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sabato 18 giugno 2011

230. IX° arrondissement di Parigi - Opéra (4/5)

Église Saint-Eugène-Sainte-Cécile
Église Saint-Eugène-Sainte-Cécile
Questo edificio religioso è stato costruito tra il 1854  e il 1856 da Louis-Auguste Boileau e Adrien-Louis Lusson,  nell'area dell'Hôtel des Menus-Plaisirs.
La facciata è un'imitazione dell'architettura del XIII secolo e l'interno è una trasposizione in metallo del sistema costruttivo gotico, che corrisponde al movimento neogotico proprio del XIX secolo. Qui sono applicate le teorie costruttive di Eugène Viollet-le-Duc, che vedeva nel metallo il mezzo per ridurre il prezzo ed il tempo di costruzione e offrire nuove opportunità alla struttura, come avere muri più sottili o colonne più slanciate.
La chiesa è la prima di Parigi ad essere interamente metallica. 
 Grande synagogue de Paris
Grande synagogue de Paris
Costruita dall’architetto Alfred-Philibert Aldrophe nel 1867 in un stile romano fiorito e abbellito da fioriture bizantine, venne inaugurata nel 1874 e aperta al culto l’anno successivo.
All’interno, nella volta del coro, si leggono in francese i nomi dei profeti e le 12 vetrate simboleggiano le tribù dell'Israele. 
Ogni anno, la domenica che il giorno dell'anno israelitico, ha luogo nella Sinagoga una cerimonia alla memoria dei Martiri della Deportazione, trasmessa in televisione. 
Hôtel Drouot
Hôtel Drouot
Questo edificio ospita la principale casa d’aste di Parigi. Nel 1801 viene creata la camera dei banditori di Parigi e sei anni dopo viene acquistato uno spazio dedicato alle aste pubbliche presso l'hôtel des Fermes, nell’attuale Rue Jean-Jacques-Rousseau. Ben presto diventa uno spazio insufficiente, così vengono realizzare sei sale di vendita con ufficio e magazzino presso l’hotel Bullion. Parigi diventa in quegli anni la capitale mondiale del mercato dell'arte e ancora una volta gli spazi sono insufficienti. Nel 1850 viene acquistato un terreno, viene bandito un concorso di architettura e due anni dopo viene inaugurato l’Hôtel des ventes de Drouot, con 14 sale su due piani e uno dei primi montacarichi idraulici di Parigi, installato nel 1869 da Félix Edoux. Tra il 1976 e il 1980 viene trasferito temporaneamente nella vecchia stazione d’Orsay, dove oggi c’è il museo, per permettere ulteriori lavori di miglioramento.
Il 14 dicembre 2009 è stato messo all’asta un troncone della scala elicoidale della torre Eiffel. Il troncone di 18 metri è stato aggiudicato per 180mila euro.
Musée de la franc-maçonnerie
Musée de la franc-maçonnerie
Il Museo della massoneria ha riaperto le sue porte al pubblico l‘11 febbraio 2010, dopo grossi lavori di rinnovamento. Ha il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Île-de-France e della Città di Parigi. 
Creato nel 1889, fu saccheggiato durante l'Occupazione tedesca e riaperto solo nel 1973, in occasione dell'esposizione per il bicentenario del Grande Oriente di Francia. Il Museo ha ricostituito poco a poco le sue collezioni, che furono completate dalla restituzione degli archivi massonici dal governo russo nel 2001. Presenta la storia della massoneria con collezioni di pitture, stampe ed incisioni, oggetti massonici diversi, mobilio, ceramiche ed archivi. 
Musée de la vie romantique
Musée de la vie romantique
Il Museo della Vita romantica è ospitato nell’hotel Scheffer - Renan, vecchia casa del pittore di origine olandese Ary Scheffer e focolare di ispirazione romantica durante la prima parte del XIX secolo. Al pianterreno del padiglione costruito nel 1830, il museo espone i ricordi della romanziera George Sand che veniva spesso a far visita al pittore. I saloni restituiscono la sua arte di vivere con le pitture, i disegni, le sculture, i mobili e gli oggetti che provenivano dalla sua casa di Nohant in Berry e offerti alla Città di Parigi da sua nipote Aurore Lauth-Sand. Al primo piano le sale rievocano la memoria di Ary Scheffer e dei suoi contemporanei, come il filosofo Ernesto Renan e dei molti frequentatori come Frédéric Chopin,  Eugène Delacroix, Jean Auguste Dominique Ingres, Alphonse de Lamartine, Pauline Viardot, Charles Dickens, Ivan Turgueniev e Charles Gounod.


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