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giovedì 20 giugno 2013

1867. Giappone, suicidi e polizze assicurative



Per la prima volta da oltre 15 anni il numero delle persone che si è tolto la vita è sceso sotto quota 30mila. Il suicidio è diventato, a seconda della fascia d’età, la seconda o terza causa di morte (fonteOnu), ma il paese del sol levante continua a essere tra primi posti, nonosante il calo, assieme a Corea del Sud, Ungheria e Slovenia. L'articolo indaga poi sulla realtà dei dati, che come spesso succede, vengono disposti in una maniera tale da renderli un po’ diversi dalla realtà. Infine descrive molto bene un fenomeno apparentemente paradossale. In Giappone le compagnie assicurative pagano anche le polizza per morte in caso di suicidio. Per cui molte persone che si tolgono la vita lo fanno anche per assicurare un futuro a chi rimane della loro famiglia. All’idea di toglierle dalle polizza, come avviene negli USA, risponde in maniera fulminante e lucida Junko Kitanaka, medico e sociologa, autrice di vari saggi sul malessere sociale, “perchè il Giappone diventerebbe in un baleno come gli Stati Uniti dove i disperati, anziché suicidarsi con dignità e decoro, ammazzano gli altri”.

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