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mercoledì 12 giugno 2013

1846. La Marina militare non conosce la crisi



Occorre fare in fretta, prima che la flotta si riduca a qualche guscio di noce, così non sarà più in grado di tutelare gli interessi nazionali. Lancia l’allarme il nuovo capo di Stato maggiore delle forze navali, l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, dicendo che ha molto ben chiaro di cosa ha bisogno la Marina per primeggiare tra le forze armate. La lista già comprende dieci fregate multi-missione Fremm da 5,68 miliardi, per le quali il nuovo sottosegretario alla Difesa, Roberta Pinotti, ha appena sbloccato un nuovo finanziamento da 749 milioni di euro promettendone un altro entro fine anno. Ma non basta. Occorrono altre navi dagli usi promiscui: un po’ per la difesa, un po’ per la ricerca e la protezione civile dal costo tutto sommato limitato: 3,6 miliardi. Cosa si deve fare in un paese per rimanere all’altezza degli altri!
L’articolo suggerisce di trovare uno sponsor, in particolare di chiedere all’ENI, che gode della scorta di queste navi militari quando le sue petroliere solcano l’Oceano Indiano.

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