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martedì 1 novembre 2011

375. Grande svendita della sanità in Piemonte


Se un indizio non fa una prova e due fanno pensare, tre notizie relative alla sanità piemontese potrebbero segnare l’inizio di una nuova era, l’era del privato non piemontese che avanza e che probabilmente piace tanto al governatore Cota.
Un mese fa la Fondazione milanese Don Gnocchi è entrata nella gestione dell’ospedale Gradenigo con un ruolo di primo piano, la multinazionale Orpea, che gestisce altre strutture del genere nel Torinese, ha mostrato interesse per la clinica psichiatrica Villa Cristina chiusa per i mancati lavori di ristrutturazione, e la milanese Humanitas ha valutato l'acquisto del centro per la cura e la ricerca sul cancro di Candiolo.
Queste manovre, a mio giudizio, non andranno a migliorare i conti della Regione perché esistono già delle convenzioni con il SSN che riconoscono a ogni ente ospedaliero un tot a prestazione. Sono piuttosto il sintomo grave di un privato che non ha più interessi a rimanere a gestire la propria attività, abdicando a altri enti forse più capaci o forse più immanicati. Dopo lo scandalo Ferrero con il carcere per imprenditori piemontesi, Monferino & Company preferiscono gli extra-piemontesi? 

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