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sabato 13 luglio 2013

1929. Emanuele Feltri

È un giovane imprenditore agricolo, proprietario di una piccola impresa biologica nella Valle del Simeto che ha commesso un “imperdonabile” errore: denunciare che un oasi naturale era stata trasformata in discarica ovviamente abusiva e gestita dalla mafia. Per questo ha subìto un altro terribile avvertimento. Già quindici giorni fa quattro delle sue pecore erano state uccise a colpi di fucile ed una era stata fatta ritrovare sgozzata davanti la porta d’ingresso. La notte scorsa si è verificato un episodio simile, il trentaquattrenne, infatti, ha ritrovato uno dei suoi animali sventrato con accanto una sbarra di ferro coperta di sangue.

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