificio e le collezioni all'unione Centrale delle Arti Decorative (U.C.A.D) ed allo stato francese. Il Museo Nissim di Camondo verrà aperto al pubblico nel dicembre 1936 e otto anni più tardi Béatrice verrà deportata verso il campo di Auschwitz-Birkenau.
Nelle stanze del museo si trovano opere difine ‘800, a partire dal Salon Doré in cui si trova un tappeto commissionato per il Louvre nel 1693. Si possono ammirare porcellane di Sèvres, la biblioteca opera di fini ebanisti ed una “Baccante” di Elisabeth Vigée-Le Brun. Al piano superiore, nelle stanze private, si respira l’atmosfera della Bella Époque.
Musée Cernuschi
Musée Cernuschi
Inaugurato nel 1898, è un museo dedicato alle arti asiatiche, e in particolare dell'Estremo Oriente: Cina, Giappone e Corea, grazie al lascito del finanziere italiano Henri Cernuschi del 1896.
Conserva più di 12 000 opere, di cui 9000 esposte, possiede una collezione unica in Europa dei più grandi pittori della Cina imperiale, con opere del periodo Ming e Qing. In particolare si può ammirare il Buddha di Meguro, un bronzo giapponese del XVIII. 
L’edificio, abitazione di Henri Cernuschi, è stato costruito dall'architetto William Bouwens van der Boijen




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