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mercoledì 17 agosto 2011

305. XVI° arrondissement di Parigi – Passy (1/6)


Il distretto, che comprende il Bois de Boulogne, ha una vocazione per lo più residenziale, formando uno dei quartieri più tranquilli, belli, verdi e dal valore immobiliare più alto della città.
Oltre a ospitare più del 40% delle ambasciate, ha molte e importanti attrazzioni turistiche, come il Palais de Tokyo con il Musée d'art moderne, l’area del Trocadéro, il Palais de Chaillot con il Musée de l'Homme, il Musée national de la Marine, la Cité de l'architecture et du patrimoine e il Musée des Matériaux du Centre de Recherche sur les Monuments Historiques, il Théâtre national de Chaillot, il Parc des Princes, lo stade Roland-Garros, la Villa La Roche con la Fondazione Le Corbusier, la Passerelle Debilly, il Cimetière de Passy, la Maison de Balzac, la Maison de la Radio, lo Stade Jean-Bouin, l’Hippodrome d'Auteuil, l’Hippodrome de Longchamp, il Parc de Passy, il Pré Catelan, il Musée Baccarat, il Musée Georges Clemenceau, il Musée Dapper, il Musée de la Contrefaçon, il Musée du Vin, il Musée Galliera, Musée national des arts asiatiques – Guimet, il Musée Marmottan Monet, la Fondation Pierre Bergé Yves Saint Laurent, Castel Béranger e monumento alla Principessa Diana.

Palais de Tokyo
Palais de Tokyo con il Musée d'art moderne
L'edificio occupa una parte del sito della vecchia manifattura di tappeti de la Savonnerie, trasferita nel 1826 all'interno della manifattura dei Gobelins. Negli anni ‘30, questo luogo apparteneva alla Manutention militaire. Nel 1934 con l’esiguetà degli spazi al musée du Luxembourg e abbandonato il progetto di Auguste Perret per un insieme di musei nell’area del Trocadéro lo stato, in accordo con la municipalità, decise di costruire un museo nazionale di arte moderna. Venne indetto un concorso vinto da Jean-Claude Dondel, André Aubert, Paul Viard e Marcel Dastugue, che disegnarono un edificio sobrio e monumentale, composto da due ali perfettamente simmetriche e separate da una fontana e dalle scale, con i soffitti invetriati che permettevano di illuminare la maggior parte dei locali in modo zenitali con la luce naturale. Vengono collocati all’esterno un importante bassorilievo di Alfred Janniot, una statua in bronzo di Antoine Bourdelle che rappresenta la Francia e le porte in bronzo di Szabo con rilievi di André Bizette-Lindet. Verrà inaugurato per l'esposizione universale del 1937, ma la vera inaugurazione avverrà dieci anni più tardi e l'edificio prenderà il nome di "Palazzo di Tokio" in riferimento all’omonimo viale. Negli anni ‘50 l'ala est è stata oggetto di importanti lavori che hanno permesso l'apertura nel 1961 del museo di arte moderna della Città di Parigi, costituito a partire dalle opere del Petit Palais. Le collezioni del museo nazionale di arte moderna lasciarono l'ala ovest dell'edificio nel 1977, con l'inaugurazione del Centro George Pompidou, così da quella data si alternarono diversi allestimenti, sempre legati all’arte moderna e dal 2002 ospita un centro d'arte contemporanea denominato “Palais de Tokyo/Site de création contemporaine”.
Palais de Chaillot
Trocadéro
L’area del Trocadéro si estende dal Palais de Chaillot fino al Pont d'Iéna, di fronte alla Torre Eiffel e il nome deriva dalla Battaglia del Trocadéro, combattuta nel 1823 tra gli eserciti francese e spagnolo.
Palais de Chaillot con il Musée de l'Homme, il Musée national de la Marine, la Cité de l'architecture et du patrimoine e il Musée des Matériaux du Centre de Recherche sur les Monuments Historiques
Prima di questo imponente edificio dal 1651 si trovava sulla collina di Chaillot il convento della Visitazione, distrutto dopo la Rivoluzione. Lo spiazzo vuoto che risultò suscitò diversi progetti ma solo nel 1878 venne inaugurato il Palais du Trocadéro per l'esposizione universale, su disegno degli architetti Gabriel Davioud e Jules Bourdais, con i giardini dell'ingegnere Alphand. All'epoca dell'esposizione universale del 1937, l'edificio fu distrutto e fu sostituito dall’odierno Palazzo di Chaillot, formato da due padiglioni e da due ali che contornano un vuoto centrale, la piazza dei diritti dell'uomo. Tra le due ali di Passy e di Parigi, i giardini del Trocadéro dominano la vista sulla tour Eiffel e sul Champ de Mars. L'insieme dell'edificio si distingue per un'abbondante statuario dovuti a artisti come Paul Belmondo, Léon-Ernest Drivier e Marcel Gimond. I due padiglioni sono sormontati da gruppi monumentali scolpiti da Raymond Delamarre e Carlo Sarrabezolles. Davanti si trova il giardino del Trocadéro, ornato di sculture e di una vegetazione organizzate in un parco all'inglese, che incornicia la fontana di Varsavia, eretta nel 1937, i cui zampilli scorrono su otto piani successivi, realizzazione di Félix Févola e su disegno dell’architetto Roger Henri Expert. 

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