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martedì 8 novembre 2011

383. Tale padre, tale figlia


Un proverbio dice che la mela non cade mai lontano dall'albero, così Marina Berlusconi continua la scelta dinastica di nascondere l’ovvio e di sostenere l’impossibile, in un gioco dissociativo che ha come unico obiettivo continuare a riempirsi le tasche alla faccia, questa volta, di chi crede di far soldi giocando d’azzardo. In questo caso è la sua Mondadori coinvolta nel tema del gioco d’azzardo con una sua partecipata, la Glaming. (vedi post precedente).
Oltre a minacciare una querela a Report, perché una querela non si nega mai a nessuno soprattutto quando c’è di mezzo il buon nome della famiglia, la proprietà sostiene che si tratta di una normale e importante operazione finanziaria in cui non c’è nulla di irregolare.
Guido Scorza, nel suo post, sostiene invece che essendo proprietaria oltre che di mezza Italia anche del Milan, potrebbero esserci gli estremi per l’annullamento della concessione, perché la disciplina sull’affidamento di concessioni per il gioco online esclude che debbano sussistere relazioni tra chi gestisce il gioco e le società sportive.
Se Marina Berlusconi farà un passo indietro, lo farà anche il padre?

1 commento:

Anonimo ha detto...

già me li vedo: i figli di B... fare come quelli di Craxi!