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martedì 9 luglio 2013

1917. Viaggi da backpacker

Ho viaggiato zaino in spalla per una decina di anni, in giro per il mondo in
compagnia di una buona guida, spirito di adattamento e curiosità. Più o meno tutti desiderano conoscere una nazione o una popolazione. Uno dei modi migliori consiste nel viaggiare in questo modo, mangiando, usando i mezzi pubblici e dormendo come i loro abitanti, senza nascondersi in resort o villaggi. Viaggiare così porta sicuramente a correre più rischi. Gli incontri possono essere molto piacevoli, ma a volte anche sgradevoli e pericolosi. Il vantaggio è che è più facile incontrare backpackers, animati dalla tua stessa curiosità per il mondo, che brutte persone. Pianificate a grandi linee il viaggio usando una guida. Io ho sempre usato le Lonely Planet e mi sono trovato sempre bene. Avere una guida permette di evitare ulteriore stress. Dal punto di vista economico andare in paesi come il Sudamerica o l’Asia permette di spendere molto poco per mangiare e dormire. Sulla cifra influisce molto il costo del volo, non sempre a buon mercato. Un modo di risparmiare è quello di fare il viaggio fino a destinazione, facendo molte tappe intermedie. In teoria i voli diretti costano di più. Nello zaino mettete solo lo stretto necessario. Se avete la sventura di dover fare molti chilometri a piedi ricorderete questo saggio consiglio. Prima di andare in una nazione informatevi sugli usi e sulle tradizioni. Non sarebbe piacevole scoprire sul posto che avete fatto arrabbiare qualcuno con un gesto “innocuo” . Lasciate che le persone incontrare vi contaminino. Oltre ad ammirare i monumenti e il paesaggio, cercate di conoscere le persone che vi abitano: saranno incontri che vi porterete dietro per tutta la vita. Parlare con altri backpackers è sempre utile e interessante. Incontrerete italiani solo nei posti più turistici e se sarete curiosi, arriverete dove pochi compaesani hanno avuto il coraggio di arrivare. È pur sempre una bella emozione!

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